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E' passato un mese da quando lei e Jason sono andati a vivere con Bryan e da quando lui ha lanciato la bomba chiamandola per la prima volta 'moglie' in pubblico, scatenando il pandemonio mediatico. 

 Sì, pandemonio. 

Ne parlano tutti da settimane, quando arrivano insieme ai ricevimenti gli altri ospiti si voltano a guardarli ed irrimediabilmente una loro foto compare su qualche giornale scandalistico.

Ringrazia Dio tutti i giorni che Jason sia troppo piccolo per capire come mai quelle persone vogliano fotografarli al parco, o a fare la spesa, o quando lo accompagna all'asilo, anche se ovviamente si è dovuta inventare una spiegazione , ossia che sono tutti tanto felici che i suoi genitori siano tornati insieme e tutti e tre siano di nuovo una famiglia. 

I bimbi sono creature meravigliose e non hanno difficoltà nel credere che gli altri siano davvero contenti per loro.

Adesso lei e Jason hanno anche un' autista che in pratica è una sorta di body guard, l'idea di avere qualcuno che ti segue e ti controlla passo passo era insostenibile, così hanno trovato con Bryan questo compromesso che lei ha accettato solo ed esclusivamente per la sicurezza di Jason, non certo per la sua, visto che non si sente assolutamente minacciata, ma solo estremamente seccata per tutto questo inutile can can. 

Bryan continua a ripeterle che è questione di tempo, tra poco il polverone si poserà e tornerà la quiete. Più passano i giorni più dubita accadrà mai, ma la speranza è l'ultima a morire.

Se c'è un lato positivo di tutta questa storia assurda è che in galleria il telefono non smette mai di squillare, i loro clienti aumentano a vista d'occhio e per il primo evento che hanno fatto a inizio giugno c'è stato il fully booked e i quadri che avevano in esposizione sono stati tutti venduti, inoltre tanti pittori quotati vogliono ora essere rappresentati da loro, e lei e Hanna girano come due schegge impazzite per cercare di non perdere nessuna occasione. 

Rob per fortuna è sparito dalla circolazione, da quanto le ha detto Hanna è in pieno fervore creativo e fortunatamente non le ha più chiesto di posare come suo personale Ifrit ... conoscendo Bryan è decisamente meglio così. 

A inizio luglio avranno il secondo evento in galleria completamente incentrato sulle sue opere, evidentemente vuole darsi da fare per presentarne il maggior numero, il fervore mediatico di cui gode la galleria in questo momento è tale che gli darà una incredibile visibilità, evidentemente vuole cogliere l'occasione e fare affari d'oro.

In tutto ciò non ha ancora avuto il coraggio di parlare coi suoi genitori. 

Li sente tutte le settimane ovviamente, adorano essere sempre al corrente su tutto ciò che combinano lei e Jason e sa che non può più temporeggiare. Deve dirgli di Bryan. 

Al solo pensiero trema. 

Per loro è come sentir parlare dell'Anticristo in persona. L'uomo che ha ferito la loro bambina e che l'ha cacciata incinta ... come dargli torto! 

Se avessero potuto averlo tra le mani anni prima è sicura che suo padre e i suoi due fratelli lo avrebbero conciato per le feste! Ma tra poco Jason finirà l'asilo e per le vacanze estive lo aspettano in Montana. 

Se per telefono è riuscita ad arginare i suoi racconti su Bryan, limitandosi a dirgli che non poteva più tenerlo all'oscura dell'esistenza di suo padre e che aveva deciso di farli conoscere, rassicurandoli che stavano procedendo a piccoli passi e che andava tutto bene, come impedire a Jason di raccontare ai nonni che sono andati a vivere col papà quando andrà là? 

Impossibile. 

Deve dirglielo, prima che lo scoprano da soli e che gli pigli un colpo! La cosa più onesta sarebbe andarli a trovare , con Bryan e Jason, perché possano rendersi conto di persona che sono davvero felici. Ne parlerà con Bryan quella sera stessa, non può più rimandare. 

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