I loro corpi si incontrarono in un dolce e soffice abbraccio, un contatto che riusciva a parlare senza utilizzare le parole.
Yoongi li guardò per un momento, e finalmente fece cadere le proprie lacrime, si lasciò andare, il suo corpo si abbandonò al sedile e rimase a guardare il pianto del cielo che si schiantava lungo il finestrino.
Si sentiva felice per Jimin, ma aveva bisogno di versare delle lacrime, come se per lui fosse un obbligo.
Forse era per orgoglio, per il semplice fatto di nascondere l'io agli altri.
Ma, quando si abbandona l'io per gli altri non si lascia indietro anche sè stessi?
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Jimin sorrise, nel guardare il minore che lo osservava attentamente come se fosse un libro aperto.
<<Jimin, perdonami>> sussurrò mentre si avvicinava alle labbra la tazza di caffè.
Gli occhi erano divenuti improvvisamente di cristallo, e vuoti lo guardarono per un frangente.
<<Per cosa? >> domandò l'arancione, ma non ottenne risposta.
Rimase tra di loro un imbarazzante silenzio, in cui i due evitavano di guardarsi come se temessero l'effetto Medusa.
<<Non sono riuscito a proteggerti tanto bene>> disse il minore, lo sguardo era basso.
<<Ed io non sono riuscito ad essere migliore>> gli rispose il maggiore, poi si sorrisero.
<<Così, da domani stai con me>>
Il volto di Taehyung era vicino, e la sua voce profonda ridotta ad un sussurro era terribilmente piacevole d'ascoltare.
Le guance di Jimin si colorarono di rosso, un colore puro che si espanse come acquerelli.
<<Stai arrossendo>> rise il minore, poi gli tirò un leggero schiaffo sulla spalla, e d'istinto Jimin la prese.
Le loro dita si intrecciarono per un momento, si guardarono stupiti, come se fosse successo un miracolo.
Ma non sapevano che, vicino a loro c'era un qualcuno che avrebbe potuto rovinare quei loro momenti di apprezzata libertà.
In questo momento sono in aereoporto, e dato che mi annoiavo ho deciso di scrivere.
Quando questo capitolo giungerà mi troverò probabilmente a casa.
La vacanza è andata bene^^
Manca poco all'inizio della scuola ormai, e dovrò iniziare le superiori.
Mi sento triste perchè lì dovrò portare una maschera più pesante delle altre.
Poichè a causa del mio carattere i miei voti vengono abbassati.
E allora mia madre ha detto di buttare via il mio carattere e di essere qualcun'altro.
Ci avevo già pensato. Però alla fine penso, è possibile che avere i voti alti sia più importate di trovare sè stessi?
Perchè non posso essere ciò che già sono? Perchè non mi viene concesso di amarmi neanche per un giorno?
Io voglio essere io, ed anche se non posso dire di conoscermi voglio essere ciò che sono stata fino ad adesso.
E forse non potrò. Fa così male.
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Butterfly {Vmin} #Wattys2018
Fanfiction"Gli esseri umani sono come le farfalle" Dove Park Jimin è considerato il più brutto della scuola.