Quando arrivo al parcheggio inizio a sentirmi più pesante, la giornata si sta facendo sentire. In realtà vorrei andare in qualche posto sperduto che non sia questa zona che mi porta solo problemi, ma ora sento più il bisogno di dormirci su. Mi squilla varie volte il telefono ma non gli do importanza, non voglio sentire nessuno.
"Ehi" mi tocca il braccio qualcuno
"Che spavento" dico dopo aver visto Henry, ho pensato ad un altro maniaco
"Tranquilla, come stai?" Mi chiede abbracciandomi. Lui si che mi capisce.
"Altra domanda?" Chiedo e lui fa una piccola risata
"Mi dispiace, se avessi saputo che stasera lavoravi li non avrei portato Cameron" dice scusandosi di cose di cui non ha colpe
"Tu puoi fare ciò che vuoi, io e lui non siamo più fidanzati" lo calmo
"È impazzito da quando l'hai lasciato, più insopportabile di prima" sbuffa appoggiandosi alla mia macchina
"Che se le vada a trombare tutte" dico fregandomene
"Quel uomo ti ha fatto qualcosa?" Chiede all'improvviso, sapevo che avrebbe aperto il discorso
"Quasi, ma ci credi se ti dico che non ho sentito le brutte sensazioni che sento ogni volta che un ragazzo mi si avvicina? Ormai è così ogni giorno, questo posto è pieno di schifo" dico arresa
"Devi solo stare con le persone giuste nel posto giusto" mi manda una frecciatina
"Intendi con te quando vado nei posti pericolosi?" Chiedo facendogli capire che ho compreso la sua frecciatina
"Si" sorride.
Dopo poco ci salutiamo e mi ci voleva una chiacchierata con lui. In questi giorni l'ho un po' allontanato ma perché non ho mai voglia di fare nulla, anche se so che lui mi fa stare bene ogni volta.
Quando entro nella stanza e vedo il letto di Roxy mi torna in mente la situazione che insieme a tanti altri problemi mi immerge. Vado a farmi la doccia e dopo un po' esco sentendo troppo sonno. Metto il pigiama e mi metto nel letto dove poco dopo mi addormento profondamente.
È il cellulare a svegliarmi. È Allison, sicuramente sono in ritardo, ma oggi non ho voglia di andare a lezione. Prendo il telefono e rispondo.
"Almeno vieni a mensa?" Chiede scocciata senza nemmeno salutare
"Si, aspettami" dico e stacca.
Si è arrabbiata perché sicuro non l'ho avvertita. È l'ora di pranzo e mi stupisco di aver dormito fino a quest'ora, ero proprio stanca. Mi lavo e metto le prime cose che trovo, giusto per andare a mangiare. Mentre cammino verso la mensa mi arriva un messaggio di Tyler.
-So che non vuoi nemmeno sentirmi ma ieri sono stato un coglione e volevo farti sapere che me ne sono reso conto, e voglio avvisarti che mi hanno chiuso il bar per ora, devo fare un po' di chiamate sperando che me lo aprono, ti informerò-
Dice. Se lo merita, sapeva che avrebbe rischiato e se n'è fregato. Non rispondo e vado verso Allison.
"Non picchiarmi" le dico abbracciandola
"Ci sto pensando" mi guarda male ed entriamo a mangiare.
Quando si calma le racconto di cosa è successo al bar, e ormai non si stupisce quasi più.
Mi cerca di consolare e far capire che se voglio una vita diversa dal mio passato devo stare lontana dalla gente sbagliata e non ha tutti i torti. Sono circondata da persone complicate e questo mi porta a ritrovarmi in situazioni che non mi va di affrontare. Vedo Henry entrare e con lui c'è pure Marcos, mi salutano da lontano e vanno a prendere da mangiare.
"Stasera dormo da Noah" esclama Allison
"Attenta" le faccio l'occhiolino e ride
"Se vuoi puoi venire a cena" dice
"No, godetevi la serata" sorrido e apprezzo che me l'abbia chiesto. Da quando ho scoperto il tradimento cerca di fare tutto per non farmi pensare, menomale che ho lei.
"Vado, cerca di non metterti nei casini, ci sentiamo poi" mi da un bacio e si avvia fuori dalla mensa lasciandomi nel tavolo. Sto un altro po' seduta e quando penso a tutte le cose che ho da studiare mi alzo per andare in camera.
"Come stai?" Mi chiede Cameron dopo avermi per sbaglio dato una spallata mentre camminava, lo guardo ma non mi va di rispondergli, così continuo e vado nella stanza. Sono così stufa della mia routine e delle persone che mi tartassano. Mi manca Yuri e in questi giorni sto pensando pure a mio padre, che non si è fatto risentire. Prendo il telefono dopo essere entrata in camera e chiamo Yuri.
"Eccola, mi mancavi" risponde dopo pochi squilli
"Ehi, anche tu. Come va?" Chiedo
"Va meglio, a parte qualche incomprensione con Melissa come sempre, tu?" dice e sbuffo. Vorrei così tanto dirgli che ho incontrato nostro padre, ma non è la cosa giusta ora, farebbe un'altra cazzata e sarebbe capace di venire fino qua, e non voglio.
"Tanto studio" dico distendendomi sul letto
"Sono fiero di te, continua così" sento il sorriso che ha dal telefono. Se solo sapesse cosa sto passando non sarebbe così fiero.
Parliamo un altro po' e riesco a rilassarmi grazie alla sua simpatia e il suo affetto. Riesce sempre a essere così buono con me.
Quando stacco vorrei iniziare a studiare ma il pensiero di Roxy continua a turbarmi, perché nessuno si è fatto sentire?. Quel uomo non mi ha lasciato nemmeno un contatto e non so cosa fare, spero non si sia cacciato in qualche guaio perché diventerebbe un problema pure per me. Qualcuno bussa alla porta.
"Chi è?" Chiedo
"Sono Cameron, apri per favore" a queste parole mi blocco. Cosa vuole ancora? Perché non mi da libertà?.
"Vattene" dico senza troppi giri di parole
"Voglio solo sapere una cosa, ti prometto che poi non ti rompo" insiste. Non gli rispondo in modo che capisca che deve lasciarmi fare, ma il modo insistente in cui continua a bussarmi mi innervosisce. Mi alzo e apro la porta.
"Grazie" dice mentre sta per entrare
"Tu qua non entri, cosa vuoi?" Chiedo acida
"Per favore, fammi entrare. Ti sto lontano" cerca di convincermi. Lo conosco e so che fino a che non lo accontento starà qua così lo faccio entrare.
"Perché ieri eri al bar di Tyler?" Mi chiede dopo essersi seduto nella sedia e rimango scioccata
"Vieni qua a chiedermi queste stronzate? Puoi anche andare via se è questo che vuoi sapere" dopo una serata in quel modo da cui ancora mi devo riprendere mi fa certe domande?.
"Sai quanto è pericoloso quel bar, se proprio dovevi ubriacarti perché sei andata li?" Cerca di chiedermi con calma
"Esci da qua" continuo a dirgli. Sospira e tira la testa indietro. Rimaniamo in silenzio finché non lo chiama qualcuno.
"Ora non posso" dice lui e stacca.
"Puoi andare? Io non voglio nemmeno vederti" gli faccio capire
"Quei cazzo di messaggi non significano nulla, per favore" tira fuori il discorso e sento il nervoso.
"Chiamo le guardie se non vai via" ripeto prima che mi alzi a sbatterlo fuori
"Rispondi alla mia domanda, perché eri in quel bar?" Continua
"Perché ci lavoro" urlo non sopportandolo più e rimane zitto "Ora vai" dico
"Scherzi?" Mi chiede scioccato
"No, ed evita di fare le tue scenate, perché giuro non avrai nemmeno più una mia parola, fidati" dico cercando di essere chiara. Si alza e mi guarda fisso negli occhi prima di andare via. Finalmente. Non mi interessa davvero più di come può sentirsi, mi ha fatto così male che quando lo vedo mi viene solo voglia di sputargli.
Mando un messaggio ad Henry dove gli dico che l'ho detto a Cameron e ricevo quasi subito risposta.
-Sa anche di me?-
Chiede e gli rispondo di no, dopodiché non si fa sentire per tutta la giornata, lo chiamerò dopo.
Dovrei cenare ma non ho voglia di fare nemmeno quello, riesco solo a stare distesa e studiare, ed è quello che faccio da giorni. Sto per andare a fare la doccia ma bussano. Spero non sia lui. Apro e spalanco gli occhi quando vedo Roxy alla porta.
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Ti odio ma ti amo
RomansaChanel Seyfried e Cameron Dallas. Lei una preda difficile, lui invece molto facile. Tutti e due con un passato brutto. Chanel si trasferisce all'Università di Washington e incontrerà lui, che la farà dannare giorno dopo giorno, ma anche innamorar...