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La mattina dopo sono entrambi agitati. 

Ma sicuramente Elisa di più.

Alle sette  è già in piedi e alle nove quando Jason esce dalla sua camera ha praticamente già pulito tutta casa.

'Buongiorno ometto! Facciamo colazione?'

Jason la guarda perplesso, le finestre sono spalancate e la sala è ancora un butta su, coi cuscini dei divani sotto sopra  e il tappeto arrotolato in un angolo.

'Che succede?' indica la casa, e lei in tuta e guanti di gomma.

'Niente, stavo dando una sistemata, c'è un sole stupendo ne ho approfittato per dare aria alla casa.' 

Si toglie i guanti e gli struffella i capelli 

'siediti e fai colazione mentre io finisco di sistemare la sala, poi ci vestiamo e usciamo. Con una giornata così è un sacrilegio stare chiusi in casa '. 

La verità è che non riesce a stare ferma, il pensiero che lui e Bryan si incontreranno per la prima volta tra meno di due ore è qualcosa di irreale.

'Pensi che verrà?' 

Jason si siede sullo sgabello e dà un morso alla fetta di torta che lei gli ha messo sul bancone in un piattino, insieme ad un bicchiere di latte.

'Certo che verrà!' 

si avvicina e si siede nello sgabello accanto a lui 

'Cosa credi di essere l'unico che non vede l'ora di conoscerlo?' 

Prende un pezzo di torta anche lei e lo addenta nonostante abbia lo stomaco chiuso e la bocca secca. Mastica con decisione e manda giù.

 'Se non mangi quella torta ci penso io!' 

e dà un altro morso alla sua fetta. Jason sorride e si avventa sul suo pezzo, è una loro routine ... un gioco che fanno da quando è piccolo quando non ha tanta voglia di mangiare. Guarda che se non lo mangi tu, lo mangio tutto io! 

L'anno chiamato così... anche oggi funziona, per fortuna.

In poco tempo sono fuori di casa, diretti a Central Park.

E' una bella camminata da casa loro, ma nessuno dei due ha voglia di prendere la metro. 

Elisa cammina veloce nella sua tenuta sportiva, pantaloni da yoga , canotta e scarpa ginnica. Mentre Jason la precede col suo monopattino. Si stupisce di come sia diventato abile con quell'aggeggio ma non lo perde d'occhio, fino a quando non sono al sicuro dentro i confini del parco.

Quando varcano il cancello si concede di rallentare un po' .

'Ehi Jason!' gli indica il prato in cui la domenica mattina tengono il suo corso di yoga ' Stai dove ti posso vedere, ok?' 

vede che sono già tutte sul tappetino, sono le dieci e la lezione sta cominciando.

Jason annuisce e comincia a fare le acrobazie mentre si avvicina ad un gruppo di altri ragazzini di varie età. 

Il corso di yoga al parco è geniale , molte mamme vanno coi figli che possono scatenarsi mentre loro si concedono un'ora di attività . Prende un tappetino senza perderlo d'occhio , fa un cenno di saluto a qualche viso conosciuto, si sdraia e comincia la lezione. 

E' così tesa e nervosa per l'incontro di oggi che è proprio quello che le ci vuole, cerca di sgombrare la mente da tutti i pensieri.

Quando le squilla il telefono sono le 10,30 sente lo stomaco che si contrae e un pensiero esplode all'improvviso 

Traditrice !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora