Capitolo 28

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Sono le 11 e Jessy e Brian dormono.
Dopo cena ho parlato con lei e mi ha detto che suo fratello non è arrabbiato con me, semplicemente gli girano ancora perché ha dovuto pagare molto per delle cure all'orecchio destro. Cameron gli ha fatto davvero male.
Ho deciso di rimanere a dormire qui, Jessy ha insistito per dormire con lei, ma ho preferito restarmene sul divano. Il problema è che non riesco a chiudere occhio. Ho troppe cose in testa, come sempre. Il pensiero di Allison e Matthew, il senso di colpa per Brian, mio fratello che mi manca. Tutto.
Vorrei riuscire a dormire, così da non pensare per un po' , ma tutti questi pensieri mi stanno uccidendo.
"Ancora sveglia?" sento dire da una voce maschile, mi giro e vedo Brian
"Già"
"Non riesci a dormire?"domanda aprendo il frigo e prendendo del succo
"Non ho sonno" dico mettendomi a sedere
"Perché sei qui?" domanda dopo aver finito di bere
"Mi sono persa, ho il navigatore scarico, e ho lasciato il telefono all'Univeristà"
"Che sfiga" ride
"Direi" ricambio la risata.
Restiamo in silenzio per un po'.
"Senti, mi dispiace per quello che è successo quella notta, non avrei mai pensato ad una sua reazione. Sai com'è, Cameron è strano ed imprevedibile. Se avessi saputo che avresti dovuto pagare un certo numero di soldi per delle cure, probabilmente ti avrei potuto aiutare in qualche modo, alla fine è colpa mia" dico rompendo il silenzio
"Stai tranquilla, quello che è fatto è fatto, e non sentirti in colpa, non sei tu che mi hai aggredito" mi tranquillizza sedendosi accanto a me
"Davvero?" faccio un piccolo sorriso
"Davvero" ricambia "Comunque non ho avuto tempo di dirtelo quella sera, ma sei bellissima" dice facendomi l'occhiolino. Abbasso lo sguardo per non farmi vedere imbarazzata.
"Buonanotte" sussurra per poi tornare a dormire.
Mi ero fatta un'idea diversa su questo ragazzo.
Sembra dolce.
Ora che mi sono tolta metà peso di dosso, mi sento più tranquilla, così pian piano cerco di addormentarmi e anche se con fatica, ci riesco.

La forte luce che arriva da fuori mi fa svegliare.
Apro con malavoglia gli occhi e mi stiro.
"Buongiorno" sorride Jessy
"Giorno"
"Dormito bene?" domanda porgendomi una tazzina di caffè
"Abbastanza, grazie" dico bevendo il liquido.
Sono le 9.30 e ne approfitto per ritornare all'Univeristà ora che c'è anche Brian.
"Grazie per tutto" sorrido a Jessy "Sei una persona bellissima, tornerò a trovarti" l'abbraccio.
Entro in macchina ed imposto il navigatore prestato da Brian. Saluto anche lui dal finestrino facendogli un sorriso sincero.
È passata una mezz'oretta e finalmente riconosco la strada che porta all'Università, è un sollievo.
Parcheggio e scendo.
Entro dentro l'edificio ed è quasi vuoto, saranno tutti a lezione. Vado subito in camera, almeno le chiavi me le sono portata dietro. Chiudo la porta e vado subito a prendere il telefono. Mi sale l'ansia quando vedo tutte le chiamate e i messaggi che ho ricevuto. Molti sono anche di Cameron. Rispondo subito ad Allison e Matthew dicendogli di passare da me più tardi. Nel frattempo vado a farmi una doccia, ho bisogno di rilassarmi. Quando finisco li asciugo i capelli e vado verso l'armadio dove prendo dei jeans e una felpa dell'adidas.
Sento il telefono squillare.
Sul display appare il nome di Henry. Non so cosa fare. D'altronde anche se mi ha fatta arrabbiare mi è stato accanto con questa storia. Decido di rispondere.
"Pronto" dico ansiosa
"Chanel, finalmente cazzo" dice con sollievo ma anche con rabbia "Ci hai fatto preoccupare a tutti, dove sei stata? Sei all'Università ora?"
"Avevo bisogno di stare lontana da qui" lo avverto
"Dove sei?"
"In camera" dico consapevole del fatto che verrà qui, ma non mi interessa, alla fine mi rendo conto di essere stata un po' dura con lui, stava solo cercando di farmi ragionare
"Non muoverti da lì" dice e stacca.
Nel frattempo sento bussare alla porta, ma dubito sia Henry.
Vado ad aprire.
"Chanel, oddio" urla la mia amica quando mi vede
"Allison" riesco solo a dire, mi sento veramente uno schifo
"Non sai come sono stata" entra abbracciandomi anche se so che in questo momento vorrebbe prendermi a schiaffi
"Scusa, scusami tanto" dico stringendola forte
"Perché te ne sei andata senza avvertire? E soprattutto, perché te ne sei andata?"
"Non ne potevo più, avevo discusso sia con Cameron sia con Henry e avevo la testa che mi scoppiava" mi metto a sedere sul letto
"Potevi chiamarmi, ne avremo parlato insieme" dice mettendosi al mio fianco
"Si lo so, ma in quel momento non ragionavo"
"Ho visto" dice scuotendo la testa "Non deve mai più succedere, capito?" dice guardandomi negli occhi, questa volta un po' più arrabbiata
"Va bene" le sorrido "Prometto".
Pensavo ad una reazione peggiore.
"Matthew?" chiedo curiosa
"Oggi ha molto lavoro e non può lasciare, ma l'ho comunque avvertito che sei qui. Appena finirà verrà" mi informa Allison.
Sto per rispondere ma bussano. Sarà Henry.
Rimango zitta quando mi ritrovo davanti Cameron.
"Porca puttana Chanel" dice entrando in camera e abbracciandomi forte. Non me lo sarei mai aspettata. Mi sento così bene in queste braccia. Ci resterei per ore e ore, senza staccarmi mai.
"Dove eri finita? Stai bene?" domanda preoccupato staccandosi e controllandomi pensando che qualcuno mi avesse fatto del male
"Si sto bene" sorrido, non riesco ad essere ancora arrabbiata con lui, è incredibile
"Vi lascio soli" dice la mia amica facendomi l'occhiolino e uscendo dalla stanza.
"Perché sei sparita senza avvisare?" domanda mettendosi le mani nei capelli
"Se restavo un altro po' qua dentro finiva male per qualcuno. Avevo bisogno di stare da sola lontana da qui" dico allontanandomi da lui e andando verso la sedia
"E dove sei stata tutta la notte?" chiede sperando non dia una riposta che potrebbe farlo arrabbiare
"Ho avuto la fortuna di essere stata ospitata da una ragazza" lo informo ripensando a Jessy e a quanto è stata carina con me.
Mi accorgo di non essere più arrabbiata con lui. A quest'ora dovrei ancora urlargli addosso per quando mi ha fatto dannare, ma ammetto che stare lontana da qui, anche se per poco, mi ha fatto riflettere.
Nonostante io abbia avuto quel piccolo confronto con Brian per il quale mi sono sentita un vero schifo, non riesco ad incazzarmi con lui in questo momento. Ammetto di essere anche io lunatica qualche volta.
"Ti ha trattato bene?"
"Si, molto" sorrido "Senti, devo dirti una cosa" dico prima che risponda
"Okay dimmi"
"La ragazza da cui sono stata è la sorella di Brian"
"Jessy?" spalanca gli occhi Cameron
"Si, lei. Ho avuto l'occasione di rivederlo e sono stata davvero male quando ho pensato a quella sera, ma soprattutto quando mi ha detto che ha dovuto pagare molte cure per l'orecchio dove l'hai colpito forte" dico vedendo che si siede sul letto, come per calmarsi
"Sul serio sei stata a casa di Brian?" dice facendo un grosso sospiro e mettendosi le mani fra i capelli
"Si, ma non è questa la cosa importante. Voglio che tu ti scusi con lui" lo avviso sicura.
Deve imparare a chiedere scusa quando sbaglia, non può sempre fare l'orgoglioso o il menefreghista.
"Non puoi chiedermi questo" mormora alzandosi dal letto
"Cameron" lo chiamo per farlo girare e poi lo guardo negli occhi, come per fargli capire che non lo ripeto due volte
"Va bene" sbuffa
"Grazie" sorrido.
Lo vedo un po' nervoso per il fatto che gli deve delle scuse, ma capirà che è la cosa giusta da fare.
Mi alzo dalla sedia e vado verso di lui.
"Comunque, riguardo a ieri pomeriggio, sei perdonato" dico sorridendo
"L'avevo capito, grazie" dice prendendomi per i fianchi e avvicinandomi a lui. Ci guardiamo un po' negli occhi, poi vedo che le sue labbra sono sempre più vicine alle mie, lascio che me le baci. È una sensazione stupenda, davvero. Quando ci stacchiamo mi ricordo di Henry. Mi avrà chiamata 20 minuti fa, forse non era qui all'Università.
"Quindi consoci Jessy?" domando all'improvviso
"Certo che si, è un'amica di infanzia" dice facendo le virgolette su amica
"Perché le virgolette?" chiedo confusa
"Dai prova a capire" sbuffa ridendo
"Ah" dico quando capisco che è stata una sua amica da letto
"Qualche anno fa era più attraente" fa spallucce "Adesso non me la rifarei".
Rimango zitta.
"Ho detto qualcosa di sbagliato?" mi chiede vedendo che non rispondo
"No" mi allontano.
Mi da fastidio il fatto che si sia fatto davvero tutte. Jessy è una conoscente importante per me e pensare che sono stati a letto insieme solo per divertirsi mi fa impressione.
"Ah no? Allora perché ti sei azzittita all'improvviso?" viene verso di me
"Semplicemente mi da noia il fatto che di qualsiasi ragazza parliamo devi mettere in mezzo il fatto che te la sei fatta, cavolo. Non avevi niente da fare che ti sei fatto tutta Washington?"
"Sei gelosa" sorride
"Scherzi? No" sbuffo "Solo che è impressionante il modo in cui usi le ragazze"
"Non succederà con te"
"Ti conviene" lo guardo con aria di sfida.
Restiamo un altro po' sul letto a parlare, mi piace conversare così tranquillamente con lui, solo che è difficile mantenere la calma, molte volte non da peso a quello che dice.
Bussano.
"Finalmente" dice Henry entrandomi e abbracciandomi
"Amico" lo saluta Cameron
"Ehi, hai fatto prima di me" sorride il ragazzo
"Perché ci hai messo così tanto?" chiedo curiosa
"Ero in un paesino a 30 minuti da qui, avevo da fare. Tu dove cazzo eri finita?" mi domanda con il fiatone mettendosi accanto all'amico sul letto
"È finita da Jessy, la sorella di Brian" mi precede Cameron
"Ah, quella ragazza è fantastica. Stai bene?" mi chiede anche lui preoccupato
"Si, tranquillo" sorrido.
"Sai, Chanel vuole che chiedo scusa a Brian" sbuffa Cameron all'amico
"Ha ragione, l'ho incontrato qualche giorno fa e non mi sembrava nelle migliori condizioni" risponde Henry
"Hai sbagliato ed è giusto che ti scusi" rimprovero Cameron
"Pff" ride il ragazzo.
Alzo gli occhi al cielo.
"Quindi si sono chiariti i piccioncini?" fa uno sguardo stupido Henry guardando me e Cameron
"Si ma non gufarla" ride lui contagiando anche me.
"Un bel pranzetto?" domanda Henry a quanto pare affamato
"Va bene" rispondiamo io e Cameron.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora