CAP. 34 (VISIONE DEL PASSATO)

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<<Perché non torni a casa? Oggi hai già fatto un' ora in più di scuola, come farai a finire i compiti? Perché cavolo Charly ti ha lasciata andare? Non sei a un bar, vero?>>

Max mi strappa il cellulare dalle mani e risponde a Marta con voce tranquilla.

<<Credo che Jessy non vorrà più vedere un bicchiere di birra in tutta la sua vita, Marta. E non preoccuparti ci sono io con lei, vogliamo solo fare una breve passeggiata>>

<<Va bene, ma ricorda a Jessy che è in punizione. D' ora in poi avrà un coprifuoco, alle 21 deve già stare a casa e non si discuste. Niente feste e uscite con gli amici che finiscono a mezzanotte passata!>>

<<Sì, sì. Lo sa, lo sa>>

<<Ah e dille anche che...>> Sbuffando spengo il tasto del vivavoce e lascio che Max subisca la ramanzina che spetta a me.

Appena giriamo l' angolo, riesco a intravedere l' enorme casa di Theresa in tutta la sua antica bellezza.

Ha qualcosa di diverso...

Il tetto e le tende hanno cambiato colore...

<<Okay, va bene. Non c'è bisogno di ringraziare di nuovo mia madre. Sì, sarebbe perfetto >> La voce di Max
all' improvviso è entusiasta.

<<Verremo anche noi, così non ci saranno problemi. Allora a presto, Marta>>

Quando Max attacca e mi passa il cellulare, io indico la casa che si innalza dinanzi a noi.

Essendo vicino a me, lui non ha problemi a vederla. E infatti la sua espressione assume un' aria confusa.

<<Capisco le tende, ma come ha fatto a cambiare il tetto?>> Indica le piastrelle rosso porpora.

<<Con la mente. Quanto invidio quella donna! Vorrei essere potente quanto lei, ma non ho molta capacità di concentrazione>> Sospiro.

<<Ci vorrà del tempo, Jess. Poi un giorno ci riuscirai, magari sarai anche più brava di Theresa. L' unico problema è che la mia bellezza disarmante quest' oggi ti farà deconcentrare più del solito, ma non arrabbiarti troppo, non è colpa mia>> Suona il campanello e si sposta il ciuffo biondo ricaduto sull' occhio.

<<Mi sembrava strano che oggi fossi così dolce, dovevi per forza dire qualcosa che avrebbe rovinato tutto>> Sbuffo, ma in realtà sono piuttosto divertita da come si è svolta questa giornata.

Ho impresso in mente la faccia di tutte le ragazze della scuola appena ci hanno visto camminare mano nella mano.

La porta viene aperta lentamente e Theresa ci accoglie con il suo solito caloroso sorriso.

<<Oh, oh, allora avevo previsto bene! Aspettavo da tutta la giornata di vedermi insieme>> Ridacchia la donna, mentre io e Max
rimaniamo seri.

Ammetto che un po' mi da fastidio che Theresa sappia tutti i miei fatti personali, ma so anche che non è
un' impicciona ed è semplicemente felice per me.

Inoltre ,se avesse voluto immischiarsi nella mia vita, non si sarebbe fatta scrupoli a dare una sbirciatina anche nel mio passato.

Cosa che sono sicura non avrebbe mai il coraggio di fare.

<<Prego, entrate. Oggi dovrai lavorare un po' più del solito mia cara>> Theresa apre completamente la porta, mostrandoci l' ingresso della sua casa che a quanto pare è rimasto invariato.

<<Perché hai cambiato il colore del...>>

<<Vi piace? Spero proprio di sì! Io
lo preferisco in questo modo, rappresenta al massimo il mio stile
all' antica>> Mi interrompe mettendosi il suo solito paio di occhiali.

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