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'.... la temperatura è di 25°C, è una bella giornata e l'atterraggio è previsto tra 10minuti. Siete pregati di mettere le cinture.'

Viaggiare su un jet privato è qualcosa di incredibile. 

Niente code, niente posizioni assurde nel tentativo di fare un pisolino, niente bimbi urlanti o vicini che scalciano il tuo sedile, per non parlare del cibo plastificato o del micro bagno o dell'impossibilità di sgranchirsi le gambe ... insomma, non sembra affatto la solita pena da infliggersi per poi godere delle meritate vacanze, se mai, sembra già di esserci in vacanza !

E' passato un attimo e sono già arrivati. Jason e Bryan stanno guardando insieme un libro sui draghi mentre un assistente di volo si preoccupa di rifornirli di pop corn e succo di frutta, mentre Elisa legge un libro di arte. 

La settimana è stata da incubo, i giornali al contrario di quanto avesse sperato continuano a parlare di loro, al lavoro non fanno pari con le richieste di appuntamenti e la famiglia di Adam è in pieno subbuglio.

Prima di partire hanno fatto a casa di Allison, la mamma di Bryan, la famosa festa in piscina che avevano promesso a Jason e anche se Adam è venuto, è stato freddo e distaccato... fortuna che suo nipote intento a sguazzare con gli amichetti non si è accorta di nulla, e continua a pensare al giorno prima come alla più bella festa a cui abbia mai partecipato e ai suoi due nuovi nonni come a due creature mitologiche comparse dal nulla per migliorare la sua vita... sapesse la verità!

Diciamo che per Adam scoprire di avere un nipote , così, dopo la discussione avuta con Bryan non è stato proprio il massimo. Ma non volevano più aspettare, Bryan era ansioso di riconoscerlo e dargli il suo cognome, soprattutto dopo il clamore della stampa e l'attenzione che i giornali gli stanno riservando. 

Prima o poi verrà fuori che hanno un figlio, quindi meglio dirlo alla famiglia invece che farglielo scoprire dai giornali. Complicherebbe solo di più le cose... e Dio sa se non lo sono già abbastanza.

Adesso li aspetta l'ultima prova , i suoi genitori. 

Inutile dire che vedono Bryan come la reincarnazione del Male: l'uomo che l'ha abbandonata incinta e senza mezzi, l'Anticristo personificato. 

Ha cercato in questi mesi di spiegare la situazione, ma sua padre e i suoi fratelli sono sempre stati molto protettivi nei suoi confronti e non le sono sembrati affatto convinti. L'unica è stata sua madre a concederle il beneficio del dubbio, ma senza troppo entusiasmo, anche lei che è sempre stata innamorata di Bryan. 

Insomma, la settimana di vacanza che li aspetta non si preannuncia rilassante, anzi. 

Prevede guai.

L'unica cosa positiva è che quando ripartiranno Jason resterà nel Montana coi nonni e per un mese e sarà al riparo dal clamore del gossip e dalle cospirazioni che la famiglia Palmer è certa sta pianificando. 

Lei e Bryan lo raggiungeranno i week end, e alla fine del mese se ne andranno tutti insieme al mare, per staccare completamente da tutto e godersi un po' di meritato relax tutti e tre insieme, dopo mesi di rivoluzioni e cambiamenti. Non vede l'ora.

Dopo quello che Adam è stato capace di fare, preferisce sapere suo figlio per un po' lontano da NyC e dalla famiglia Palmer. Bryan è d'accordo con lei, anche perché dopo la sua discussione con Adam si aspetta ripercussioni pesanti anche sul lavoro. 

Quindi per sicurezza hanno deciso che Tom resterà nel Montana con Jason, certamente una precauzione inutile, ma con loro lontani si sente più tranquilla. 

Le ruote dell'aereo toccano la pista d'atterraggio, le vibrazioni li avvertono che sono arrivati!

L'ultima volta che è venuta nel Montana a trovare i suoi genitori è stato per Natale, volando in economy, carica di bagagli , una ragazza madre con un bimbo che aveva da poco compito 4 anni, e la certezza che non avrebbe mai più voluto un uomo al sua fianco in tutta la vita. Ed ora eccola di nuovo qui, dopo poco più di sette mesi sposata, a bordo di un jet privato, felice come pensava non sarebbe stata mai più. Le sembra ancora impossibile.

Si slaccia la cintura di sicurezza e raggiunge i suoi uomini, ancora immersi nelle loro storie di draghi. E' incredibile la loro somiglianza, i capelli scuri, la fossetta che hanno sulla guancia destra quando sorridono, lo sguardo di quei meravigliosi occhi blu, in cui ama sprofondare, la forma del viso, la bocca piena, non crede che potrebbe amarli più di così. 

Si siede sul tavolino di fronte a loro e cerca di riportarli alla realtà

'Ragazzi, vi siete accorti che siamo arrivati?'

Bryan alza lo sguardo dal libro, la sua faccia ha tutti i segni della stanchezza che deriva dall'ultima stressante settimana ma i suoi occhi sorridono, come non accadeva da giorni. 

 Ha i capelli in disordine, una maglietta di cotone e i jeans, adora vederlo vestito casual e sapere che per una settimana sarà tutto suo, lontano dai problemi di lavoro, dalla sua famiglia e da tutte le complicazioni che li aspettano quando torneranno a casa.

'Mamma questa storia è fantastica, possiamo finire mamma?!' Jason cerca come al solito di convincerla

'Forza Jason, i nonni ci aspettano , non vedono l'ora di vederti. Ti finisco la storia stasera prima di andare a letto , ok?' 

Bryan sa sempre che tasti premere per convincere le persone. Non ha neanche finito di parlare che Jason è già scattato in piedi

'Hai ragione papà! Andiamo dai nonni!'

'Mettiti la felpa almeno, ok? qui fa freddo. – Elisa si volta verso Bryan e indica le maniche corte – Anche tu, non pensare di uscire in maglietta, ti prenderai un raffreddore'

'Certo mamma ' la prende in giro lui , poi si avvicina e la bacia. 'Copriti anche tu, ok? Non voglio che ti ammali, abbiamo grandi progetti per questa settimana, vero Jason?'

Lui sorride estasiato, adora vederli insieme. Quando si baciano o si abbracciano dà sempre una sbirciatina. Le porge la felpa.

'Tieni mamma, mettila!'

Insieme alla felpa prende anche lui e gli stampa un bacio sulla guanciotta vellutata. Raccolgono le poche cose che hanno seminato in giro e sono pronti per scendere, guarda Bryan, sembra tranquillo e rilassato come se incontrare la sua famiglia non lo preoccupi minimamente. 

Non sa come fa ad avere sempre tanto autocontrollo, lei è così nervosa al solo pensiero dell'espressione di rimprovero che certamente avrà suo padre ... per non parlare di quello che dirà a Bryan. Sospira mentre si avvicina alle scale, Jason è già andato aventi con Tom.

'Hey, tutto bene piccola?'

Sente il braccio di Bryan che le cinge la vita, gli sorride cercando di mascherare la sua apprensione. Non vuole mettergli ansia.

'Sì, siamo arrivati in un attimo, questa cosa del jet privato comincia a piacermi!'

Bryan la stringe a sé 'Vedrai che i tuoi mi perdoneranno' come sempre ha capito cosa le passa per la mente anche senza sentirglielo dire, la guarda intensamente 'So quanto è importante per te.'

Gli sorride grata, adora la sua famiglia. 

Adora il fatto che nel momento del bisogno siano stati lì per lei, e siano stati capaci di gestire la situazione , supportarla e facendola sentire amata. Sa quanto adorino Jason e quanto ci tengano alla sua felicità, forse vederlo felice li convincerà che lei e Bryan insieme non sono poi questa catastrofe.

'Mio padre non ti renderà le cose facili Bryan... e neanche i ragazzi'

Sospira e la stringe a sé più forte

'Li capisco, farei lo stesso anche io se qualcuno avesse ferito la persona che amo' Per un attimo sembra sovra pensiero ' 

'Forse farei anche peggio' borbotta.

In un attimo sono in fondo alle scale e un grosso fuori strada nero li aspetta con le porte spalancate. Bryan le fa segno di andare dietro con Jason e dopo aver chiuso loro la portiera alle spalle si siede davanti accanto a Tom. 

 Si parte. 

Traditrice !Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora