Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*

Capitolo 60

Pov Francesca

Dopo la nostra stonatissima interpretazione di Bohemian Rhapsody, tutti tornano in pista e io ho bisogno di un drink.
Mi allontano dalle ragazze senza nominare dove sto andando, sono già abbastanza ubriache, non aggraviamo la loro situazione.
Mi poggio al bancone e il barista mi sorride, sta preparando un altro drink.
Mi arriva un messaggio, credendo sia mia zia alla quale ho inviato una foto con lo Zio del Tuono, lo accendo e il sorriso mi si spegne quando vedo l'ennesimo messaggio di Harry.
Che palle.
Appoggio con violenza il tefono sul bancone e mi siedo ad uno sgabello.
Prendo un po' di salatini da una coppetta e gioco a impilarli uno sull'altro.
-Problemi di cuore?- chiede una voce affianco a me.
Mi giro e vedo Sebastian seduto sullo sgabello affianco al mio.
-Si. Cioè no. Non siamo fidanzati, è stata soltanto una cosa così, ma credo che lui abbia capito tutt'altro.- faccio una pausa -Scusa, non so neanche perché te lo stia dicendo, non volevo annoiarti con queste minchiate-
-Non preoccuparti..- ma viene interrotto dal barista che ci chiede cosa prendiamo.
-Per me un Martini- dico sorridendo.
-Facciamo due- aggiunge Sebastian, che scende dallo sgabello e si poggia con un fianco al bancone.
Indossa una giacca azzurro polvere e pantaloni dello stesso colore, con una camicia bianca.
Il barista si allontana e il mio telefono squilla ancora. Lo afferro, lo accendo ed è ancora Harry.
-Quanti sono? Da più di dieci diventa uno psicopatico- commenta Sebastian e sbircia il telefono.
-Sono trentanove... Quaranta- aggiungo quando squilla per l'ennesima volta.
Sebastian afferra il telefono e lo mette in silenzioso, poi me lo restituisce.
Il barista appoggia i bicchieri e il Soldato d'Inverno li afferra entrambi e mi costringe a seguirlo.
Mi porta in una parte isolata del giardino, dove ci sono delle scale antincendio, e inizia a salire; alla seconda rampa si ferma e mi passa uno dei due bicchieri.
-Quello con il limone, non mi piace l'oliva- e lui mi passa l'altro bicchiere.
Dalle scale si ha una bellissima vista della New York notturna. Luci ovunque, colori e gente strana.
-A che pensi?- chiedo a Sebastian.
-Non so perché, ma non mi va molto di stare qui. Andiamo a fare un giro?-
Non me lo faccio ripetere due volte.
-Mi stai chiedendo di uscire? Ho distrutto il momento lo so- rispondo.
Sebastian mi prende una mano e corriamo giù dalle scale, lasciamo i bicchieri su un tavolino a caso e usciamo senza farci vedere da nessuno.

Sebastian apre la porta di un locale, secondo lui il migliore del quartiere, e si fa da parte per farmi passare.
-Madame- mi sussurra ed entro nel locale.
-Merci- gli rispondo e lui entra subito dopo di me.
Ci sediamo ad un tavolo in disparte e ordiniamo un altro drink.
-Un cosmopolitan per me-
-È un mojito per me- completo io.
Intreccio le dita sotto il mento e guardo Sebastian. Lui incrocia le braccia sul tavolo e guarda me.
-Facciamo un gioco- esclamò dopo un po' di silenzio. - Io faccio una domanda a te, tu ne fai una a me, all'infinito. Tre regole: non si può rispondere ad una domanda con un'altra domanda, si puo fare la domonada solo dopo che l'altro ha già risposto e bisogna essere sinceri al settantacinque percento-
-Okay, inizia tu- risponde lui.
-Posso chiamarti Seb? Sebastian è troppo lungo- chiedo ridendo.
-Era questa la domanda?- ride lui e io scuoto la testa -Comunque si- risponde poi.
-Allora, Seb, perché sei voluto andar via dalla cena?-
-Non lo so. Pensavo che sarebbe stato divertente passare un po' di tempo senza gli altri intorno- risponde lui e arrivano i drink.
Do un sorso al mio e lui fa lo stesso.
-Perché ti è andato lo champagne di traverso quando ti ho rivolto la parola?-
Allarme rosso!
ALLARME ROSSO!
E mo come cazzo gli rispondo?
-Tom mi aveva sussurrato all'orecchio una cosa divertente- mento. Massì dai, incolpiamo l'amichevole Tom di quartiere.
-Cioè?-
-Ah! Una sola domanda alla volta. Tocca a me. Senza quali sei cose non puoi vivere?-
-Uuuh, difficile. Vediamo.. burro d'arachidi, Starbucks, amici, Marvel, cioccolata e.. un buon drink- finisce dando un altro sorso.
-Ottima scelta. Tocca a te-
Si guarda intorno e indugia sul piccolo palco in fondo alla sala, dove una ragazza sta facendo il karaoke.
-Cambiamo gioco. Obbligo o verità?- mi chiede lui.
Sembriamo due bambini che si divertono con poco.
-Mh. Ho già capito cosa vuoi farmi fare. E proprio perché sono masochista, ti dico obbligo!- rispondo con enfasi -Credo che l'alcool stia iniziando a fare effetto- e mi scappa una risata. Se non fosse che reggo bene l'alcool adesso mi ritroverei nella stessa situazione di Alessia e Martina.
-Vai a fare il karaoke. Ti prego- mi obbliga ridendo.
-Assolutamente si! Canzone seria o non seria?-
-Non seria, mi sembra ovvio-
Mi alzo e finisco il bicchiere in un sorso. Ho un capogiro e mi appoggio al tavolo.
Aspetto vicino alla console del DJ e intanto scelgo la canzone.
Credo che andrò per Bang Bang di Ariana Grande e compagnia bella.
La ragazza finisce, i suoi amici le fanno un applauso e io prendo il suo posto.
-Questa la dedico a al tizio che mi ha portata via da una festa e mi ha salvata dall'imbarazzo generale. Mi hai chiesto una canzone poco seria, eccotela!- dico nel microfono.
La base parte e inizio subito a cantare seguendo il testo.
-Sure she got a body like an hourglass, but I can give it to you all the time.
Sure she got a booty like a Cadillac, but I can send you into overdrive.
You've been waiting for that, step on up, swing your bat. You see anybody could be bad to you, you need a good girl to blow your mind, yeah- Ora sfocio nel trash più assoluto.
-Bang bang into the room (I know you want it) Bang bang all over you (I’ll let you have it) Wait a minute let me take you there, Wait a minute 'til you (ah, hey!) Bang bang there goes your heart (I know you want it) Back, back seat of my car (I’ll let you have it) Wait a minute let me take you there, Wait a minute 'til you (ah, hey!)-
-She might’ve let you hold her hand at school, but I’mma show you how to graduate.
No, I don’t need to hear you talk the talk, just come and show me what your momma gave.
I heard you've gotta big baby, mouth but don’t say a thing.
See anybody could be good to you, you need a bad girl to blow your mind- guardo Seb, si stra pisciando sotto dalle risate e anche io mi sto divertendo. Ora c'è di nuovo il ritornello e poi la parte bella.
-It’s Myx Moscato
It’s frizz in a bottle
It’s Nicki full throttle, it’s oh, oh
Swimming in the grotto
We winning in the lotto
We dipping in the powder blue, four door
Kitten so good
It’s dripping on wood
Get a ride in the engine that could
Go, Batman, robbin’ it
Bang bang, cockin’ it
Queen Nicki dominant, prominent
It’s me, Jessie, and Ari
If they test me, they sorry
Ride his uh like a Harley
Then pull off in his Ferrari
If he hanging we banging
Phone ringing, he slanging
It ain’t karaoke night but get the mic 'cause I'm singing- sento la gente applaudire e anche qualche grido d'approvazione.
-B to the A to the N to the G to the uh
B to the A to the N to the G to the hey
See anybody could be good to you
You need a bad girl to blow your mind-

Stiamo passeggiando abbracciati, io ho addosso la sua giacca perché sento freddo; dopo quello che è successo al karaoke, abbiamo scoperto che c'era un paparazzo nel locale e siamo scappati. Ora stiamo tornando alla cena, siamo spariti da un'ora buona.
Sebastian si ferma di colpo e mi tira in un vicolo, come quelli dei film con le scale antincendio, solo molto più stretto. Mi appoggio con la schiena al muro, le mani nelle tasche della sua giacca e lo guardo, a mezzo metro da me appoggiato al muro opposto, con le mani nelle tasche dei pantaloni.
Anche lui mi guarda.
Dopo meno di due minuti di silenzio, corriamo uno verso l'altro e le nostre labbra sono la prima cosa a toccarsi.
Cammina verso dietro e io lo seguo, si poggia al muro e mi cinge la vita, io tiro fuori le mani dalle tasche e le metto sul suo petto.
Ci stacchiamo e iniziamo a ridere.
-MA CHE CAZZO!?- grida qualcuno alla mia sinistra e mi costringe a voltarmi.
È Tom Holland.