Buona giornata???
Bryan sale in macchina furibondo. Se potesse almeno sbattere la portiera sarebbe pur sempre uno sfogo, ma non può. Le porte si chiudono automaticamente scendendo in verticale.
Il rombo dei motori è l'unica cosa in grado di dare sfogo alla sua rabbia, spinge sull'acceleratore al massimo mentre si dirige in ufficio, se potesse vorrebbe volare e non sarebbe abbastanza per dare sfogo alla frustrazione, allo stupore, all'ira funesta.
Poi fa quello che si è sempre impedito di fare in tutto questo tempo: chiama col viva voce il responsabile della sicurezza.
'Pronto?'
'Ciao Tony, voglio tutto quello che è possibile sapere su Elisa Ferrari, soprattutto gli ultimi 5 anni. Tutto. Dove ha vissuto, chi ha frequentato e chi frequenta, amanti, amici, compagni, colleghi, lavoro attuale e precedenti, estratto conto bancario, elenco chiamate, tutto. Mi serviva ieri, chiaro il concetto? Appena hai qualcosa oggi ti aspetto in ufficio.'
'Massima urgenza, cristallino.'
'Bene' grugnisce esasperato prima di interrompere la telefonata.
Poi chiama Ludy e le dice che non può andare, un imprevisto a lavoro. Sente la delusione nella sua voce, ma non cede, le dice di andarlo a trovare in ufficio se ha bisogno che è bloccato lì e non può muoversi fino a sera.
Sterza all'improvviso per entrare nel parcheggio aziendale, il puzzo di pneumatici bruciati gli entra nelle narici e sente gli occhi dei pochi dipendenti già arrivati che lo guardano con stupore. Che guardino pure, lui è a casa sua, e fa quel cazzo che gli pare.
Parcheggia di fronte all'ingresso nel posto riservato all'amministratore delegato e scende dalla macchina. Dio quanto vorrebbe sbattere la portiera.
Entra in ascensore senza il consueto cenno di saluto ai ragazzi della sicurezza all'ingresso e mentre le porte si chiudono, appoggia la schiena alla parete fredda di acciaio. Le mani sugli occhi.
Ha un figlio.
Respira.
Lui ed Elisa hanno avuto un figlio.
Respira.
Quando l'ha buttata fuori di casa lei era incinta.
Respira.
Prende il cellulare dalla tasca e chiama l'avvocato di famiglia, risponde al primo squillo.
'Ciao Bryan , hai bisogno?'
sembra sveglio e pimpante, chissà a che ora è arrivato.
'Sei in ufficio Jack? Posso passare da te adesso?'
ha la testa che gli scoppia, deve prendere un aspirina, qualcosa ...
'Certo... tutto bene?'
Sente lo stupore nella sua voce, dopo tutto sono 10 anni che lavorano insieme, e Bryan non gli ha mai chiesto il permesso per niente. Ha sempre e solo fatto affermazioni , sicuramente avrà capito che qualunque cosa sia successa, è grave.
'No, affatto. Sono in ascensore, il tempo di arrivare' e mette giù.
Guarda il telefono, scorre l'elenco delle chiamate ed individua il numero anonimo che ha memorizzato poco prima.
Lo salva sotto il nome Elisa.
Come tutte le persone maniache della precisione nella sua rubrica tutti i nomi sono catalogati in perfetto ordine con nome e cognome, eppure non sa che cognome attribuirle. Non è più sua moglie, ma in qualche modo non ha mai smesso di esserlo. Resta a fissare il telefono, alla fine decide di lasciarla come Elisa e basta, come al solito lei è un'eccezione, lo è da sempre.
STAI LEGGENDO
Traditrice !
Romance'Bryan ... perfavore ascoltami ..' cerca di farlo ragionare ma sembra impazzito 'Vattene! CAZZO! VATTENE FUORI DA QUESTA CASA!' non l'ha mai visto così, non lo riconosce, le urla in faccia il suo sguardo gelido è pieno di odio. 'Guardami tesoro...