Il suonare del campanello risvegliò Jimin, che si era addormentato sul pavimento con le lacrime agli occhi, con la tristezza che se lo teneva stretto e morbosa non lo lasciava.
Si alzò lentamente, poggiandosi alla porta, appiccicandocisi addosso per reggersi in piedi.
La vita lo aveva preso così tante volte a bastonate per renderlo in quello stato?
O era semplicemente un'esagerazione che la sua mente gli stava creando?
Il campanello suonò ancora, e questa volta Jimin domandò un flebile "Chi è?" Che venne udito però dalla persona fuori dalla porta.
Potevano essere i suoi genitori?
No, in fondo si sarebbero aperti la porta da soli, e sua madre gli avrebbe portato uno dei tanti dolci che la nonna preparava con tanto amore e tanta allegria, spensierata ogni giorno all'apparenza, ma chi diceva che non pensava al destino? Chi diceva che non pensava al venire o all'accaduto?
Eppure, sorrideva.
E forse alle persone bastava quello.
Ma allora perchè lui non ci riusciva? Perchè non riusciva ad essere felice?
Una voce improvvisa lo risvegliò, e gli parve per un secondo di sentire gli angeli cantare.
<<Sono io, Taehyung..>> era veramente lui? O stava solo sognando?
Per un attimo, solo a sentire la sua voce, la paura di vederlo era svanita, la paura di incontrarlo non c'era più.
Aprì la porta lentamente, non badando al suo aspetto che sicuramente non sarebbe stato dei migliori.
Così abbassò lo sguardo, per non farsi vedere il volto.
<<Jimin..>> sussurrò il minore guardando il giovane che gli aveva aperto la porta.
<<Ecco.. Ti ho riportato lo zaino>> sussurrò, ma il minore non gli rispose.
<<Come fai a sapere dove abito?>> domandò alla fine, stranito, trattenendo le lacrime che ormai erano andate via.
<<Me lo hanno detto i professori>>
Disse, allungando la mano, mentre passava lo zaino al maggiore.
<<Grazie...T-taehyung..>> sussurrò, ma poi un'idea gli balenò nella testa.
<<S-senti, ti va di entrare? Non mi va di farti rimanere qui fuori ancora per molto>>Scusate per il ritardo~
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Butterfly {Vmin} #Wattys2018
Fanfiction"Gli esseri umani sono come le farfalle" Dove Park Jimin è considerato il più brutto della scuola.