Capitolo 31

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"Tesoro, svegliati" sento dire mentre una mano mi accarezza dolcemente il volto.
Apro con fatica gli occhi e vedo Allison.
"Dove sono?" domando non ricordandomi nulla
"In camera di Matthew" mi avvisa la mia amica
"Cameron. Dov'è Cameron?" chiedo quando mi ricollego a tutto quello che è successo.
Respiro a fatica. Sento il cuore battere a mille ed un vuoto incredibile nello stomaco.
"Va tutto bene Chanel, calmati" cerca di tranquillizzarmi quando vede che inizio a piangere
"Voglio sapere che è successo a Cameron, per favore dimmelo" la scongiuro.
Non ce la faccio più ad aspettare.
"È stato portato in questura per delle domande. Dovranno decidere se metterlo dentro o lasciarlo libero, lo sapremo domani"
"Ed il motivo?" chiedo sperando in una risposta questa volta
"Non lo so Chanel, te lo direi se sapessi qualcosa" dice con sincerità, ormai li conosco quegli occhi e so quando dicono una bugia.
Passiamo la serata a parlarle, del più e del meno.
Grazie a lei ora sto meglio, mi sono liberata ed è riuscita, come sempre, a calmarmi. Domani mattina mi ha promesso che mi porterà in questura da Cameron, ho bisogno di vederlo e di capire cosa sta succedendo.
Alle 10 arriva anche Matthew che ha finito di lavorare.
"Come stai principessa?" mi domanda teneramente
"Meglio, grazie" gli sorrido, un sorriso vero e sincero. Lui è un'altra persona che devo solo ringraziare giorno dopo giorno per quello che fa per me. Ci sono sempre tutti e due, e li amo proprio per questo, perché nonostante tutto, rimangono sempre.
Dopo essermi ripresa torno in camera mia. Voglio stare un po' sola per riflettere.
Mi chiedo perché Cameron non mi vuole parlare di queste cose, d'altronde da un ragazzo come lui ci si può aspettare tutto, e poi sono la sua fidanzata, è giusto che lo sappia, soprattutto se si tratta di cose gravi.
Passo la notte in bianco, vorrei prendere la macchina e andare in questura per sapere che è successo. La mente è piena di pensieri negativi ed il fatto che potrebbe finire dentro mi distrugge del tutto. Dormo giusto un'oretta per poi svegliarmi. Sono le 8.30. Allison mi ha detto che oggi mi avrebbe portata da lui, sicchè mi preparo veloce e la raggiungo in camera.
"Ehi come stai?" dice dopo avermi fatta entrare
"Meglio, ma ho bisogno di vederlo ora" dico con voce tremante
"Mi vesto e andiamo".
Siamo sedute in un divanetto da un'ora. Ci hanno detto di aspettare per vederlo. Chissà che sta facendo e dov'è. Anche se sono arrabbiata non vedo l'ora di vederlo.
"Signorina Seyfried?" sento dire
"Sono io" dico alzandomi di scatto
"Prego, può entrare" mi avvisa il signore in uniforme indicandomi una porta, lo ringrazio e vado.
Sono dentro la stanza quando lo vedo seduto su una sedia, con le manette e la testa piegata in basso. Questa immagine penso che non andrà via facilmente dalla mia testa.
"Cameron" dico sotto voce avvicinandomi alla sedia accanto alla sua
"C-Chanel" spalanca gli occhi quando mi vede. Ha un grosso livido vicino alla bocca e un occhio gonfio. Deve essere successo qualcosa ieri dopo che è stato arrestato. Quando l'ho visto l'ultima volta non ce l'aveva.
"Senti immagino sia una situazione difficile, ma proprio per questo devi parlarmene. Sono qui pronta ad aiutarti lo sai" dico accarezzandogli il volto con delicatezza e cercando di non toccargli le ferite "Non ti posso vedere così" gli sposto il ciuffo appoggiato sugli occhi.
"Tu non devi fare parte di tutto questo" dice guardandomi con tanto dolore
"Invece sì. Tu fai parte della mia vita ed io della tua. Devo sapere cosa ti succede, e se ce ne sarà bisogno ti aiuterò" cerco di fargli capire
"Ti ho già detto che ti dirò tutto ma non ora. Per favore cerca di capirmi" mi prende la mano stringendola forte.
Restiamo in silenzio per qualche secondo. Cercherò di accettare i suoi tempi, ma me lo dovrà dire, per forza.
"Cosa ti è successo alla faccia?" chiedo accarezzandogli la mano
"Ho litigato con uno dei miei amici ieri sera, anche lui è stato arrestato per colpa mia. Ho deciso di non difendermi, me lo merito" lo vedo davvero triste per la prima volta. Ha lo sguardo perso e arreso.
"Cameron" dico alzandogli il volto tra due mani "Forse non sono abbastanza, ma io sono qua, affronteremo questo problema insieme, non lascerò a nessuno di portarti via da me. Adesso prova a stare tranquillo e fidati di me" concludo con un leggero bacio
"Chan-" so già che vuole dire che non devo mettermi in mezzo a queste cose, quindi lo interrompo
"No, non iniziare con le tue solite frasi. Ho deciso di prendermi cura di te e dei tuoi errori e lo farò" dico sicura guardandolo negli occhi. Sento che mi stringe di più la mano lasciandoci un bacio.
Sta per dire qualcosa ma la porta si apre.
"Il tempo è scaduto, deve uscire" dice il signore di prima
"Tieniti pronto che presto ti vengo a prendere" bacio il mio ragazzo per l'ultima volta e lascio la stanza.
In macchina racconto ad Allison com'è andata, e anche se sa che è un ragazzo pericoloso e che non fa per me, cerca di essere contenta.
Verso tarda mattinata chiamo Henry.
Pensavo fosse coinvolto pure lui in questa storia , ma a quanto pare no.
"Pronto"
"Henry, possiamo vederci?" chiedo sperando che gli sia passata la rabbia di ieri
"Okay, vieni dietro l'università" mi dice e così faccio.
"Ehi" mi saluta quando arrivo
"Come stai?" gli domando vedendolo strano
"Il mio migliore amico è dentro al posto mio, come vuoi che sto".
Al posto suo? Non capisco.
"Al posto tuo? Perché?" chiedo curiosa
"Ieri quando è venuto al bar mi ha salvato il culo, dovevo finire io dentro" dice facendo un tiro dalla sigaretta.
Questo è il vero Cameron, quello che si farebbe in 4 per salvare un amico.
"C'è un modo per evitare tutto questo?" chiedo sperando in una risposta positiva
"Pagare, ma è una cifra grossa" mi informa Henry buttando la sigaretta
"Dobbiamo tirarlo fuori Henry, non è giusto che stia lì dentro da innocente"
"Lo so, ma non è facile. Servono soldi, e a quanto pare non siamo dei fottuti ricconi" sbuffa
"Troveremo un modo" dico determinata.
Non lo lascerò chiuso in una cella, qualunque sia il motivo.
Il resto del pomeriggio l'ho passato a pensare ad un modo per pagare tutti quei soldi. Purtroppo quei pochi che ho mi servono per andare avanti all'Università e se mio fratello sapesse che l'ho spesi tutti per salvare il mio ragazzo mi spezzerebbe in due. Cameron i soldi che aveva li ha sempre rubati insieme ad Henry, quindi adesso sono entrambi al verde. Non so davvero come fare. Se solo ci fosse un altro modo! .
Mentre mi sforzo di pensare bussano.
"Ehi" dico quando vedo Henry entrare di fretta
"Chiudi subito la porta" dice con voce ansiosa è così faccio
"Cosa è successo?" domando preoccupata
"Tireremo Cameron fuori" dice sorridente, ma un sorriso strano. Mi nasconde qualcosa.
"Ma se l'hai detto tu oggi che non possiamo permettercelo visto che non siamo dei ricconi" esclamano confusa
"Ora si" sorride rovesciando una borsa da qui escono tantissime banconote.
Non ci credo. Come ha fatto? Dove l'ha trovate?.
"oh mio Dio Henry. Non avevi detto di essere al verde?" Domando avvicinandomi al letto dove sono sparsi i soldi
"Lo sono infatti. L'ho rubati prima questi" si siede sulla sedia soddisfatto.
Sbianco a queste parole.
"L'hai rubati? Sei impazzito per caso?" mi avvicino a lui urlando
"Calmati, adesso possiamo riprenderci Cameron"
"Tutti rivogliamo Cameron con noi, ma non è questo il modo giusto per riaverlo. Ti immagini se scoprono che in questa camera ci sono più di 2mila dollari rubati? Non farebbe piacere nemmeno a lui, visto che probabilmente è dentro proprio per questo motivo" sbraito. Non ci vedo più dalla rabbia. Non è possibile. Pensavo di aver a che fare con una persona più matura.
"L'ho fatto un sacco di volte, devi stare tranquilla" cerca di calmarmi, ma peggiora la situazione
"Tranquilla? Sul serio? Rischiamo di non riprenderci Cameron e di essere buttati dentro anche noi e devo calmarmi? Mi dispiace ma no, è infattibile come cosa" urlo ancora più forte.
Vedo Henry alzarsi e prendere la borsa per poi andarsene senza dire nulla.
Provo a calmarmi e mi distendo sul letto.
Voglio Cameron fuori più di chiunque altro, ma così è più probabile che ci finiamo anche noi. Troverò un modo legale e giusto, adesso voglio riposare.
Il suono del telefono mi sveglia.
"Allison" rispondo
"Hai saputo che cosa ha combinato Henry?" mi domanda
"Ti riferisci ai soldi?"
"Non solo. Cameron è fuori" mi avverte.
A questa frase non riesco a non sorridere, per un attimo mi dimentico della cazzata che ha fatto Henry e inizio a urlare presa dalla felicità.
"Sai che non è una cosa legale e che se vi scoprono entrate voi?" mi ricorda la mia amica
"Si. Ma non accadrà" adesso sono troppo felice per pensare alle conseguenze.
Stacco ed esco dall'università. Chiedo a Matthew se ha visto Cameron e mi dice che è al suo solito posto. Vado subito.
Da lontano sento delle urla ma non capisco che succede. Così inizio a correre.
Un ragazzo è sopra il corpo di Cameron, che però si lascia picchiare. Penso sia uno dei ragazzi finiti nei casini sempre per colpa sua. Non posso vedere questa scena.
"Smettila" urlo cercando di spostare il ragazzo, ma non mi ascolta.
Guardo intorno ma non c'è nessuno che mi può aiutare.
"Basta cazzo" riprovo tirandolo dalla maglietta ma mi ritrovo per terra dopo che mi ha spinta.
"Questo non dovevi farlo" si alza Cameron che sta per attaccarlo al muro, ma lo fermo
"Ti prego, fermo" Lo scongiuro guardandolo negli occhi
"Dovevo" dice dopo avergli dato un cazzotto in piena faccia "Andiamo via" mi prende la mano.
Stiamo camminando velocemente quando si ferma.
"Non può andare avanti cosi" dico con il fiatone "Non puoi lasciare che la gente ti faccia del male senza un motivo, perché sappiamo che non è colpa tua" dico con dolore ripensando alla scena
"Henry te l'ha detto?"
"Si, almeno lui" sospiro
"Devo fare la parte o scopriranno che è stato Henry a creare tutto questo" si siede sul prato
"E fino a quando questo?? Fino a che non ti ritrovi in un lettino dell'ospedale?" urlo, non sopporto questa cosa
"Cercheremo una soluzione"
"Vi conviene, o lo farò io" lo minaccio con lo sguardo e lui si mette a ridere "Cosa ridi?" metto il broncio. Mi prende per mano e mi butta a terra vicino a lui.
"Grazie di tutto piccola" sussurra sulle mie labbra.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora