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Ha salutato praticamente tutti. 

Ha parlato con i giornalisti confermando la versione di Rob, che per un breve periodo nel Montana sono stati amici d'infanzia, senza smentire le allusioni che tra loro in gioventù ci sia stato qualcosa di più di un'amicizia. Meglio che scrivano quello che altre fantasia, sicuramente più fastidiose.

Non hanno venduto quadri, apriranno l'asta da lunedì, preferiscono evitare che l'inaugurazione diventi un occasione per litigarsi le singole opere, ma in tanti clienti hanno già chiesto i prezzi di partenza. Anche se la folla non accenna a diminuire ha fatto la sua parte. 

Raggiunge Bryan intento a parlare con suo padre, Samantha non c'è, quando li raggiunge sembrano entrambi tesi.

'Finalmente posso prendermi una pausa, tutto bene?'

Adam la guarda freddo, i suoi occhi sono due lame taglienti

'Tutto benissimo, splendida serata Elisa. Adesso però è meglio che andiamo, a presto.'

E senza aggiungere altro fa un cenno a Bryan e se ne và . 

Elisa è allibita

'Ma cosa aveva tuo padre?'

'Non farci caso, sai com'è... il solito egocentrico.'

'E' per il quadro vero? Mi dispiace Bryan, forse averi dovuto dirti di non chiamarli..'

'Lascia stare Elisa , ok? Non voglio parlare della mia famiglia. Non stasera. Non voglio che ci roviniamo la serata per niente.'

Elisa fa cadere l'argomento, ci riproverà più tardi quando sono saranno da soli

'Devo andare a prendere una cosa per Hanna, mi accompagni?'

'Andiamo'

Bryan la segue senza fare domande, è talmente arrabbiato che sente la tensione irradiarsi dai suoi muscoli tesi. 

Elisa apre la porta della dispensa, dove tengono un po' di cose per quando hanno qualche ospite inaspettato, non è il posto più romantico del mondo ma hanno gli uomini del catering da per tutto, non le è venuto altro in mente .

'Cosa dobbiamo prendere qui?' 

Bryan la guarda scocciato

'In verità è scaduto il tempo, e io ho una promessa da mantenere' 

Elisa si appoggia con la schiena alla porta e la chiude a chiave maliziosa.

'Quale pro..'  Bryan sorride... un sorriso bellissimo. 

Si appoggia con le mani alla porta imprigionandola tra le sue braccia, appoggia la fronte a quella di Elisa. Per vari secondi non dice nulla, sorride e basta. 

Molto insolito per lui.

'Lo sai che non c'è uomo in quella sala adesso che non ti abbia vista nuda?'

Elisa annuisce

'Lo sai che sono praticamente tutti tuoi clienti e che la prossima volta che ti vedranno la prima cosa che penseranno sarà cosa c'è sotto i tuoi vestiti?'

Elisa annuisce

'Lo sai come mi sento?'

Elisa fa cenno di no con la testa, se non stesse ancora sorridendo comincerebbe a essere in ansia.

'Eccitato' la guarda serio adesso 'Perché so che l'unico che può averti sono io.'

Per un attimo stacca la fronte dalla sua e la fissa come se volesse mangiarla, poi si avvicina lentamente e la bacia piano. Con dolcezza, come se fosse un preziosissimo cristallo.

'Ti amo , piccola . E mi fido di te.'

La bacia ancora. 

Elisa gli mette le braccia attorno al collo e sente che la tensione lo sta abbandonando, lo bacia con trasporto cercando la sua lingua con tocchi leggeri, gli affonda le mani tra i capelli, adora la sensazione di quei capelli setosi tra le dita, adora le sue labbra morbide. 

Vuole che si avvicini a lei per sentire i loro corpi uno contro l'altro, ma Bryan continua a baciarla assorto, le mani appoggiate alla porta, il corpo lontano da quello di lei. 

 Elisa approfitta dello spacco profondo che ha il suo vestito per liberare una gamba e agganciarlo, attirandolo contro di lei, sente che sorride e stacca la bocca dalla sua

'Sei sempre troppo impaziente' 

le sussurra, ma ha capito cosa vuole, preme il corpo sul suo schiacciandola contro la porta, è impossibile non accorgersi di quanto sia eccitato.

'Mi fai questo effetto...che posso farci?' 

Elisa sospira strusciandosi contro di lui, Bryan sorride divertito.

'Voglio godermi ogni secondo piccola ...' Stacca una mano dalla porta e l'afferra dietro al ginocchio, portandole la gamba con cui lo ha agganciato più su, poi le fa scorrere la mano all'esterno della coscia nuda, fino a insinuarsi sotto al vestito, le afferra una natica nuda, la stringe facendola gemere.

'Bryan ti prego, toccami' 

Elisa piega la gamba per attirarlo ancora più contro di lei , sente che l'accarezza leggero ma non le basta, questa volta è più un lamento frustrato che un gemito, quello che esce dalla sua bocca.

'Come vuoi che ti tocchi? Così?' 

Bryan le fa scorrere le dita lungo la sua fessura, soffermandosi piano sulla sua punta sporgente.

'Di più... toccami di più...'

'Vediamo... allora così ...ti piace?' comincia a fare dei piccoli cerchi attorno al suo clitoride

'Lo sai cosa mi piace Bryan ... ti voglio sentire, dentro di me..'

'Così?' 

Le infila due dita dentro, facendola sussultare, sente che si stringe a lui per un attimo poi le sue braccia lasciano la presa attorno al collo scendendogli lungo il petto fino alla vita, esita un attimo poi gli sfila la camicia dai pantaloni. Bryan le afferra i polsi.

'Piccola , adoro quando me la strappi di dosso, ma dubito di poter uscire di qui a torso nudo'

Elisa sghignazza

'Ah sì?'

si stacca un attimo da lui e lo guarda maliziosa

'Hai ragione, dovrò essere molto, molto delicata'

Comincia a sbottonare un bottone per volta dal basso verso l'alto, mordendosi un labbro per non gemere mentre le sue dita tornano a muoversi piano dentro di lei. 

Gli slaccia il papion e fà scorrere la mani sul petto nudo dall'alto in basso , e mentre con una affonda dentro i suoi pantaloni, con l'altra segue il suo braccio fino a raggiungere la mano con cui è dentro di lei, la prende e con estrema lentezza, se la porta alle labbra e guardandolo dritto negli occhi gli  prende lentamente le dita in bocca per ciucciarle . 

Bryan la guarda ipnotizzato, poi sfila le dita e avvicina la bocca alla sua

'Fammi sentire il tuo sapore'

la bacia, assaporandola lentamente, la lingua che esplora ogni angolo della sua bocca. 

Intanto Elisa si è impossessata del suo membro eretto liberandolo dai vestiti e quando fa per abbassarsi Bryan l'afferra per le spalle e la schiaccia contro la porta, deciso.

'Non pensarci neanche' sospira ' se non ti prendo adesso impazzisco'

L'afferra forte per i glutei e la solleva verso di sé.

Elisa non riesce a parlare, è talmente eccitata che non le vengono le parole, può solo pensare a lui dentro di lei, e all'ondata di piacere che sta per sommergerli. 

Quando la penetra è un sollievo per entrambi, sospirano all'unisono, come due strumenti che si accordano sulla stessa nota. Chiude gli occhi e si inarca contro di lui che con affondi forti e decisi la trascina lontana dal presente, in un mondo solo loro, in cui i loro corpi avvinti e l'esplosione che li fa tremare in sincrono è l'unica tangibile realtà.

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