CAP. 61(CHI MI TRADIRÀ? 1)

55 16 4
                                    

Max impallidisce dalla testa ai piedi, appena Marta pronuncia testuali parole.

Io ci metto un po' più di tempo a metabolizzarle, ma, quando realizzo che Sabrina è qui fuori, mi sembra quasi che sotto i miei piedi si sia aperta una voragine.

Ma mentre io sono ancora in superficie, Max ci è appena caduto dentro.

<<Vuoi che la mandi via?>> Chiede Marta. Lui scuote la testa, sorprendendo tutti i presenti in stanza.

Jasmine sembra essersi calmata. E ora che quel mare in tempesta -che aveva all' interno- si sta tranquillizzando , vedo un altro sentimento brillarle negli occhi.

Jas ha avuto dei modi maleducati e irritanti, è vero. Ma era solo preoccupata. Lo era per me. E ora lo è per me e per Max.

<<Sei sicuro di volerle parlare?>> Mi avvicino al mio ragazzo e gli poggio una mano sulla spalla.

Ha lo sguardo perso nel nulla. E quando si ha questo sguardo, vuol dire che si sta rivivendo un dolore talmente forte che tutto il resto passa in secondo piano.

<<Max?>> Delicatamente gli muovo la spalla e lui sobbalza come se solo ora si fosse accorto di me.

<<Cosa?>> Mi chiede.

<<Sei sicuro di quello che stai per fare?>> Ripeto.

<<No, per niente>> Ma, nonostante la sua risposta, Max esce dalla stanza e avanza verso il piano di sotto. Verso la porta e verso sua madre.

Io lo seguo a ruota, mantenendomi la testa tra le mani.

Dietro di me sento dei passi.
Mi volto : è solo Marta.

Jas e Serena, dietro di lei, si scambiano uno sguardo preoccupato, ma restano nella mia stanza, in fondo al corridoio.

<<No, Jessy. Riposati, voglio parlarci da solo>> Max mi blocca, alzando la mano.

<<Ma...>>

<<Per favore, non farmene pentire. Devo essere solo e...e poi sei troppo stanca per reggere un simile discorso>> Purtroppo ha ragione.

Non insisto più, non servirebbe a niente.

Prima di salire al mio piano di sopra, do a Max un bacio sulle labbra. Lui lo intensifica e lo fa durare più del solito. Mi sembra quasi che mi stia trasmettendo il suo dolore, attraverso questo suo passionale bacio.

Quando si stacca, gli sorrido per incoraggiarlo. Poi salgo le scale, ma all' ultimo gradino, Marta mi afferra il braccio.

<<Non so cos' abbia in mente Sabrina, ma credo che mi precederà>>

<<Eh?> Aggrotto la fronte.

<<Questa mattina mi hanno informato che Trevor è stato scarcerato. Sabrina è stata fuori città per un po' di tempo, stava cercando delle prove che dimostrassero la sua innocenza. E le ha trovate. Il giorno in cui è morto Bill, Trevor è andato
all' opera. Ci hanno messo davvero molto tempo, ma alla fine hanno trovato delle riprese della scena teatrale. Quando il sipario è calato, hanno inquadrato gli spettatori e nella terza fila c' era Trevor. In più, alcune persone- credo suoi amici- hanno detto che Trevor si era seduto vicino a loro, ancora prima che trovassero il video. Non credo che Sabrina voglia dire questo a Max, sarebbe stupido pensare che io non glielo avessi detto. Credo abbia altro in mente>> Marta mi lascia il polso e scende le scale con la solita grazia.

Trevor scarcerato? Per di più, grazie a Sabrina?

Io devo davvero riposare!

Cammino per i corridoi di casa Anderson, accorgendomi solo dopo un po' che la notizia di un Trevor libero in fondo mi rincuora. Ma mi rincuora davvero.

Il problema è sapere se farà felice anche Max...

Appena entro in stanza, gli occhi di Jasmine e Serena si posano su di me.

<<Vieni, riposati>> Jas si alza dal letto e mi sorride.

Io ricambio.

Appena sveglia, la prima cosa che farò sarà chiedere a Max come sta e cosa gli ha detto la madre. Poi dirò la verità alle mie due migliori amiche. Non ho scelta. Non so se purtroppo, o per fortuna.

******
Lui era ovunque, ma da nessuna parte. I suoi occhi erano i muri e le sue orecchie eravamo noi. Noi che parlavamo, convinti che lui non sapesse. Noi che chiedevamo, convinti di non ricevere risposta.

Non era niente. Ed è diventato tutto. Tutto ciò che può decidere il nostro futuro. Ormai le nostre vite sono nelle sue mani. Sta a lui scegliere se chiuderle in un pugno, o aprirle e lasciarci andare.

Max, Serena, Jasmine, Edward...sono i volti che compaiono per prima nella mia mente. I volti per me più importanti.

Tracy, Clarissa, Marta, Charly e poi Dafne, Linda, Simon, Josh. Vedo perfino Sabrina, Trevor, Sam, Freddy e i suoi genitori.

È una sequenza veloce, costante. Tutte queste persone si alternano tra di loro ; a volte sorridenti, solari, altre volte con un ghigno quasi malvagio stampano in faccia.

Mi sveglio quando il ciclo si ripete per la sesta volta, e la prima cosa che faccio è cercare di capire dove mi trovo e cos'è successo prima che mi addormentassi.

Resto per qualche minuto immobile nel mio letto, a guardare il soffitto, mentre rivedo immagini sfocate che mi illustrano l' accaduto dalla sera precedente.

Jas e Serena che irrompono nella mia stanza, Max che va a parlare con la madre, Marta che mi racconta di Trevor...

Erano più o meno le otto quando ho chiuso occhio ; ora sono le sei del mattino. Ho dormito molto più del mio solito, eppure non mi sento ancora completamente riposata.

Mi sento schiacciata da una strana forza, incapace di compiere qualsiasi movimento.

Poi la porta della mia stanza si spalanca ed entra Max che mi sorride raggiante.

Dopo di lui, entrano Serena, Jasmine, Edward e tutti gli altri componenti della famiglia. Poi i miei amici, la famiglia di Max e Theresa.

Tutti mi accerchiano. Freddy si siede sul mio letto e mi accarezza la coscia, Sabrina invece poggia delicatamente la mano sulla mia guancia.

Tutti gli altri si avvicinano sempre di più. Io non riesco ancora a muovermi e l' urlo che esce dalla mia bocca è silenzioso, inesistente.

Inizio ad avere paura : nessuno sorride più. Sono tutti ghigni malvagi quelli che mi circondano.

"Lui era ovunque e da nessuna parte"

Tutte le donne scompaiono. Rimangono solo gli uomini.

Chi di loro mi tradirà?





UNCONDITIONAL LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora