Riiniziò a camminare, ma quella sua camminata sembrava più decisa, più spinta a voler andare avanti nella sua realtà.
Quella camminata -ben presto- divenì una corsa, una corsa contro i pregiudizi, contro l'invidia.
Contro quello che tutti chiamavano bullismo.
E per un momento, la pioggia non esisteva, i clacson delle macchine non si sentivano più.
Solo il suo cuore che batteva, solo quelle emozioni che ogni giorno nascondeva erano udibili.
I piedi gli dolevano, come se non portasse le scarpe.
Le persone si voltavano, ed altri addirittura gli urlavano contro.
Ma cosa volevano? È possibile fermare una persona con le parole?
Il giovane si fermò, la porta del condominio in cui abitava era chiusa.
Non poteva citofonare, se i genitori fossero venuti a sapere del suo rientro non tardato come al solito lo avrebbero torturato.
O semplicemente, poteva ignorarli, come aveva già fatto tempo prima.
Si aggrappò alla "ringhiera" gialla, l'unico colore che, in quella giornata, sembrava illuminare tutto.
Le nocche divenirono sempre più branche, e nella contrazione dei muscoli il corpo gli dolette.
Si aggrappò e si arrampicò, le mani scivolavano lungo quell'asta di ferro, che sotto la pioggia sembrava esser una cascata d'acqua.
Saltò, e nell'atterraggio, le gambe gli cedettero.
Cadde, proprio in una delle pozzanghere che si formavano su quei terreni maledettamente solcati.
Guardò la sua immagine riflessa nell'acqua, e immaginò che al posto suo, ci fosse il cielo.
Sorrise, sorrise sotto la pioggia.
Perchè il pianto del cielo non doveva renderlo triste.
Si alzò, e come se tutto non fosse mai avvenuto si mise ad aspettare l'orario in cui i genitori sarebbero usciti di casa.
Forse avrebbe dovuto aspettare un'ora, o poco più.
Sotto la pioggia.
Questa era l'unica cosa che lo preoccupava.
Si sedette così sul terreno bagnato, sotto le goccie pungenti, a fissare i pini che portavano i suoi occhi verso il cielo.
E dopo questo inizieranno coseeeeee che non vi dirò obv potete solo dire voi se brutte o belle, un vostro parere UHUHUHHUH C::::
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Butterfly {Vmin} #Wattys2018
Fanfiction"Gli esseri umani sono come le farfalle" Dove Park Jimin è considerato il più brutto della scuola.