Capitolo 32

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Sono passati un po' di giorni da quando è uscito Cameron. Stiamo spesso insieme, l'altro giorno l'ho anche costretto a studiare, e non ci crederete mai, ma ci sono riuscita. Siamo stati a cena fuori e anche al cinema. Siamo riusciti ad essere una coppia normale, e sono stata tanto bene. Dietro il Cameron che ho conosciuto se ne nasconde un altro, il mio preferito. Ho parlato anche con Henry riguardo al fatto dei soldi. Si è discusso tanto ma alla fine abbiamo chiarito. Ally, invece, è impegnata con Noah, la loro relazione sta diventando una cosa seria, ed io sono felice per loro.
Ora sono le 6 di pomeriggio e sto studiando. Mi sto mettendo sotto, voglio dare l'esame il prima possibile e andare a trovare Yuri.
Ci siamo sentiti l'ultima volta ieri. Mi ha detto che la casa è pronta e ha deciso di andarci a vivere con la sua ragazza. Sono contenta per lui, ma non troppo. Si sa che Melissa non mi è mai piaciuta.
'Hai visto la mia borsa?' urla Madison
'L'hai messa sotto il letto ieri' le ricordo.
Con lei posso dire che va bene. L'antipatia è reciproca sicchè stiamo nel nostro e non ci consideriamo.
'Addio' dice perdendo la borsa e sbattendo la porta.
Mi chiedo che sia venuta a fare qui. Non viene mai alle lezioni, non studia e non è mai in camera. Ma meglio così, una rottura in meno.
Quando riprendo a studiare il telefono squilla.
È Cameron.
"Pronto" dico portando il telefono all'orecchio
"Ehi, che fai?" domanda
"Sto provando a studiare, perché?"
"Così. Stasera non ci sono, ho una cena con Henry e altri amici" mi informa.
Non so se preoccuparmi. La sua compagnia non mi piace, e se ogni volta che stanno insieme devono combinare  qualcosa non so se glielo permetterei.
"Spero una cena tranquilla" ridacchio
"Certo, non succederà nulla tranquilla" la sua voce mi da sicurezza e così un po' mi calmo. Parliamo un altro po' e poi stacco.
Smetto di studiare e vado da Matthew.
Mi manca, in questo periodo ci siamo un po' allontanati a causa dello studio e del lavoro ma siamo comunque in rapporti buoni.
"Ehi amico" gli sorrido stringendolo forte
"Chanel" ricambia
"Sai che mi devi concedere una cena? Mi manchi"
"Appena avrò meno lavoro ti porto dove vuoi tu" mi dice dolce
"Grazie" gli lascio un bacio sulla guancia e vedendo che ha da fare lo saluto.
Vado un po' fuori, ho bisogno di aria dopo una giornata in camera. Tolgo il telefono dalla tasca e vedo che ci sono due messaggi. Uno da Ally e uno da Cameron.
-Ho il telefono scarico per qualsiasi cosa chiama Henry- dice quello di Cameron. Ci mancava pure il telefono scarico. Spero solo che facciano i bravi.
Scorro e c'è quello della mia amica che mi chiede quando sono libera per stare con lei, le dico che questo fine settimana non ho programmi e blocco il telefono.
È quasi l'ora di cena e sto morendo di fame. Vorrei andare a mangiare fuori con qualcuno, ma visto che mi hanno abbandonato tutti, vado sola. A pochi minuti c'è un ristorante così prendo la macchina e mi avvio. Parcheggio lontana perché lì vicino non c'è posto. Inizio a camminare quando una voce mi interrompe
"Chanel" sento dire con voce felice
"Jessy" dico spalancando gli occhi "Cosa ci fai qua?" Le chiedo andandole incontro
"Sono nel locale di un mio amico" dice dopo avermi abbracciata
"Fa strano vederti qua considerando dove vivi" rido
"Lo so, ogni tanto me la concedo una serata" fa spallucce "Vieni?" mi domanda
"Stavo andando a mangiare in realtà" dico affamata più che mai
"Vengo con te e dopo andiamo a divertirci" mi fa l'occhiolino e si va a mangiare.
Sono le 3 quando rientro. Mi sono divertita tanto stasera. Ho ballato come una matta e Jessy mi ha fatto conoscere tanta gente nuova, e a quanto pare normale a differenza di quelle che ho incontrato fin ora. Vado a farmi la doccia per mandare via il puzzo di alcool e mi butto poi nel letto addormentandomi dopo pochissimo.
Mi alzo presto e mi vesto per andare a lezione.
Entro in aula e vado al mio solito posto aspettando Allison.
"Ehi" mi da un bacio sulla guancia la mia amica
"Come stai?" Le chiedo
"Ho sonno" dice sedendosi
"Strano" rido "Dovresti dormire di più e scopare di meno" dico diretta senza accorgermi che mi hanno sentito tutti
"Dopo questa figura non so se sarò più tua amica" dice imbarazzata Allison mentre faccio una piccola risata
"Come se non fosse vero" continuo a metterla in imbarazzo.
Quando abbiamo finito usciamo per andare a mensa e vedo Cameron in un muretto mentre fuma.
"Io ti aspetto lì" mi fa l'occhiolino Ally andando via.
"Ciao" saluto Cameron lasciandogli un bacio
"Ehi, perché non hai chiamato ieri sera?" dice accarezzandomi i capelli
"Ero con Jessy" Lo informo
"Cosa ci faceva qua?" Domanda confuso
"Era ad un locale e mi ha chiesto se andavo anche io" dico guadagnandomi un'occhiataccia
"Sei andata ad una serata e non me l'hai detto?" incrocia le braccia
"È stata una cosa all'ultimo momento, e poi non c'è nulla di male" faccio spallucce
"Brian era con te?" chiede contraendo la mascella
"No" lo prendo per mano "mi sono divertita con Jessy e basta" Lo tranquillizzo "Tu com'è andata? Nessuna rissa?" Dico ironica
"Strano ma ci siamo divertiti senza picchiare qualcuno" dice divertito
"Menomale. Andiamo a mensa?" annuisce e si va.
Dopo aver preso da mangiare ci sediamo in un tavolo, solo io e lui. Abbiamo, ma sopratutto, ho gli occhi di tutti puntanti addosso. Molte sono le galline invidiose che pensano sia una delle tante che passerà una notte con Cameron per divertimento, ma non sanno che in realtà sta nascendo un qualcosa di molto grande.
"Che c'è?" mi domanda Cameron vedendo che sono quasi infastidita
"Nulla, non capisco perché la gente invece che guardare noi non pensi a mangiare"
"Lasciali guardare, probabilmente hanno qualcosa da invidiare" mi fa l'occhiolino e sorrido.
Usciamo e andiamo in camera sua.
Passiamo il pomeriggio a guardare la tv e a scherzare. Non c'è cosa più bella.
"Stasera sono ad una festa" mi avvisa Cameron mentre gioca con i miei capelli
"Che tipo di festa?" lo guardo subito male sapendo che feste frequentava prima
"Un compleanno" mi prova a tranquillizzare "Ma è in un paesino lontano da qua"
"Vai con Henry?" Cerco di mostrarmi calma anche se sento salire il nervoso e le mille paranoie stanno iniziando ad espandersi nella mia mente
"Si" afferma "Avrei voluto portarti con me, ma meglio di no, so già come finirebbe" fa spallucce.
Mi sposto da lui.
"Cosa vorresti dire?" lo guardò confusa
"Sappiamo entrambi che sarà pieno di pervertiti che non vedono l'ora di mettere la faccia tra le tue mutandine, ed il solo pensiero mi fa dannare. Sicchè resterai qua" dice con aria prepotente.
La cosa che mi da noia non è il fatto che non vuole che vado ad una festa per paura che qualcuno ci provi con me, ma il modo in cui lo dice, come se io fossi la schiava che sta ai suoi ordini. D'altronde sono grande e vaccinata e se voglio fare qualcosa nessuno me lo può vietare.
"Non perché me lo vieti tu" dico guadagnandomi un'occhiattaccia
"Quindi andresti anche se non sono d'accordo?" contrae la mascella
"Beh, essendo che non ho 10 anni e che quindi non sono sotto l'ordine di nessuno, si" dico quasi scontata
"Forse ho capito il tuo problema" dice rosso dalla rabbia "ti manca farti mettere la faccia in mezzo alle gambe, ecco qual è il problema" si alza dal letto "Ma tranquilla, ti capisco, anche a me manca da morire" dice sbattendo la porta e uscendo.
Sono basita. Non so cosa mi abbia trattenuto dall'inseguirlo e tirargli un bel ceffone. Davvero pensa questo? Sono schifata.
Ma la cosa che mi ha fatto più male è l'ultima frase che ha detto.
"Ma tranquilla, ti capisco, anche a me manca da morire".
Penso che non si toglierà facilmente dalla mia testa.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora