Capitolo 68

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La sveglia mi suona ma la stanchezza si fa sentire. In realtà ho lezione tra un po' ma volevo fare con calma. Mi alzo dal letto e apro la finestra, dopodiché prendo subito il telefono dove non trovo nessun messaggio. Chiamo Cameron ma non risponde. Aspetto mentre mi faccio una doccia che mi faccia venire voglia di andare a lezione e poi al lavoro. Indosso una felpa e un jeans con le solite scarpe, lascio i capelli sciolti, prendo lo zaino e vado al bar.
"Ehi" saluto Matthew prima di andare a mangiare
"Guarda chi c'è" mi sorride. Mi manca, però in questo periodo tra i miei casini e lui che lavora è difficile stare insieme, ma spero di trovare un giorno da dedicare a me e lui.
"Come stai?" Chiedo
"Stanco, tra poco vado in ferie" dice
"Portami con te" sorrido
"Lo farei" ricambia
"Se non avessi tutto questo studio non sarebbe male" valuto l'idea
"Concentrati sull'esame" mi dice
"Lo farò" lo informo. Lo saluto e vado al bar a mangiare qualcosa mentre studio. Il telefono che squilla mi fa smettere, è Cameron.
"Pronto" dico con voce rilassata ora che lo sento
"Ehi, come stai?" Domanda appena sveglio
"Bene, solo un po' stanca" dico "Tu?" Chiedo
"Ho dormito poco, per calmare Henry ci è voluto. Tra poco torniamo, ti porto a pranzo fuori" dice e mi viene un sorriso. È così carino con me in questi giorni.
"Va bene, ti aspetto" dico e poi stacco.
Aspetto Allison e quando arriva andiamo a lezione.
Sono a pranzo con Cameron in un piccolo pub. Non ho molta fame, ma mangio perché sennò mi rompe.
"Come sta Henry?" Chiedo
"Bene, ieri era fatto ed ha reagito in quel modo" spiega
"Non ha tutti i torti" dico
"Infatti, ma se la doveva prendere con Jennifer" replica
"Hanno litigato" imbocco un pezzo di panino
"Si, ma stamani andava da lei, sicuramente fanno pace" fa spallucce
"È strano vedere tu che fermi una rissa" rido
"Succede pure questo a volte" ride con me. Stiamo insieme e bene, parliamo ma i pensieri restano comunque un problema.
Mi ricordo che devo andare da Tyler, quindi trovo una scusa per farmi accompagnare all'Università, pure se mi dispiace mentirgli, ma ora che va bene tra noi non vorrei rovinare nulla.
"Ci sentiamo" mi lascia un bacio e va. Aspetto un po' e prendo la mia macchina per andare, e quando arrivò scendo ed entro.
"Salve" dico a Tyler
"Mi servi, i tuoi panini sono richiesti" dice mentre serve un tavolo
"Vado" dico sistemando le mie cose e andando in cucina.
È tutto il giorno che faccio avanti e indietro ma sono contenta che i miei panini piacciono.
"Tra poco Cameron passa da qua, mi ha chiamato prima" dice Tyler
"Me lo dici ora?" Quasi urlo
"Mi ero scordato" risponde
"Vado prima che arrivi" corro a prendere le mie cose con ansia addosso che possa entrare da un momento all'altro
"Grazie" dice Tyler prima che esca e raggiungono la macchina. Mi guardo intorno e non c'è sua traccia, così parto. Dopo pochi minuti arrivo. Quasi sbianco quando vedo Cameron nel parcheggio.
"Che ci fai qua?" Mi chiede confuso
"Sono andata ad accompagnare Allison" mi invento
"Va bene, io vado da Tyler" dice
"Chiamami ogni tanto" lo avviso e dopo un bacio vado in camera. È andata bene, cavolo.
Mi distendo sul letto e dovrei studiare ma sono così stanca che quasi mi addormento. Bussano alla porta.
Apro e trovo il coglione che aspettavo da giorni. Tutto incappucciato sennò lo riconoscono, entra.
"Ti hanno chiamato pure a te?" Chiedo
"Si, ma ho la soluzione" questa frase mi fa calmare
"Quale?" Domando
"Ho disinfettato le forbici che porterò di nascosto dove erano" dice
"Sei pazzo" mi lamento "Se ne accorgeranno" dico
"Fidati, sono abituato a queste cose, ho fatto procedimenti affidabili" mi spiega
"Giuro che se sbagli in qualcosa ti spezzo in due" lo avverto
"Mi piacerebbe vederti arrabbiata" dice con voce da pervertito e faccio una faccia schifata.
"Stai attento a quello che fai e fammi sapere" dico e apro la porta per farlo andare via
"A presto" mi fa l'occhiolino. Il pensiero che sappia qual è la mia camera mi da noia. E l'unico modo per parlare è questo visto che al telefono potrebbero sentire. Mi rimetto a letto e ho troppi pensieri nella mente, mi fa male la testa a causa della ferita, e sono stanca. Vorrei chiamare qualcuno per stare con me, ma forse è meglio stare un po' sola, devo riflettere su alcune cose. Passo quasi tutto il giorno sola nella stanza, tra un pensiero e l'altro devo dire che ho avuto modo di riflettere. Ho pensato a Cameron e ho deciso che presto gli diró la verità sul bar, non riesco a tenermi dentro questa cosa, ed è giusto per la nostra relazione che lo sappia, poi ho pensato a Roxy, e continuo a pensare che devo fare di tutto per farla uscire, non posso permettere che lei resti lì dentro. Mi è pure venuto in mente Yuri, e mi manca così tanto, ho voglia di andare da lui ma non riuscirei a guardarlo di nuovo negli occhi e dirgli che va tutto bene, da quando sono qua ho sempre mentito a tutti per non farli star male a causa mia, ma questo mi porterà solo a stare più male, quindi devo decidermi ad iniziare a dire le cose come stanno, a tutti. Mi alzo e chiamo Allison.
"Pronto" risponde
"Ceniamo insieme ?" Chiedo
"Ci sto, mi preparo e vengo" mi informa.
Voglio stare con lei e dirle tante cose che non sa. Mi sistemo i capelli e l'aspetto.
Siamo in un tavolo di un locale vicino al bar di Marcos, e come sempre Allison mangia come una camionista, mentre io mi limito al mio solito panino giusto per mangiare qualcosa. Abbiamo parlato un po' degli esami e di Noah, ma ora voglio dirle qualcosa di più su di me.
"Devo parlarti" dico
"Tutto okay?" Chiede con espressione preoccupata
"Si, è che ci sono cose che non sai, ma voglio che tu sappia" faccio capire
"Ascolto" dice
"Da quando sono qua mi sono ritrovata a mentire su molte cose a tutti, non volevo far star male la gente che avevo intorno , e questo mi ha portato a non dire mai ciò che accadeva realmente. Con te è successo, ma poi mi scoprivi perché mi conosci troppo bene, ma ci sono cose che ancora non sai" sospiro
"Mi metti paura, dimmi" dice smettendo di mangiare
"Questa ferita che ho sulla fronte non è dovuta da una serata a ballare" dico e faccio fatica a continuare "Ma da un incidente, causato dalla rabbia di Cameron" dico dopo qualche secondo
"Cosa?" Rimane Allison "Quel coglione ti ha fatto quello?" Chiede la mia amica incredula
"È stato un errore, non l'ha fatto apposta" lo difendo
"Scherzi ? Errori del genere non dovrebbero succedere" cerca di trattenere la rabbia
"Lo so, ma è dispiaciuto e si è fatto perdonare" spiego
"Giuro se lo prendo" dice con una forchetta impugnata in mano e mi scappa una risata
"Si ma metti apposto quella" dico indicando la forchetta
"L'ho sempre saputo che è un tipo pericoloso" dice
"A volte lo è" ammetto
"Non puoi stare con lui" inizia a dire seria
"Ora calmati, è tutto sotto controllo" le dico cercando di farle capire che deve fidarsi
"Cos'altro devi dirmi?" Chiede mettendo le braccia conserte
"Questa è una cosa davvero strana ma... Roxy è stata violentata da tre uomini che qualche sera fa sono venuti nella nostra stanza e hanno provato ad ucciderla. Due sono stati presi, uno è morto per colpa mia, perché lei per difendermi l'ha ucciso" dico sentendo dolore allo stomaco. Tutto questo è così brutto da ricordare.
Dalla sua bocca non esce una parola per qualche secondo.
"Hai deciso di scherzare con me stasera?" Chiede facendo fatica a credere a ciò che dico
"Vorrei, ma sto solo cercando di farti conoscere la realtà delle cose perché è giusto che tu lo sappia" dico vergognandomi di ogni cosa che dico. Vorrei tanto essere brava e tranquilla come lei, ma devo ogni giorno fare qualcosa che crei danno nella mia vita quotidiana.
"Non so cosa dire, è tutto così strano" dice appoggiandosi allo schienale della sedia
"È tutto okay, stiamo cercando di fare uscire Roxy, ma voglio che tu non pensi male di me" preciso
"Non penserei mai male di te, ma non mi aspettavo tutte queste cose" spiega.
Parliamo fino a tardi e cerco di farle capire che deve stare tranquilla e che se le ho detto queste cose è solo perché ci tengo, rimane incredula ma le faccio capire che è la verità e che non deve preoccuparsi perché ho tutto sotto controllo, o per lo meno spero sia così.
Torniamo nella stanza e quando è tranquilla va in camera sua, sperando che mi voglia ancora bene, pure se a quanto ho capito, è così . Mi sento un peso in meno dopo aver parlato con lei, sfogarmi e averle detto la verità mi fa stare meglio di prima.
Cameron non si è fatto sentire così gli mando un messaggio a cui però non risponde. Spero non si sia cacciato in uno dei suoi guai, ma per non pensarci provo a dormire e ci riesco quasi subito, la stanchezza si fa sentire dopo una giornata così.

Ti odio ma ti amoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora