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Inutile dire che alla grigliata non ha mangiato né bevuto niente. 

Nascosta sotto un gigante cappello, e un paio di occhiali da sole da vera diva si è limitata a fare un po' di chiacchiere con questo e quello. Quando poi non ne poteva più si è distesa su una sdraia sotto un ombrellone e si è addormentata, di botto.

Ebbene sì.

E' lì che Hanna l'ha trovata tre ore dopo.

'Elisa. Elisa! Elisa!!'

Riemerge dal sonno profondo le costa non poco fatica

'Ragazza mia che sonno pesante che hai, se non altro non russi, è già qualcosa.... pensavo di doverti lasciare qui.'

Per un attimo Elisa la guarda senza capire, chi è, dove sono, perché l'ha strappata dalle accoglienti braccia di Morfeo? Poi un flash di consapevolezza l'abbaglia, Oddio che figura! 

E' pur sempre la sua titolare.

'Hanna!'

'Almeno mi riconosci... forza, in piedi dobbiamo andare a prepararci. Sicuramente la sessione di trucco richiederà più del previsto a giudicare dalla tua faccia, fammi un po' vedere? ' – Le indica di levarsi gli occhiali – 'Ho fatto fatica a riconoscerti conciata così, sei in incognito?'

Elisa si mette a sedere e si toglie cappello e occhiali, il sole per fortuna sta tramontando e tenere gli occhi aperti non le costa troppa fatica, ma si sente uno straccio.

'Diciamo che non essendo al mio meglio ho cercato di limitare i danni.'

'Adesso che ti vedo in faccia non posso che approvare la strategia. ' il suo sguardo è tra il divertito ed il disgustato ' Da quanto non prendevi una sbronza? No, perché sei veramente una forza lo sai? Disinibita, divertente, leggera, non sembravi neanche tu ieri sera...Io e i ragazzi ci siamo divertiti come matti , devi venire con noi più spesso.'

'Grazie, sono davvero contenta di avere animato la vostra simpatica rimpatriata , ma no, non credo che potrei sopravvivere ai vostri ritmi, ma non superate la sessantina?'

'Cosa vuoi che ti dica, un tempo le cose si facevano meglio.' Alza le spalle con aria di rassegnazione  'Forza, tirati su, la festa comincia alle nove e abbiamo solo due ore per renderti presentabile, ricordi che dovresti essere tu stasera il nostro centravanti di sfondamento? '

'Certo. Come no. Mi sento un fiore, puoi contare su di me.'

E così dicendo Elisa aiutata da Hanna riesce a mettersi in piedi e seguirla.

Dopo due aspirine, svariati caffe, un'intensa sessione di trucco e tanta buona volontà eccola lì, sorridente o sarebbe meglio dire quasi attanagliata da una paralisi facciale, a fianco di Ben il padrone di casa. 

 Le sta presentando un po' dei suoi ospiti come se fossero vecchi amici. Le sembra impossibile in effetti che si siano conosciuti solo qualche settimana prima, tra loro si è instaurata una sintonia inusuale e stare con lui è come stare con uno di famiglia.

Scorge tra gli ospiti Gregory in lontananza

'Hey! Ma c'è Gregory, non sapevo che lo conoscessi.'

'Chi?'

Micahel scruta i presenti che si aggirano eleganti nel giardino di casa sua. La musica in sottofondo, le candele che illuminano discretamente l'ambiente, la spiaggia in lontananza ed il rumore del mare. E' qualcosa di indescrivibile come tutto sia assolutamente perfetto.

'Quel ragazzo laggiù' 

Elisa fa un gesto con la meno per attrarre la sua attenzione. Gregory la vede tra la folla e cerca di raggiungerli.

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