Quella sera a cena Jason è al settimo cielo.
Per fortuna ci pensa lui a tenere banco, raccontando di come si sono divertiti in piscina e cosa hanno fatto coi compagni e le tate. L'estate è ormai arrivata, mancano gli ultimi giorni di scuola e sono tutti più rilassati, passano le giornate in giardino e Jason quando arriva a casa è sempre allegro. Non vede l'ora di andare nel Montana, coi nonni, i cavalli e le giornate da passare all'aria aperta.
Ricorda a Bryan che gli ha promesso la festa in piscina dagli altri nonni, e che è impaziente di conoscerli, lui lo rassicura che si stanno organizzando per fare qualcosa di indimenticabile, ma la guarda di sottecchi con un chiaro monito
'Dobbiamo parlare'.
Quando lui e Jason spariscono per denti, pigiama, libro e nanna lei sa benissimo cosa l'aspetta.
Sono giorni che Bryan insiste per presentarla di nuovo in famiglia, non che si siano dimenticati di lei, è una cosa meramente formale, una tortura che lei è riuscita a evitare in questo mese con le scuse più disparate, ma sa bene che fino a quando lei non acconsente, anche la questione di Jason resta sospesa.
L'accordo è sempre stato che lei si sarebbe cuccata la presentazione ufficiale in famiglia: Adam, i fratelli, le mogli, i nipoti, insomma il covo di vipere al completo, in cambio Bryan avrebbe organizzato la festa in piscina per Jason, con solo i nonni e gli amichetti, rimandando la conoscenza di zii e cugini più avanti.
Sta continuando a procrastinare, ma il tempo è volato, e nessuno s'immaginava che Jason se la fosse legata al dito quella promessa. Evidentemente ci tiene a conoscere i genitori di Bryan...non sa cosa lo aspetta.
Sistema la cucina e la tavola, anche se Bryan le ripete tutte le volte che non c'è bisogno, che c'è la donna a posta tutte le mattine. Non capisce che è il suo modo per non perdere il contatto con la realtà, non vuole svegliarsi una mattina e dare per scontato tutto quello che hanno, sa che sono dei privilegiati ma è facile assuefarsi .
Quando ha finito si lascia andare sul divano, sono le nove di sera ma la luce del tramonto riempie ancora il salotto, le vetrate meravigliose che danno su Central Park rendono la casa sempre luminosa. Hanno pensato che per una soluzione temporanea vivere li fosse più che sufficiente, Bryan continua a dire che devono trovare il tempo per andare a vedere un po' di case, per sceglierne una che sia davvero loro, e all'inizio il ricordo della valchiria bionda che aveva trovato fuori dalla porta l'aveva quasi convinta, ma la verità è che lì stanno benissimo. E non vuole un appartamento enorme dove finirebbero per non vedersi mai.
'Hey, un penny per i tuoi pensieri'
Bryan si siede accanto a lei e la circonda con le braccia baciandola sulla testa
'Dorme già?'
'Era distrutto, a neanche metà della storia era già crollato'
Rimangono lì abbracciati a guardare fuori dalla finestra per un po'
'Perché vuoi andartene da questa casa? E' bellissima '
Per un attimo Bryan la stringe a sé senza dire niente
'Mi ricorda di un periodo della mia vita in cui non ero felice. Voglio una casa dove non ci siano brutti ricordi, dove ci siamo solo noi. Non mi interessa che sia enorme, e se vuoi le vetrate sul parco vedremo solo appartamenti così, promesso. Ma non voglio che restiamo qui.'
Aveva capito che ci teneva particolarmente a quella questione , ma non gli aveva ancora spiegato perché. Lo trova ragionevole. Si volta verso di lui e gli dà un bacio leggero sulle labbra.
'Ok, sguinzaglia i tuoi folletti, ma ci trasferiamo dopo le ferie ok? Abbiamo troppe cose da fare adesso...'
'Chissà...magari riesco a trovare qualcosa che ti piace a tempo di record. – A giudicare dell'espressione ha già in mente qualcosa, né è certa, ma non le dà il tempo di indagare - A proposito di cose da fare , hai sentito Jason vero ? La storia dei nonni ... fortuna che ho risolto il problema , questo fatto che continui a evitare la mia famiglia stava diventando ingestibile . Ma ho trovato un modo indolore per tutti, un'idea brillante direi ... sarai entusiasta. Perché ho imparato che se la montagna non va da Maometto...'
Elisa si libera dall'abbraccio e lo guarda terrorizzata
'Non li avrai invitati a cena qui!'
Per un attimo è presa dal panico, almeno quando vanno da Adam possono svignarsela quando vogliono... ma lì a casa loro ... Bryan l'afferra per una mano e la trascina contro il suo petto.
'Molto meglio baby ... sarai nel tuo ambiente.. in un posto dove tutti ti adorano e dove tu sarai l'indiscussa regina della serata e potrai sgattaiolare da un invitato all'altro quando ti pare : li ho invitati tutti alla mostra. E ne sono entusiasti oltretutto, adorano quel tizio per cui fate l'evento a luglio, il pittore di nudi che si porta a letto tutte le sue muse... quello che ci ha provato anche con te, piccolo Ifrit! Che dici, non la trovi una trovata geniale?'
Bryan è entusiasta, Elisa sprofonda la testa nel suo petto per non fargli vedere l'espressione di assoluto panico.
Perfetto, davvero, come se non la mettessero già abbastanza a disagio tutti gli invitati che ci saranno quella sera... ci mancava solo questa: tutta la famiglia di Bryan che la guarda nuda su una tela di 4 metri ... davvero un bel ritorno in famiglia.
Dio qualcuno le spari. Adesso!
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Traditrice !
Romance'Bryan ... perfavore ascoltami ..' cerca di farlo ragionare ma sembra impazzito 'Vattene! CAZZO! VATTENE FUORI DA QUESTA CASA!' non l'ha mai visto così, non lo riconosce, le urla in faccia il suo sguardo gelido è pieno di odio. 'Guardami tesoro...