Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*

Capitolo 5

Non ricordo niente di ieri sera, solo della chiamata dall'ospedale e del paio di drink che ho bevuto.
Cerco di capire dove mi trovo,quando entra un bambino incredibilmente familiare.
-Mamma,perché c'è una ragazza nella camera di Tom?-grida il bambino è come un flash la serata mi ritorna in mente.
Arriva una signora molto bella, credo la madre di Tom.
-Ciao cara-Mi saluta stranita.
-Buongiorno signora-rispondo in imbarazzo.
-Sei la ragazza di mio figlio?-chiede lei con un grande sorriso, io verrei sotterrarmi, ma lei continua a fissarmi.
-Finalmente, erano 2 anni che non mi portava una ragazza in casa!-
-Sinceramente pensavo fosse passato all'altra sponda-continua.
-Mamma,smettila così l'imbarazzi-esclama Tom spuntando fuori all'improvviso.
-Posso farvi una foto da tenere sul camino?-chiede la madre mentre prende il telefono.
-Certo mamma,facci una foto-dice ridacchiando mentre io lo guardò male.
-Signora credo che lei abbia frainteso-Dico, ma non vengo ascoltata.
-Ma non devi vergognarti,tesoro-dice mettendomi una mano sulla spalla e spingendomi vicino a Tom.
Tom mi mette un braccio sulla spalla, provo ad allontanarmi, ma lui mi tira indietro e mi schiocca un bacio sulla guancia ed io rimango sorpresa.
-Siete la coppia perfetta!-Esclama la madre facendoci vedere la foto.
Più tempo passa più vorrei scomparire,ma sua madre non mi lascia in pace.
-Mamma, lei sarà la nuova Mary Jane-afferma e lei mi abbraccia di nuovo.
-Anime gemelle anche nel mondo fantasy-Esclama ancora la madre, adesso è troppo.
-Scusi signora....-inizio.
-Oh che stupida,non mi sono presentata,sono Nicola Frost, ma tu puoi chiamarmi pure Nicol o mamma, se preferisci-dice ed io arrossisco.
-Stavo dicendo, che io e suo figlio siamo solo amici-dico è lei fa una faccia delusa.
-Tom perché hai finto di avere una ragazza!-esclama arrabbiata.
-Era solo uno scherzo-dice innocentemente.
-Riaccompagna questa ragazza a casa sua-dice lei ed io tipo un sospiro di sollievo.
Ci dirigiamo verso la porta, ma prima di chiuderla sentiamo una voce.
-La foto la tengo comunque, nel caso dovesse succedere qualcosa-esclama e lui scoppia a ridere, ci sediamo in macchina.
-Sei un idiota-grido e gli do un pugno sul braccio.
-Ouch, mi fai male-dice per poi ricominciare a ridere.
-Te lo meriti-esclama mettendo il broncio.
-Ringrazia che non ti ho lasciata per strada ubriaca-dice.
-Potevi riaccompagnarmi a casa -esclamò.
-Eri ubriaca marcio, come avrebbe dovuto reagire tua madre-Mi sgrida ed io mi ammutolisco.
-Non vivo con mia madre-dico e mi rannicchio sul sedile.
-Ho detto qual..-lo interrompo.
-Per favore stai zitto-dico e lui tace.
Il viaggio passa in silenzio.
-Senti scusa-dice prendendomi il polso.
-Ci vediamo-Dico chiudendo la portiera e salendo a casa mia.
-Bentornata nel mondo dei vivi-esclama Jen.
-Non sono in vena di scherzare Jenna-dico chiudendomi a chiave nella mia stanza.
Dovrei farmi un bagno caldo, solo per schiarire i pensieri.
Esco dalla mia stanza solo per raccogliere una delle rose che coltivo fuori dal balcone.
Torno nel bagno, butto alcuni petali nella vasca e lascio scorrere l'acqua.
Mi immergo e i miei pensieri si perdono nell' acqua.
Ripenso a mia madre e al fatto che potrò perderla.
È cominciato tutto dieci anni fa, quando le hanno diagnosticato il lupus renale,ci avevano spiegato che avevano agito in tempo per evitare danni permanenti.
Una grande bugia.
Mia madre è peggiorata, giorno per giorno, i problemi continuavano ad evolversi.
Ora è in terapia intensiva ed io non posso neanche andare a trovarla.
-Eveline, possiamo sapere almeno cosa è successo e perché sei tornata così tardi?-sento la voce di Sey, ma non rispondo, non voglio parlarne perciò mi immergo ancora di più.
Noto una mia vecchia amica sul bordo della vasca, la prendo e la spezzo, ma nel farlo mi procuro un paio di tagli sulle dita, è una sensazione familiare, mi sembra di essere tornata a 10 anni, quando nessuno capiva il mio dolore per la morte di mio padre,un grande astronauta.
Decido di uscire e tornare alla realtà.
Mi arriva un messaggio.
"Ti porto a vedere un film,per chiederti scusa, ci stai?"
"Forse,a che ora?"
"Alle 19?"
"Ti aspetto giù"
È dolce da parte di Tom volermi chiede scusa.
Mi vesto e vado a mangiare con le ragazze.