Capitolo 30

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Restiamo un altro po' li, in quel modo.
Mi sembra di sognare.
Fin da piccola ho amato la natura, volevo sempre andare con mio padre nei boschi e nei posti tipo questi, ero una piccola avventuriera.
Poi quando mia madre è morta non abbiamo più fatto nulla, e dopo tanto tempo ritornare in un posto tranquillo e interessante fa un effetto fantastico, per lo più se ci sei con la persona che ti ha fatto perdere la testa.
"Sono contento che ti piace questo posto" dice Cameron
"Ci verrò quando mi farai dannare" dico ironica ma anche seria
"Se non ci sarò già io" ride.
Qualche minuto dopo torniamo in macchina e si parte per l'Università.
Il viaggio è silenzioso, ma un silenzio piacevole.
Tutti e due siamo tranquilli e stiamo bene, e non sembra vero.
"Eccoci" avverte Cameron dopo aver parcheggiato.
Scendiamo dall'auto e andiamo all'entrata.
"Vieni da me?" chiede sperando in un si
"Va bene".
Voglio passare con lui più tempo possibile.
Appena entriamo in camera sento squillare il mio telefono.
Mio fratello.
"Pronto" dico
"Piccola" risponde.
Cameron mi guarda male sentendo dall'altra parte il nomignolo ma gli spiego con il labiale che è mio fratello
"Come stai?"
"Bene. Stiamo lavorando al trasferimento" sento felicità nella sua voce e questo fa piacere
"Insieme a Melissa?"
"Si".
Devo accettare il fatto che è pazzo di lei!
Parliamo ancora un po', e dopo stacco.
Passiamo il resto della giornata a coccolarci e offenderci, siamo un po' strani, ma ad entrambi piace esserlo. Il telefono di Cameron ci interrompe.
Risponde solo perché è Henry.
"Dimmi"
"Fratello devi venire, mi sono cacciato in un fottuto casino" sento dire dall'altra parte del telefono.
Guardo Cameron preoccupata.
"Dove sei?"
"Al bar di Tyler"
"Arrivo" dice Cameron contraendo la mascella, segno che c'è qualcosa che non va. Si alza improvvisamente dal letto e si avvicina all'armadio, lo apre e prende qualcosa che però non riesco a vedere mettendolo nella tasca dei jeans.
"Che è successo?" chiedo ansiosa
"Nulla che ti deve riguardare" risponde serio e mi fa innervosire.
Siamo una coppia, dobbiamo condividere tutto.
"Invece si, chi è Tyler?" domando quando mi ricordo della conversazione che ha avuto con Henry
"Ascoltami, so che adssso siamo una coppia e bisogna condividere i momenti, sia belli che brutti, e soprattutto che bisogna esserci sinceri l'uno con l'altra ma meglio non saperle per ora certe cose. Devi starne fuori" mi guarda prendendomi una mano e stringendola forte.
"Cosa hai preso dall'armadio?" chiedo toccandogli la tasca ma lui toglie subito la mia mano.
"Resta qua, capito?" Mi guarda un'ultima volta ed esce. Sto per andargli dietro ma mi chiude dentro la camera. Cazzo. Devo sapere dove sta andando e soprattutto cosa sta andando a fare. Fin dall'inizio, precisamente da quel giorno in cui picchió quel ragazzo nel bel mezzo dell'Università, ho sospettato che c'è qualcosa che non va. Deve aver avuto problemi con qualcuno nel passato. È sempre coinvolto nelle risse, gira sempre con qualche arma, dal coltello alla pistola, e mi sono anche arrivate voci che è scappato varie volte dall'Università di notte e che, quando dopo giorni la polizia lo ritrovava, era sempre fatto e gli trovavano nelle tasche un enorme quantità di soldi rubati. Ma non ho mai voluto aprire l'argomento per rispetto. Spero lo faccia lui.
Sono due ore che sono chiusa qua dentro e non ho notizie ne di lui, ne di Henry. Il telefono è scarico e sto per impazzire. Ho provato ad uscire varie volte dalla finestra ma è bloccata. Non so più cosa fare. Mi viene solo da piangere per la paura. Decido di controllare un po' la camera. Apro l'armadio dove Cameron ha preso quel famoso oggetto, e vedo cose che non avrei mai voluto vedere. Ci sono delle piccole bustine che contengono erba, qualche coltello, due pistole e anche delle denunce. Spostando qualche vestito vedo una scatola chiusa abbastanza bene, e questo mi fa capire che ci deve essere qualcosa di importante, così aiutandomi con qualcosa che trovo in camera la apro. Vedo delle foto di ragazze nude, e non capisco perché abbia deciso di chiudere bene questa scatola visto che si sa che è un pervertito e un donnaiolo. Allora osservo bene le foto, e quando capisco il perché dell'averla chiusa per bene, sbianco. Dietro ogni immagine c'è un nome ed una data, ed infondo la firma di Cameron. Speravo che non fosse quello che pensavo fino a quando non vedo una foto di una ragazza nuda distesa su un letto e Cameron che le tocca le parti intime. Non voglio crederci. Non può essere davvero così. Chiudo tutto e mi distendo sul letto.
Davvero Cameron ha fotografato di nascosto ogni ragazza che si è scopato?. È difficile immaginare che possa essere la verità, ma se penso al Cameron che ho conosciuto all'inizio, non mi stupisco. La domanda che più mi tormenta però è perché l'ha fatto e soprattutto cosa ci ha fatto con quelle foto.  Chissà se queste povere ragazze sanno che ha delle loro foto nude con cui poterle ricattare.
Sono le 8 di sera e non si è ancora fatto vedere nessuno. Sono chiusa qua da almeno 4 ore senza nessuna notizia e i pensieri negativi e il ricordo di quelle foto mi sta distruggendo. Sto per addormentami quando si apre la porta. Per prima entra Henry, col volto pieno di ferite e le nocche spaccate e a seguirlo c'è Cameron, a cui esce solo un po' di sangue dal naso. Di scatto mi alzo e vado verso di loro.
"Cosa cazzo avete fatto tutto questo tempo? Perché vi esce sangue da tutte le parti?" Urlo spaventata mentre gli guardo le ferite
"È tutto apposto" cerca di tranquillizzarmi Henry
"Tutto apposto? Mi prendi anche per il culo? Ma ti sei visto? Sei pieno di graffi e sbucci e hai una mano distrutta, non mi sembra che va tutto bene" gli grido in faccia
"Calmati Chanel" spunta Cameron e non ci vedo più dalla rabbia, così gli lancio uno schiaffo
"Cazzo" sussurra Henry
"Ora mi dite tutto o giuro lo scoprirò da sola" dico con gli occhi lucidi
"Vai in camera tua" dice dolcemente Cameron nonostante lo schiaffo
"Mai. Sono stata qua dentro per 4 ore a preoccuparmi per voi e non vi siete nemmeno degnati di farvi sentire, e ora dovrei andarmene?" Dico arrabbiata "non se ne parla" finisco.
I due si guardando e sbuffano.
"Non lo ripeterò una seconda volta" dice in tono minaccioso Cameron.
"Misa che dovrai farlo, invece. Perché da qua non mi muovo" lo provoco.
Henry mi fa segno di smetterla e di dargli ascolto perché sa come sarebbe andata a finire. Ma non me ne frega.
Cameron avvicina velocemente a me prendermi per un braccio e portandomi fuori con forza.
"Bravo complimenti. Adesso stai meglio?. Ti senti felice dopo avermi lasciato 4 ore chiusa in una stanza mentre stavo morendo di ansia per voi?" Dico dopo che molla la presa
"Ti spiegherò tutto, ma non ora. Smettila di fare la bambina e vai in camera" dice con quel tono da schiaffi
"Bambina perché mi preoccupo per te?" Urlo fulminandolo con lo sguardo
"Stai insistendo su una cosa che ti ho detto non puoi sapere"
"Io devo saperla. Perché non è normale che ti arrivano chiamate a caso e devi scappare con delle armi per poi tornare pieno di ferite" dico sempre con gli occhi lucidi. Non mi capisce mai questo ragazzo.
Sta per rispondere ma veniamo interrotti da un ragazzo.
"Cameron devi andare in segreteria, ti vogliono" mormora il ragazzo avvicinandosi.
Vedo Cameron preoccupato alle sue parole.
"Stai con Henry, arrivo" sussurra e corre verso il posto indicato.
Questa volta non lascio stare.
Prima che mi veda Henry corro anche io verso la segreteria. Quando arrivo vedo due pattuglie della polizia e alcuni degli amici di Cameron, e mentre mi sto per avvicinare Matthew mi ferma.
"Lascia stare Chanel" dice tenendomi per il polso
"Che succede?" chiedo sperando in una risposta che giustifica tutto ciò
"Cameron e il suo gruppo si sono messi nei casini"
"L'avevo capito" sbuffo
"Non so di cosa si tratta e non mi interessa. Ma devi stare lontana da queste situazioni"
"Smettete tutti di trattarmi come una bambina. So quello che faccio, e non starò lontana proprio da un bel niente finché si tratta delle persone che amo" dico lasciando la presa e avvicinandomi alle macchine della polizia.
"Lei chi è signorina?" domanda un poliziotto  quando mi vede arrivare
"Posso sapere cosa sta succedendo?" scongiuro il signore ma appena Cameron sente la mia voce si gira e con foga viene verso di me.
Me le dirà di tutti i colori per non averlo ascoltato ma non mi importa, devo sapere che cosa accade.
"Cosa cazzo ci fai qua? Vai subito via se non vuoi vedere il Cameron veramente incazzato" dice a due centimetri dalla mia faccia
"Ragazzo, penso che ti sei già cacciato in troppi guai, non vorrà essere buttato dentro anche per aver toccato una ragazzina?" dice il poliziotto allontanandolo da me.
Buttato dentro? Sta scherzando spero!
"Scusi, può essere più chiaro?" domando al solito signore
"Lei non deve sapere niente la prego. La porti via da qui per favore" urla Cameron mentre viene trascinato via. Cerco di raggiungerlo ma vengo fermata da un altro poliziotto che mi tiene per la vita impedendomi di raggiungere il mio ragazzo.
"Chanel vattene" urla Cameron mentre sale nella macchina della polizia
"Cameron, no" scoppio in un pianto "Lasciatelo, dove cazzo lo state portando?" urlo ad un signore
"Si calmi per favore" cercando di tranquillizzarmi
"No finché non mi spiegate cosa sta succedendo" grido soffocata dal pianto
"Chanel vieni con me" mi prende Matthew. Cerco di liberarmi ma non riesco e tra pianti e urla mi ritrovo nella camera del mio amico.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora