Lo squillo di un telefono che suona in lontananza , troppo insistente per essere ignorato, le sta trapanando il cervello.
Cerca di riemergere dal torpore che l'attanaglia.
Apre un occhio ma la luce accecante che entra dalla finestra glielo fa chiudere immediatamente. Mette la testa sotto il cuscino, Dio! Qualcuno risponda maledizione ... ma evidentemente Hanna deve essere messa peggio di lei, per interminabili secondi quel rumore assordante persiste.
Poi finalmente il trillo si interrompere.
Che meraviglia, si sta per riaddormentare quando ricomincia di nuovo. Insistente.
Jason!
In un attimo scatta a sedere sul letto, deve rispondere. Vede la borsa da cui proviene il suono su una sedia bianca, si guarda intorno. Ma questa non è la sua camera !
La parete della sua camera è stata sostituita da una mega vetrata che si affaccia su una spiaggia bianca, il mare scaraventa le onde sul bagno asciuga, e decisamente l'arredamento non è quello della depandance dove sono ospitati.
Guarda al rallentatore la parte di letto accanto a lei, per fortuna non c'è nessuno e non sembra neanche che ci siano dei vestiti maschili per terra ... lascia andare un sospiro di sollievo.
Il mal di testa è accecante, chiude gli occhi per cercare di impedire alla luce di ferirle il cervello. Se non risponde a quel maledetto telefono impazzirà.
Scende dal letto con circospezione e constata che sì, decisamente non deve essere successo niente di preoccupante, indossa ancora i vestiti del giorno prima, afferra la borsa dalla sedia e ravana con una mano all'interno fino a quando non afferra il cellulare.
Bryan.
E chi se no.
'Pronto'
Mormora con un tono non troppo entusiasta.
'Cristo Elisa! Mi hai fatto preoccupare... sarà la quinta chiamata!'
'E questo non ti ha fatto desumere che magari non era il caso di insistere?'
Per un attimo lo lascia interdetto
'E' da ieri sera che ti chiamo, volevo sapere cosa stava combinando Hanna! Vi ha inghiottite un buco nero?'
A giudicare dal mal di testa lancinante, il sapore disgustoso in bocca e la spossatezza solo una colossale sbronza, ma qualcosa le dice che non sarebbe troppo contento di saperlo.
'Niente del genere, stavo solo cerando di contenere Hanna e la sua dirompente energia. Non lascia spazio a nient'altro, la conosci...'
Sbadiglia rumorosamente
'Dormivi?'
Qualcosa nel suo tono le fa capire che negare l'evidenza è la migliore strategia, negare con convinzione.
'Macchè, a quest'ora! Figurati....lo sai che siamo venute qui per lavorare!'
Guarda il cellulare per cercare di capire che ore siano ... quasi le 13,00?! Cazzo! Si guarda intorno per cercare le scarpe, se le infila anche se sono decisamente troppo alte per i suoi piedi doloranti
'Ma ieri abbiamo ballato fino a tardi, sono ancora in fase di recupero.'
Esce dalla camera e si avventura in questa casa sconosciuta, ci sono talmente tante porte che non sa da che parte andare.
'Fino a tardi, ossia?'
'Mah... non mi ricordo saranno state le due.'
Risponde vaga, ben sapendo che alle due si erano trasferite dal tavolo al bancone del bar, e che dai ricordi vaghi della serata quando qualcuno le ha infilate in auto, alla fine, c'era già la luce dell'alba.
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Traditrice !
Romance'Bryan ... perfavore ascoltami ..' cerca di farlo ragionare ma sembra impazzito 'Vattene! CAZZO! VATTENE FUORI DA QUESTA CASA!' non l'ha mai visto così, non lo riconosce, le urla in faccia il suo sguardo gelido è pieno di odio. 'Guardami tesoro...