CAP. 11 (TI CREDERÒ SEMPRE 2)

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     JESSY' S POV
   
<<Non mi prenderai per pazza?>>

<<Tu SEI pazza>>

Mi alzo dalle sue ginocchia e inizio a camminare per la stanza, mordendomi il labbro talmente forte che inizia a sanguinare un po'.

Mi giro verso la cucina, sperando che Sabrina esca da un momento all' altro e interrompa questo momento.

<<Di solito sei irresistibile quando ti mordi il labbro, ma adesso fai impressione>>

Mi giro e mi accorgo che Max mi sta  inchiodando con lo sguardo.

<<Sai che ho i miei trucchi per farti parlare...>> Sorride.

<<Tipo?>>

<<Solletico>>

<<Questa è bastardaggine!>> Gli punto un dito contro e metto il broncio.

Max si fa serio. Spaventosamente serio.

<<Jessy, per favore! Mi sta già scoppiando la testa, adesso ti ci metti anche tu coi tuoi misteri! Ti ho raccontato di alcuni episodi passati con mio padre e ti ho ospitato a casa mia e credimi se ti dico che dalla morte di mio padre non ho fatto niente del genere con nessuno, oltre che con te. Sono riuscito a proteggerti da Mauel e non mi pento di averlo fatto ,anche dopo quello che è successo. Ti ho detto che ti amo.
Cos' altro devo fare? Perché non ti fidi di me?>>

In altre circostanze gli avrei detto che nemmeno lui mi ha detto tutto di quella notte, ma adesso l' unica cosa che riesco a fare è  sentirmi in colpa.

<<Mi fido, ma...>>

<<Ma?>>

<<Non capiresti>>

Max emette un sonoro sbuffo e smette di guardarmi.

Alza le gambe sul tavolino di legno, facendo cadere per terra il bicchiere dove prima c' era l' acqua.

Mi affretto a raccogliere in una mano tutti i pezzetti di vetro, facendo attenzione a non tagliarmi.

<<Tu mi hai fatto leggere i tuoi pensieri...come cazzo è possibile?!>> Max non sta urlando.

Praticamente sussurra a voce talmente bassa che inizio a pensare stia parlando da solo.

Mi inginocchio per terra e cerco di perdere quanto più tempo possibile a fingere di star raccogliendo ciò che è rimasto del bicchiere.

<<Non sono stupido. Smettila di perdere tempo>> Questa frase mi fa fermare e sospirare.

<<Okay, hai ragione. Meriti di sapere la verità>> Guardo il pavimento.

Lui guarda me.

<<Dalla morte di zia Denise ho iniziato ad avere degli incubi sulla notte  dell' incendio...>> E questo lo sa anche lui <<...ma sto iniziando a pensare che in realtà io non l' abbia mai vista morire...>>

È difficile pronunciare ad alta voce i miei pensieri, ma soprattutto è difficile ricordare.

<<Credo di essere svenuta durante
l' incendio...>>

<<Mi stai dicendo che hai visto tua zia morire solo nei sogni e non nella realtà?>> Il tono di Max continua a essere sorpreso.

<<Non lo so, ma probabilmente è così. A volte trovo difficile capire quello che succede davvero e quello che accade solo nella mia immaginazione...>>

UNCONDITIONAL LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora