Capitolo 19

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Saluto l'ennesima persona che mi fa le condoglianze.
Sembrano tutti dispiaciuti per me, ma io non li ho mai visti in vita mia.
Ci sono addirittura alcuni colleghi di mio padre.
Al mio fianco ci sono le mie migliori amiche, Dave e c'è persino Harrison.
Tom doveva arrivare, ma ormai è molto in ritardo, spero mi raggiunga, ne ho bisogno.
Salgo su una specie di palco per fare una specie di discorso.
-Ehm..buongiorno a tutti, grazie per la vostra presenza..e ecco, io non so che dire, perché insomma cosa potrei dire? Che amavo mia madre e che non so cosa farei senza di lei? Se devo dire la verità è del tutto falso. Insomma, io amavo mia madre certo, ma è 10 anni che lei non è al mio fianco e me la sono cavata benissimo da sola.- prendo un sospiro perché so che non dovrei dire queste cose, ma è come se il dolore facesse l'effetto di un siero della verità sul mio corpo.
Vedo Jen e Sey guardarmi sorridenti, sanno cosa penso e gli va bene.
Harrison mi guarda in modo strano.
Dave sembra sollevato.
Tom non è ancora arrivato.
-Io, io mi sono anche resa conto che qui dentro non conosco la metà di voi, che ci fate qui se non avete mai fatto parte della vita di mia madre? O meglio perché quando era malata non vi siete fatti vedere ed ora che non c'è più venite al suo funerale?! In questa stanza sono l'unica che ha davvero amato mia madre, sono felice per lei perché adesso è vicina a l'uomo che amava, mio padre e ai suoi genitori.- sento Dave alle mie spalle, mi prende in braccio e mi porta via.
Sento che Sey prende il mio posto e cerca di far andare via tutti.
Appena solchiamo la porta di camera mia scoppio in un pianto disperato.
-Piccola-mi richiama Dave accarezzandomi i capelli.
-Grazie per essere al mio fianco-dico abbracciandolo.
Ci sdraiamo sul letto, ci mettiamo di lato uno difronte all'altro, lui mi abbraccia.
Rimaniamo per un tempo indeterminato così.
Qualcuno bussa alla porta.
-Chi è?-chiedo.
-Sono Harrison,posso entrare?- grido un affermazione di rimando e lo vedo entrare.
-Devo dirti una cosa-dice Haz appena incontra il mio sguardo e sembra vergognarsi, forse per la scenata che ho fatto prima.
-Ecco Tom mi ha mandato un messaggio, mi ha chiesto di dirti una cosa, ma io sono troppo deluso per non fartelo vedere tutto-afferma mostrandomi lo schermo dove c'è un messaggio:
Da Tom:Bro,ho fatto una cazzata, mi sono assolutamente dimenticato del funerale della mamma di Eve, dille che sono stato fuori per lavoro e che ho fatto di tutto per venire e dille che passo oggi pomeriggio...grazie bro.
Leggo il messaggio ad alta voce e tutti mi guardano con una faccia tra lo schifo più assoluto e la sorpresa.
Io non so nemmeno cosa pensare.
Io che avevo solo bisogno di lui...ma, di certo lui non aveva bisogno di me.
Una lacrima dopo l'altra scendono dal mio viso.
Se questo pomeriggio verrà gli dirò tutto quello che penso.

Sento suonare al campanello, sono carica come una bomba ad orologeria e sento che qualsiasi parola che Tom pronunciasse mi farebbe esplodere.
Apro la porta e lui mi sorride.
Ah, sorride lo stronzo.
Si sporge per abbracciarmi ma lo scanso.
Lo faccio entrare in salotto.
-Eve, ti chiedo scusa, ma questo impegno mi ha trattenu- lo fermo prima che possa dirmi altre bugie.
-Impegno? Davvero? Tu credi che io sia così stupida? Harrison mi ha fatto leggere tutto il messaggio, e ti giuro che mi ha fatto schifo. So che sembra un cliché ma io mi fidavo di te, e tu cosa hai fatto? Hai rotto tutto quello che provavo per te. Anzi sai cosa provo ora? Disgusto, disprezzo e vergogna per aver solo pensato che tutte le parole che mi dicevi erano sincere!-sto urlando, non riesco a trattenermi.
Sembra deluso.
Ora lo picchio. Con le parole.
-Sai cosa? È vero. Io ti ho usato per tutto il tempo, non mi sei davvero interessato, anzi per niente! Mi servivi solo per qualche bacio, ma ora che c'è Dave tu non mi servi più! Quindi non c'è più bisogno di fare finta di niente, vattene e non farti mai più rivedere!-urlo ancora spintonandolo.
Quando una lacrima scende dal mio viso lui l'asciuga e la mette sul suo.
-Ogni tua lacrima simboleggia il mio dolor-lo interrompo ancora.
-Sei serio?! Non riesci neanche a pentirti? Non sei più bravo a piangere a comando? Ti servono le mie lacrime ora?!-dico in tono sarcastico mentre lo trascino fuori dalla porta.
La sbatto.
Mi accascio contro di essa.
E piango.
Piango ininterrottamente.
Potrei anche perdonarlo.
Ma non dimenticherò quello che ha fatto.
Mai.
Ad un certo punto sento dei passi.
-Eve-
Alzo lo sguardo, è Dave.
-Credo che tu abbia bisogno di riposare-dice e mi prende in braccio.
Io non ho la forza di rispondergli.
Questa discussione mi ha prosciugato.
Dave mi poggio su qualcosa di morbido, penso il mio letto.
-Posso dormire con te?-chiede ed io annuisco senza pensarci.
Si, Dave mi ha tradita, ma non si è mai dimenticato delle cose importanti per me.
Ci accoccoliamo sotto le coperte, siamo a Marzo ma purtroppo fa ancora freddo.
La sua mano si poggia sul mio fianco ed io poggio la mia mano sulla sua.
Le nostre dita si intrecciano e lo sento sorridere.
Sono così stanca che quasi non faccio in tempo a chiudere le palpebre che Morfeo mi porta nel suo abbraccio, in un mondo pieno di sogni.
O nel mio caso.
Incubi.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora