Si voltò più volte nel corso della notte, tormentato dal freddo e dai propri pensieri.
Non era forse la filosofia ad aprirgli talmente tanto gli occhi da renderlo triste?
Era mai possibile che, si lasciava trasportare da tutto, come se fosse un corpo a galla in un mare immenso.
Quella notte, era rimasto sdraiato a guardare il soffitto, pensare se ciò che pensava fosse giusto, a pensare se era soddisfatto di ciò che era divenuto, e chi sarebbe voluto divenire.
Voleva semplicemente smettere di pensare, volera vivere con pensieri comuni, con una mente infantile, con il sorriso sempre sulle labbra.
Ma se voleva divenire un qualcosa di simile, allora perchè disgustava quel mondo?
Perchè gli faceva schifo il fatto di sentirsi una fotocopia degli altri, quando invece in un certo modo lo era?
Chiuse gli occhi, nel buio della stanza e dei suoi pensieri, mentre lacrime invisibili comparsero dal nulla sul suo volto.
Non sentiva quel solito peso al petto, non sentiva il respiro affannato e la gola che bruciava, semplicemente si sentiva soddisfatto di riuscire a lasciare andare i suoi pesi senza essere visto, o semplicemente aveva imparato a cadere senza fare rumore.
I suoi disegni in gran parte lo stavano aiutando, e Taehyung, che all'improvviso era divenuto tanto misterioso lo stava spingendo a tenere duro contro il bullismo da parte di Kangdae.
Quel ragazzo del pianoforte, di cui non ricordava perfettamente il nome, si era accorto di tutto, e aveva già fatto la sua mossa.
Quindi a chi toccava a muoversi fino allo scacco matto?
Lui stesso.
Lui stesso doveva muoversi per far agire tutti gli altri.
Aveva ancora l'intero anno scolastico, purtroppo, che gli prendeva a pugni le spalle.
Una parte di lui, gli diceva che si sarebbe risolto tutto presto, e che avrebbe passato tutto al meglio.
Poi i suoi occhi si richiusero, trasportandolo velocemente al mattino.

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Butterfly {Vmin} #Wattys2018
Fanfiction"Gli esseri umani sono come le farfalle" Dove Park Jimin è considerato il più brutto della scuola.