CAP. 44(CONFIDARSI)

70 17 4
                                    

Cammino per i corridoi scolastici, nascondendo la cuffie sotto il cappuccio della felpa, trasportata in un realtà parallela.

Riesco a percepire il dolore della cantante come se fosse il mio.

Troppo depressa.

Cambio canzone : ho bisogno di allegria.

<<Hey, ma guarda un po' se per parlarti ti devo rincorrere per tutta la scuola!>> Qualcuno mi toglie le cuffie dalle orecchie sbuffando.

<< Allora, stasera pigiama party a casa Anderson?>> Max mi strizza l' occhio mentre io devo ancora riprendermi dall' improvviso sbalzo nella realtà.

<<Ehm...sì, sì. Alle 21. Scusami, sono ancora intontita dalle canzoni depresse di Adele...>> Mormoro stroppicciandomi gli occhi e mettendo le cuffie nello zaino.

<<Ascolti le canzoni depresse per consolarti che qualcuno stia peggio di te e dimenticare che stai per affrontare una lezione d' arte?>> Ridacchia.

<<Oh cazzo! Abbiamo davvero
arte?!>> Me ne ero dimenticata...

Stavo raccontando a Serena
l' accaduto di ieri con Max mentre sistemavo l' album nello zaino e... poi l' ho appoggiato sul comodino, dimenticandomi di portarlo con me!

<<Jess, hai la faccia di una che ha appena realizzato quanto vicina sia
l' apocalisse>>

<< Questo è molto peggio, credimi! Se venisse l' apocalisse morirebbero tutti e non soffrirebbe nessuno. Ma questa non è la fine del mondo, è la fine di Jessica Patterson! E l' intero universo soffrirebbe per una perdita così importante!>> Vado nel panico.

Il professore è stato chiaro :
quest' oggi deve dare un' occhiata a tutti i nostri disegni e giudicare il lavoro da noi compiuto.

Ci ho messo così tanto a rubare i disegni di Serena e a metterli nel mio album!

<<Oh, povera! La piccola secchiona prenderà un' insufficenza per la prima volta in vita sua!>> Canticchia Max accarezzandomi la testa come se fossi un cagnolino.

Credo di dovermi abituare a questo suo comportamento completamente indifferente alla nostra attuale situazione...

Non mi resta altro da fare che fingere che a me stia bene e rinunciare a qualsiasi altra mia idea per farmi notare.

<< Io non prenderò un' insufficienza perché tu mi salverai il culo. Hai afferrato?!>> Rispondo non poco minacciosa.

<<E sentiamo : cosa dovrei fare?>> Sulle sua labbra prende forma
un' inaspettato sorrisetto.

<<Non lo so! Qualunque cosa, ti scongiuro!>> Metto le mani a preghiera, il labbro in fuori e sbatto le ciglia continuamente, insfichiandomene se ogni volta che lo faccio ho un' aria infantile.

<<Potremmo saltare la lezione,
ti va?>> Suggerisce e, quasi come per rimproverarci di questa assurda idea, la campanella scolastica suona, annuciandoci l' inizio dell' ora d' arte.

<<Troppo tardi>>  Mormoro.

<<Ah, non è mai troppo tardi!>> La frase che pronuncia sembra essere piena di significato, eppure sono solo semplici parole messe  in un determinato ordine.

E il modo incurante in cui le ha pronunciate mi fa capire che non si riferiva a niente di tutto quello a cui la mia mente é andata a pensare.

<<Questa volta sembra proprio di sì>> Credo che lui abbia capito la  frecciatina che gli ho mandato, ma io lo supero fingendo di niente.

UNCONDITIONAL LOVE 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora