Capitolo 43

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L'ansia sale di più quando sento bussare. Non voglio aprire, so che rivivrei la situazione dell'altra volta. Dopo vari tentativi si arrende, e dopo aver tirato un pugno alla porta si allontana. Non so cosa fare. Vorrei uscire ed andare da Matthew per sapere perché gliel'ha detto, ma potrei incontrare Cameron, sicchè mi metto sul letto e inizio a farmi mille paranoie. E se Cameron andasse a cercarlo? Se Henry venisse a saperlo?. Ma la cosa che mi preoccupa più di tutte è se Yuri lo venisse a sapere, non ci penserebbe due secondi a venire qui e scatenare la seconda guerra mondiale. Per fortuna, da una parte, è ancora dentro, sarà difficile che gli arrivi voce.
Chiamo Henry, sperando che senta il telefono in mezzo a tutta quella folla di gente che ci sarà.
"Pronto" risponde dopo vari squilli
"Henry, ti sei sentito con Cameron?" domando per sapere se sta andando al locale
"5 minuti fa, perché?" Chiede con voce strana
"Cosa ti ha detto?" Continuo a domandare
"Dove ero e con chi" dice "Ma Perché tutte queste domande?" Ride confuso
"Così. Liam è lì?"
"Si. Chanel, che succede?" Sospira sospettoso.
Stacco quando capisco che devo correre se non voglio che succeda, per l'ennesima volta, una mega rissa. Esco di fretta e dopo essere salita sulla macchina, accendo il motore e parto. Durante il piccolo tragitto ho il cuore a 1000. Il mio incubo fin da giorno che Liam ha provato a violentarmi, era questo. Da quel pomeriggio l'immagine di Cameron che finisce di botte quel coglione mi ha sempre tormentata, ho sperato non arrivasse mai quel momento, invece eccoci qui.
Corro dentro il locale, e per fortuna è tutto tranquillo. Mi immischio e vado alla ricerca di Henry, ma quando dopo 10 minuti non lo trovo inizio a preoccuparmi.
"Dove sono Henry e il suo gruppo?" Chiedo a Tyler, il proprietario del locale
"Sono andati via poco fa, ma non so dove" mi informa mentre si limona una.
Esco e provo a chiamarlo, ma non risponde. Sono nel panico totale. Mi ricordo di avere il numero di Liam, così gli invio un messaggio e gli chiedo dove sono. Blocco il telefono e con ansia aspetto.
"Guarda chi c'è" spunta Jessy
"Ehi" l'abbraccio
"Come stai? Ti vedo preoccupata" mi chiede
"In realtà lo sono" dico non riuscendomi a trattenere
"Dimmi" mi prende e mi allontana dal bar dove rimbomba la musica
"Cameron starà per scatenare una rissa con un ragazzo del gruppo, e io ne sono la causa. Tyler mi ha detto che sono andati via poco fa e nessuno mi risponde" dico mentre cammino su e giù per il vialetto
"Okay calmati. Brian sarà sicuramente con loro, posso provare a chiamarlo" dice facendomi tranquillizzare
"Si, per favore".
Dopo il quinto tentativo, per fortuna, risponde.
Jessy gli sta chiedendo dov'è con insistenza, probabilmente non glielo vuole dire. Le faccio cenno di passarmelo e così fa.
"Brian sono Chanel, passami Henry" dico ansiosa
"Non posso. Perdonami" sussurra e stacca sapendo che questa risposta mi farà andare su tutte le furie.
"Dobbiamo trovarli" inizio ad agitarmi ancora di più
"Lo faremo. Dentro ci sono un paio di amici di Brian, sento se sanno qualcosa" corre dentro.
Guardò il telefono per vedere se Liam mi ha risposto, ma nulla. Con ansia aspetto Jessy che dopo qualche minuto esce dal locale.
"Eccomi, ho l'indirizzo" mi dice facendo l'occhiolino
"Ti adoro, vieni con me?" domando già più tranquilla
"Certo" dice e ci avviamo alla mia macchina.
Ci perdiamo un po' di volte prima di arrivare davanti ad un grande parco pieno di brutta gente. Ci sono ragazzi che fanno cose schifose per terra, altri che si picchiano, chi fuma e si droga. Camminiamo fino a che non vediamo il gruppo di Cameron attorno ad un albero. Non capiamo bene fino a che non ci avviciniamo.
"L'hanno legato all'albero" mi fa notare la mia amica.
Corro verso l'albero quando realizzo che è davvero legato intorno.
"Che cazzo fate?" Urla Jessy
"Jessy" dice Brian stupito di trovarla li.
Noto lo sguardo di tutti puntato su di me. Cameron ed Henry mi guardano male, come se ce l'avessero con me perché non gli ho detto nulla. Rimango lì impalata, non riesco a dire nulla davanti a questa scena.
"Insomma, perché cazzo quel ragazzo è legato lì con la faccia coperta di sangue?" continua a urlare Jessy
"Non te l'ha detto la tua amica?" Domanda Henry lanciandomi un'occhiataccia di delusione
"Cosa?" Chiede guardandomi
"Lascia perdere" dico, e non volendo stare un secondo di più in questo schifoso posto, me ne vado.
Avrei pensato di arrivare qui e fermare tutti, ma quando mi sono trovata davanti Liam legato ad un albero con la faccia piena di sangue, Cameron ed Henry con le nocche spaccate che mi guardavano male e i loro amici che sparlavano di me, l'unica cosa che ho provato è solidarietà. Non mi sono sentita capita. Pretendono che vada a dirgli che sono stata violentata da un loro amico dopo tre giorni ? Sono cose che solo per realizzarle ci si mette una vita, ancora dovevo realizzarlo io, come facevo a dirglielo? E poi li conosco, si sarebbero vendicati, ed infatti è quello che hanno fatto. Ma non ho bisogno delle guardie, me la cavo da sola. Sono stufa di tutti.
"Fermati" mi prende per un braccio Cameron.
Ci guardiamo negli occhi per pochi secondi ma ci diciamo un sacco di cose.
Rimango stupita quando mi abbraccia, senza dire nulla. Mi aspettavo le sue solite urla dove mi offende e spara cavolate.
Rimango in quel abbraccio, senza ricambiare.
"Avresti dovuto dirmelo" dice accarezzandomi la guancia
"Non te l'ho detto per questo" dico indicando Liam legato all'albero
"È la sua punizione per averti toccata" mi guarda e le sue dita arrivano ad accarezzarmi il collo
"Non ho bisogno delle guardie" vorrei urlarlo ma non ho nemmeno più le forze per farlo
"Chanel, l'avevo già avvertito una volta di non avvicinarsi a te. Quel coglione ti ha quasi violentato, pensa se non sarebbe arrivato quel ragazzo. Ci sono passato già una volta sopra, questa volta no. Io e Henry l'abbiamo fatto ragionare a suon di cazzotti, e ha capito che non gli conviene più toccarti" mi dice prendendomi dolcemente il viso.
Non riesco a dire tanto, anche se vorrei. Vorrei arrabbiarmi e urlare ma in questa situazione non mi riesce, e quanto pare manco a lui. Siamo qui, lui che mi tiene il viso e io che mi sento bene solo tra le sue mani.
"Io ti proteggerò sempre" dice lasciandomi un leggero bacio sulla guancia.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora