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Ormai l'arancione si trovava nella sua abitazione, ad attendere i suoi genitori che sembravano tardare.
E forse era così.

Perchè ancora non erano tornati.
In fondo, non temeva nulla, o più o meno se lo aspettava.
Busan era parecchio lontana da Seoul.
Quindi avrebbero dovuto percorrere un lungo viaggio prima in macchina e poi in treno.
Semplicemente straziante.
Guardò il soffitto con aria annoiata, mentre strani pensieri gli arrivavano in mente.
Forse l'idea del suicidio lo teneva ancora a sè, e la depressione giocava a palla con un lui ancora bambino.
Ciò che sapeva era che lui pian piano, stava acquisendo una parte di lui suicida.
Ma il suicida non è la tipologia di persona che prova ad uccidersi, che pensa ad un modo per eliminarsi dal mondo.
Il suicida è semplicemente una persona che si sente sprecata, che vuole risparmiarsi da una tipica e normale morte.
L'unico fatto è che era terrorizzata, e allo stesso tempo il coraggio sembrava fuggire appena prendeva un rasoio o delle pasticche in mano.
Più volte, il giovane, avrebbe provato ad uccidersi, ma le mani gli tremavano, e alle orecchie gli giungeva sempre il sussurrio che quello non era il momento, che lui aveva ancora molto da subire e da assaporare dalla vita.
Ma quanti altri calci avrebbe subito? Quanti altri caffè amari da essa avrebbe bevuto?
Spesso e volentieri, pensava addirittura che poteva morire per le botte di Kangdae, e si ritrovava a desiderarlo anche mentre giaceva a terra,  a costringersi a chiudere gli occhi, con la voce che gli diceva "non è il momento, hai ancora molto da vivere".
E, per quanto alcune volte avrebbe voluto rompersi i timpani per non sentirla, sosteneva che aveva ragione.
Aveva ancora molto da assaporare, da vedere, da sentire.
Come quelle farfalle che sentì nello stomaco, molto più forti dei calci di Kangdae, molto più piacevoli di una semplice primavera, molto più dolci di quei caffè amari.

Poco dopo, crollò nel sonno, mentre i pensieri diventarono piccoli e poco nitidi sogni.

Mi sono lasciata prendere dai pensieri e dalla riflessione in questo capitolo, scusatemi~

Butterfly {Vmin} #Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora