Capitolo 41

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La serata procede bene, Marcos ed io abbiamo deciso di non bere per non fare di nuovo casini.
"Se ti chiedo una cosa, mi rispondi sinceramente?" mi domanda di punto in bianco
"Va bene"
"Pensi di provare qualcosa per me?" Chiede diventando subito rosso
"Beh, non lo so. Con te sto molto bene, ma non capisco se da amica o da qualcosa di più" cerco di spiegargli
"Spero tu lo capisca presto, ma se pensi che non possa nascere nulla, non mi illudere per favore" mi dice con faccia triste
"Non lo farei mai, a me piace stare con te" sorrido e gli prendo la mano
"Tu ti meriti qualcuno che ti ami nonostante tutto" mi guarda negli occhi e stringe la presa della mia mano
"Pure tu" sorrido.
Ecco perché sto bene con lui, mi fa sentire accettata.
"Ti riporto all'Università, è tardi" mi dice alzandosi
"Va bene" dico facendo lo stesso e seguendolo fuori dal locale.
Appena entro in stanza mi metto il pigiama e mi butto sul letto dopo aver preso il telefono.
-Sei con Marcos?-
Domanda un messaggio di Henry.
-Ero, sono tornata da poco- rispondo.
Scorro tra i contatti e vedo quello di Cameron, l'ultimo messaggio è stato inviato da lui mentre ero da mio fratello, non gli ho mai risposto, non volevo dargli soddisfazione, ma adesso gli risponderei volentieri, perché per quanto possa essere stato stronzo, mi manca sempre.
-Sai che solo io posso portarti a cena fuori-
Risponde Henry scherzando. Sorrido tra me e me.
-Scusa capo, cercherò di farmi perdonare- invio.
Stanca, spengo la luce e mi addormento.
Mi alzo e per svegliarmi del tutto faccio la doccia.
Mi lascio i capelli lisci, mi vesto, prendo la mia roba e vado.
"Buongiorno" saluto Allison appena entrata in aula
"A te".
Oggi stranamente mi è piaciuta la lezione. Ho seguito e per fortuna ho capito tutto, vorrà dire meno studio.
Salto mensa e chiamo Melissa.
"Ehi come va?" Chiedo
"Bene, forse esce domani" dice con tanta gioia
"Spero, ma mi raccomando non fargliela scampare cosi velocemente" l'avverto
"Non lo farò, giuro!" dice sicura.
Oggi abbiamo organizzato un'uscita per ragazze.
Ne abbiamo bisogno.
Verso le 4 Allison e Jennifer vengono in camera mia per prepararsi, e tra un vestito e l'altro, dopo un'ora siamo pronte.
Andiamo in un bar a fare un aperitivo prima di andare a cena.
"Dovremmo organizzarci una vacanza per quest'estate" dice Allison
"Vero, solo noi ragazze" aggiunge Jennifer
"Ditemi il posto e faccio le valige" alzo il bicchiere contenente alcool e brindo a noi.
Sono le 9 e siamo al ristornate.
"Allora hai parlato con Henry?" Chiedo a Jennifer
"No, non ha mai tempo. Stasera non ce l'ho io" fa un sorriso quasi accattivante
"Lo sa che sei uscita con noi?" Domanda Allison
"No, non mi avrebbe fatta uscire" dice prendendo un boccone di carne
"Perché?" Le chiedo non capendo
"Non vuole che esco la sera senza di lui" sbuffa
"Seriamente?" Ride Allison
"Si, è pazzo" scuote la testa
"Sapevo che Henry fosse geloso, ma non a questi livelli" dico ancora stupita
"Non farti condizionare" brontola Allison
"Non lo faccio, sono qui infatti" dice fiera e continua a mangiare ciò che ha ordinato poco fa
"Vado in bagno un momento" sorrido.
Devo chiamare Henry. Per prima cosa voglio una spiegazione riguardo a questo argomento che lei non deve uscire la sera senza di lui, e poi lo voglio avvertire che è con me.
"Oi" risponde dopo poco
"Henry, senti, volevo dirti che sono a cena con Allison e Jennifer" dico diretta
"Come Jennifer? Non mi ha avvisato" sento rabbia nella sua voce
"Beh certo, se ti avesse avvisato non l'avresti fatta venire" mi arrabbio pure io
"Cosa dici? Se so che ci sei tu può uscire senza problema" dice
"Sei pazzo Henry? Quindi se doveva uscire con Allison non l'avresti lasciata andare? Poi dici che lei è matta" sbuffo
"È un altro discorso, Allison non la conosco, e Jennifer si fa condizionare facilmente, non vorrei essere chiamato perché la mia ragazza ha fatto qualche casino" cerca di farmi capire
"Dovresti dargli più fiducia, perché così non andrete avanti per molto. Ne riparleremo"
"Si, ma non fate tardi" dice e gli stacco.
Ci ha scambiate per delle bambine?
Torno nel tavolo e per fortuna è arrivato il mio ordine, così inizio a mangiare.
Ci siamo divertite come matte, tra risate e pazzie abbiamo passato una serata stupenda davvero.
Ognuno è tornato nella propria stanza.
-Siamo tornate ora. Jennifer è in camera sua-
Avviso Henry, anche se sono ancora un po' stranita da ciò che ho sentito prima.
Vado a struccarmi e mettermi il pigiama e visto che non ho tanto sonno, mi guardo un film in tv.
La sveglia non smette di suonare fino a che con un gesto della mano quasi  la rompo.
Sono le 7.15.
Con calma mi sveglio e scelgo i vestiti da indossare. Mi faccio una crocchia e non mi trucco. Scappo a lezione per non fare tardi e mi accorgo che Allison non è in aula. Starà dormendo.
Senza farmi vedere gli faccio uno squillo per svegliarla.
Mi accorgo di esserci riuscita quando dopo un po' arriva
"Grazie" mi fa l'occhiolino.
Oggi l'Università ha organizzato un tour per chi, il prossimo anno, volesse studiare qua.
Io e Jennifer siamo state scelte per accompagnare i futuri ragazzi che studieranno qui in questo percorso.
"Henry mi ha chiamato stamani" spunta Jennifer mentre aspettiamo che qualcuno voglia delle informazioni riguardo i percorsi
"Che ti ha detto?" Domando
"Beh non era tanto arrabbiato. Gli ho detto che ero con te e che dovrebbe farmi uscire più spesso anche senza di lui" dice orgogliosa di se
"Brava, hai fatto bene" le sorrido
"Oggi spero di vederlo, dobbiamo chiarire tante cose riguardo noi" dice quando viene subito interrotta da una ragazza
"Scusi, potrebbe spiegarmi di cosa si tratta questo corso?" le chiede indicando un foglietto
"Ma certo, vieni pure" dice Jennifer portando la ragazza con se
"Scusi, vorrei un informazione" sento dire da dietro
"Stupido" dico quando vedo Matthew
"Davvero, vorrei sapere quando hai un po' di tempo per me" dice scherzando
"Sempre" sorrido
"Non mi sembra. A quanto pare Henry è più essenziale" mette il broncio
"Geloso per caso?"
"No, ma se tu passasi un po' di tempo pure non mi farebbe schifo" sorride.
Lo abbraccio.
"Domani usciamo" lo informo
"Ah beh, grazie" continua a fare lo stupido
"È lei la ragazza che segue il tour?" Chiede una ragazza
"Si, dimmi pure" dico salutando Matthew con lo sguardo e un sorriso
"Vorrei vedere un po' com'è fatto l'edificio" mi dice
"Seguimi" le sorrido e la porto a visitare l'Università.
È pomeriggio tardi e sento la stanchezza. I ragazzi a voler entrare sono tanti e sicchè non mi sono fermata un momento. Finisco e vado da Allison.
"Ciao lavoratrice" sorride
"Ho sonno" dico mettendomi nel letto subito
"Dormi qua" mi dice "Prima mangia però" dice dandomi un panino grandissimo
"Grazie" mangio e intanto parliamo.
Sono le 7.50 appena mi sveglio. Con Allison non potrai mai essere puntale o in anticipo. Più veloce che posso mi lavo e vesto e corro a lezione. Ho provato a svegliarla ma ho quasi ricevuto una sveglia in testa. Quando finisce lezione esco fuori e prendo il telefono.
-Vediamoci oggi, ti porto a casa mia okay?-
Leggo questo messaggio che mi ha inviato Marcos, e da una parte vorrei ma dall'altra non so come potrebbe finire. Risponderò dopo nel frattempo ci penso.
Vado da Henry al solito posto, dove spero di non trovare Cameron.
"Bella" mi saluta il mio amico
"Ehi"
"Stasera c'è una festa, ti passo a prendere per le 9" mi dice
"Ho da fare" lo informo dopo che mi ricordo che esco con Matthew
"Cos'hai di meglio da fare che non sia stare con il tuo migliore amico?" Chiede quasi offeso mentre fuma
"Ho promesso a Matthew un'uscita" faccio spallucce
"Ancora esci con quello sfigato?" Ride
"Smetti, è stato il primo che ho conosciuto qua e fin da subito ci ho fatto amicizia" spiego
"Fai come vuoi, se ti annoi sai dove cercarmi" mi lascia un bacio in guancia e va.
Sto per andare anche io ma sento qualcuno chiamarmi.
"Che ci fai qui?" spunta il famoso ragazzo del livido, a quanto pare tutto fatto
"Sto andando via" inizio a camminare ma mi prende tappandomi la bocca e portandomi dietro ad un muretto. Il cuore va a mille.
"Questa volta non mi scampi" Ride attaccandomi al muro
"Non ti conviene" cerco di informarlo
"Sennò che fai? Lo dici al tuo amore Cameron?" Mi provoca
"Questa volta non ti paro il sedere" cerco di staccarmi
"Non mi spaventi" dice toccandomi la coscia andando verso la cintura dei jeans.
Il respiro si fa pesante, non riesco a muovermi dalla paura, ma non permetterò che questo verme mi violenti.
"E tu non spaventi me" gli do una testata che lo fa staccare ma solo per pochi secondi, riesce a riprendermi e con forza tirarmi uno schiaffo sul viso
"Non ti mettere contro di me" mi riattacca al muro leccandomi il petto.
Non ho la forza di staccarmi dalla sua forte presa, non so che altro fare. Vedo che si sta abbassando i pantaloni e inizio a tremare.
"Piccola tranquilla, sarà divertente" ride.
Inizio a urlare ma mi tappa la bocca. Mi agito cercando di evitare che possa succedere quella cosa ma la forza di questo stronzo è troppa e riesce a immobilizzarmi tenendomi i polsi con la sua mano. Con quell'altra mi abbassa i jeans e appoggia la sua erezione sulle mie mutande.
"Te ne pentirai" dico tra una lacrima e l'altra.
Ride e mi abbassa le mutande, scende dandomi dei bacini fino ad arrivare al punto debole. Cerco, anche se senza speranza, di togliermelo di dosso.
"Zitta e godi" dice prima di infilare la sua schifosa faccia in mezzo alle mie gambe. Comincio a urlare di nuovo sperando che qualcuno venga, ma una sua pacca sulla coscia mi fa smettere.
"Che cazzo succede?" Spunta un ragazzo
"Merda" sussurra lo stronzo rialzandosi i pantaloni.
Il ragazzo si avvicina a noi e vedendo le mie condizioni capisce che mi stava per violentare. Lo afferra e gli tira un cazzotto. Nel frattempo con la poca forza che ho mi rivesto ed esco dal muretto.
"Ehi aspetta" dice il ragazzo che mi ha salvato "Quel deficiente è steso per terra, stai tranquilla" dice vedendo che singhiozzo
"Grazie sul serio" dico tremando e correndo in camera mia.
"Chanel" mi ferma Matthew "Che è successo?" chiedo dopo aver visto la mia faccia probabilmente rossa e piena di lacrime che scendono
"Nn-ulla" dico
"Dimmelo, che ti hanno fatto?" cambia espressione vedendo dei graffi sul braccio. Riesco solo a pingere.
Il ragazzo che è intervenuto entra cercandomi e appena mi vede mi viene in contro.
"Dobbiamo dirlo al rettore" mi dice
"Cosa?" Chiede il mio amico nervoso
"Nulla, sul serio" cerco di non far uscire dalla sua bocca quello che è successo.
So che dovrei dirlo così gliela fanno pagare, ma ora voglio che nessuno lo sappia, non ora.
"Dimmi che ha fatto" dice Matthew andando faccia a faccia a questo ragazzo
"Basta, vieni con me" prendo Matthew e lo porto in camera.
È quasi l'ora di cena e Matthew è stato tutto il tempo con me. Dopo essermi calmata ho deciso di raccontargli cosa è successo, e non è riuscito a trattenere la rabbia. Vuole andare sia dal rettore per far buttar fuori il cretino e andare a cercare lui, ma gli ho detto che non farà nessuna delle due, per ora.
"Vado a prenderti una pizza" mi dice alzandosi
"Non la voglio" mi lamento
"Qualcosa devi mangiare" mi brontola il mio amico
"Non ora" dico chiudendo gli occhi.
Mi sveglio sudata nella notte. Mi giro e vedo Matthew che dorme per terra. Quanto gli voglio bene.Vado in bagno per sciacquarmi con l'acqua fredda e noto che ho dei graffi sul braccio, un livido sul polso e una chiazza rossa nella guancia. Non gliela farò passare liscia.
"Ehi tutto bene?" Domanda Matthew
"Tranquillo, vai in camera tua" lo scongiuro
"No, resto qua" dice rimettendo la testa sul cuscino.
Non insisto e mi rimetto a letto.
"Svegliati" sussurra il mio amico accarezzandomi la guancia.
Quando mi alzo e vedo l'ora inizio a correre.
"Non andare a lezione, sei messa male. Tutti capirebbero" mi consiglia
"Okay" dico rimettendomi a letto.
-Dove sei?-
Dice un messaggio di Henry. Di solito prima di mensa ci incontriamo, non mi avrà vista.
-Non mi sono svegliata, più tardi vengo-
Rispondo e blocco.
"Vai adesso, devi lavorare. Hai fatto anche troppo" dico abbracciando Matthew
"Prometti che qualsiasi cosa mi chiami?"
"Si. Grazie" lo stringo ancora più forte di prima
"Ci sentiamo" mi da un bacio sulla guancia e va.
C'erano anche delle chiamate perse da Marcos nel telefono, ma per ora non ho voglia di sentirlo.
Mi alzo e vado in bagno per farmi la doccia e togliermi di dosso lo schifo che quel coglione ha creato.
Quando si avvicina l'ora di pranzo, dopo essermi coperta abbastanza da non fare vedere i segni, vado a mensa a mangiare qualcosa.
"Perché non sei venuta?" Domanda Ally
"Volevo riposare" dico cercando di farmi credere
"Va bene" dice con una faccia dubbiosa.
Una voce da uomo che esce dalla cassa della mensa interrompe il pasto di tutti gli studenti.
"Liam in ufficio" dice la voce del rettore.
Non so chi sia Liam finché non vedo il gruppo di Cameron agitarsi. Guardo meglio e sbianco. Il coglione di ieri pomeriggio.
Chi cavolo è andato dal rettore a dirlo?.
Vedo Liam lanciarmi un'occhiataccia e andare.
Henry, probabilmente notando il suo sguardo rabbioso indirizzato a me, mi guarda confuso.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora