Okay, non c' entra niente quello che sto per dire, ma molti di voi continuano a chiamarmi Serena, perciò voglio specificare che il mio nome è Myriam haha. Ho scelto SerenaInfinity perchè Serena può essere un nome, così come
un' aggettivo...Scusate, so che non vi interessa, ma iniziavo ad avere una crisi d' identità😂"Non so come, ma riuscirono ad addormentarmi.
Quando mi svegliai avevo la testa dolorante, quindi immaginai che mi avessero dato una botta in testa. Non sentivo il sangue scorrere da essa, nè un mal di testa troppo forte.
Poco tempo dopo, infatti, il dolore mi passò.
Cercavo un modo per uscire da questa situazione. Ogni parte del mio corpo tremava, gridava aiuto silenziosamente.
Abbandonai la logica e passai
all' azione. Mi dimenai come non mai. Mossi braccia e gambe, ma erano legate troppo bene.Qualcuno avevo fatto un buco al sacco che mi avevano messo in testa, così almeno potevo respirare.
Credo che passarono un paio d' ore quando sentii una porta aprirsi.
Io mi ero arreso da poco. A forza di sclaciare, i miei muscoli erano indolenziti. I miei occhi umidi.
Un buco nello stomaco era quello che sentivo. Ma non era fame, nemmeno paura. Era terrore assoluto.
Mi vergognai un po' quando mi tolsero il sacco. Avevo il viso bagnato di lacrime.
Sentii uno di loro ridacchiare, ma non mi preoccupai nemmeno di capire chi fosse.
Venni preso ancora una volta con la forza e, quando riuscirono a mettermi in piedi, mi spinsero avanti a loro, intimandomi di camminare.
Caddi solo una volta a causa del tremolio delle gambe. Poi mi rimisi in piedi e continuai a camminare senza spiccicare parola. Sarebbe stato fiato sprecato.
Sapevo già dove mi stavano portando.
Arrivai di fronte una porta e deglutii. Mi guardai intorno, ma ero in un vicolo cieco : nessuna possibilità di uscita.
Un uomo aprii la porta di fronte a me e mi spinse dentro.
Non fu la prima volta che vidi quella scena, ma non potei evitare di provare nuovamente shock e rabbia. Ma che dico?! Altro che rabbia! Ero furente!
Ma come potevo io evitate tutto questo?
Di quello che successe successivamente, io non dovrei ricordare niente.
Ma così non è . Il loro piano non andò secondo i loro schemi, qualcosa era andato diversamente.
Un uomo dal camice bianco continuava ad appuntare qualcosa sulla sua agenda e mi guardava con incredulità.
<< Riprovate>> Disse rivolto agli uomini vestiti di nero.
Loro fecero come ordinato e cercarono di provocarmi altre scosse elettriche. Anche questa volta inutilmente.
Avevo imposto alla mia mente di non provare dolore e...ci ero riuscito?
Sembrava proprio di sì.
Provarono ancora e ancora. Imprecarono, urlarono la loro frustazione, ma non serviva a niente.
Mi misero un casco in testa collegato a dei macchinari, poi mi fecero un prelievo di sangue.
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UNCONDITIONAL LOVE 2
ParanormalneSequel La vita di Jessy continua, anche se lei non sa più se volerlo o meno. Ci sono ancora tanti misteri da svelare. Verità che la sconvolgeranno, segreti che la spaventeranno, consapevolezze che la indeboliranno. Si troverà a scappare da tutti, p...