Capitolo 11

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Arriviamo finalmente al centro commerciale ed entusiasta scendo dalla macchina pronta a spendere tutti i soldi.
Appena entriamo Allison impazzisce vedendo il negozio di trucchi, cosi ci rechiamo all'interno, e fu così che non ne uscimmo più.
"Okay Allison, direi che può bastare" sorrido mentre vado verso la cassa con metà busta piena di trucchi. Siamo appena arrivate e già abbiamo svuotato metà negozio.
Dopo un'oretta passata a girare per il centro commerciale, usciamo piena di buste.
"Non possiamo fare shopping insieme noi due, siamo pericolose" ride la mia amica mentre sale in macchina
"Direi che per un po' siamo apposto" dico accendendo il motore e partendo.

Quando arriviamo all'Università intravedo Matthew da lontano, ma faccio finta di niente.
"Stasera ceno da Jennifer e Christian, vieni?" domanda la mia amica
"No, grazie"
"Dai, smettila di chiuderti in quella camera ed esci un po' " mi consiglia
"Non ho voglia Ally, e poi sono stanca" mento
"Certo, sempre le solite storie, fai come vuoi, se cambi idea chiamami" mi saluta abbracciandomi e contraccambio.
Prendo il telefono e mando un messaggio a mio fratello per sapere come procede, dopodiché cercando di non farmi notare vado in camera
"Tanto non ti lascio andare" e riecco che deve rompere
"Cosa vuoi ancora?" chiedo sbuffando
"Sei infantile se fai così per ieri, sai?" ci mancava pure lui adesso a fare il noioso e l'antipatico
"Okay, adesso che me l'hai detto ti senti meglio?" domando con aria fredda
"Smettila. Mi dispiace per ieri sera, ma quando mi provocano non riesco a tenere la rabbia, non si può rovinare l'inizio di un'amicizia per questo" dice Matthew avvicinandosi
"Va bene, pace fatta. Posso andare?" chiedo non sicura di quello che ho detto
"Non capisci proprio eh" sbuffa "Perché fai così? Ti ho chiesto scusa, mi dispiace per ciò che è accaduto"
"Okay, Matthew. Scuse accettate" mi guarda incerto "Sono seria, ti scuso" gli dico facendo un piccolo sorriso
"Adesso puoi andare, ci vediamo" mi abbraccia e faccio lo stesso per poi dirigermi in camera.
È tardo pomeriggio quando Madison entra in camera con affianco Cameron e un altro ragazzo alto con i capelli biondi, non è possibile. Ma perchè non si può stare un momento soli?.
"Guarda guarda chi c'è" esclama Cameron, alzo gli occhi al cielo e rimango zitta
"Chi è?" chiede il suo amico mentre Madison si siede sul letto
"Una secchiona che non la da a nessuno" ride l'ochetta guadagnandosi un'occhiataccia
"Una secchiona bella" dice il ragazzo sorridendomi e senza accorgermene divento rossa
"Grazie"
"Volete fare gli sdolcinati o si può fare quello per cui siamo venuti qui?" sbuffa Cameron sedendosi accanto alla ragazza. Vorrei chiedere cosa sono venuti a fare, ma sto zitta cercando di scoprirlo da sola. Sento che nominano varie volte il nome Mark.
"Quello stronzo si pentirà di quello che ha fatto a mia sorella" dice arrabbiato il ragazzo sconosciuto
"Cosa ha fatto?" chiedo involontariamente
"Sono cavoli suoi" risponde Madison
"L'ha violentata quando lei aveva solo 13 anni, e d'allora non esce quasi mai e non vuole vedere nessuno" il suo sguardo esprime rabbia
"Mi dispiace, io non-" non mi lascia finire la frase
"Tranquilla" sorride facendomi l'occhiolino. È strano vedere un ragazzo dolce in mezzo a Madison e Cameron.
"Adesso andiamo" scatta Cameron dal letto
"Non abbiamo ancora finito" lo informa l'amico
"Continueremo da un'altra parte" mi guarda male, per più uscire seguito dalla ragazza
"Ah comunque sono Henry" mi informa chiudendo la porta.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora