Capitolo 18

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Il primo rumore che sento è l'incessante bip dell'elettrocardiogramma che dice che purtroppo ancora il mio cuore batte.

Sento una stretta leggera alla mano, apro gli occhi che sono tutti appiccicati e vedo che c'è una persona che dorme sulla sedia posizionata accanto al letto, la persona in questione è Tom e vedo che la mia mano è stretta alla sua.

Come al solito sta sbavando, faccio una smorfia che dovrebbe essere un sorriso, poi lui ha uno spasmo e si sveglia di scatto.

Una volta aperti gli occhi mi vede e li sgrana per un secondo, poi si sporge verso di me.

-Sto sognando o sei davvero sveglia?- mi chiede sussurrando.
-No purtroppo sono davvero sveglia- rispondo piano.

Per tutta risposta lui si avvicina e poggia le sue labbra sulle mie.
-Tom!- urlò
-Scusa, volevo la certezza che fossi reale- risponde abbozzando un sorriso.
-Ti avevo detto di non farlo più- dico accusandolo
-Non lo farò più da ora in poi se non sarai tu a chiedermelo- dice facendo strane mosse con le sopracciglia.
-Stai certo che non te lo chiederò più- sorrido beffarda mentre lui mette il broncio.
-Tu sei davvero cattiva-dice sorridendomi.
-Tom?-lo richiamo.
-Dimmi Eveline- dice lui tornando serio.
-Mi dispiace-sussurro.
-No, se credi che dopo quello che hai fatto ti perdonerò ti sbagli, Eveline questo non è il modo di risolvere le cose! Cosa avevi intenzione di fare?! Credi che tuo padre sarebbe stato felice di vederti accanto a lui già da adesso!? Sono sicuro che ti avrebbe sgridata per la stupidaggine che stavi per compiere! E sto mettendo per certo che ci sia qualcosa dopo!E se non ci fosse stato? E se fosse peggio di questa vita? Non saresti potuta tornare indietro!- grida con le lacrime agli occhi ed io mi rendo conto di quanto sono stata egoista.
-Io non posso vivere senza te al mio fianco! Non posso, sei diventata una costante nella mia vita ed io non posso e non voglio perderti!- continua e ora vedo le lacrime scendere dal suo viso.
Per ogni lacrima che lui versa il mio cuore perde un battito, non avevo pensato che le persone che tengono a me ci sarebbero rimaste male.
In più non sapevo di essere così importante per Tom.
-Tom, mi dispiace tanto, sono stata un'egoista! Io ho pensato solo a me stessa, non ho pensato a te, a Jenna o a Lindsey o al fatto che vi avrebbe fatto male, così male....-mi scuso ancora e questa volta porto le mie labbra sulle sue perché ne sento il bisogno come se solo quelle labbra così morbide possano tirarmi su.
Questo bacio sa di lacrime e dolore, ma penso che sia uno dei migliori baci che ci siamo dati.
Il più sincero e sentito.
È come se non volessi essere in un altro posto, non volessi essere con altre persone, come se solo lui mi bastasse.
Ci stacchiamo, i nostri sguardi si incrociano e lui fa un sorriso amaro.
-Eveline, io..io....sento qualcosa di forte quando sono con te...e...e,io....ecco, non riesco a spiegarm-la interrompo dandogli un altro bacio a stampo.
-Tom fermo, è inutile dare un nome a tutti i nostri sentimenti, tu prendimi la mano senza il minimo timore e fai quello che il tuo cuore suggerisce- dico e nel frattempo con l'indice faccio pressione sul suo petto.
Noto che mi prende per mano e si avvicina delicatamente al mio viso.
Qualcuno bussa alla porta della camera.
-Avanti-dico.
La persona che entra nella stanza è stata parte della mia vita, abbiamo passato momenti belli e brutti e in fondo gli voglio ancora bene anche se mi ha fatto davvero male il suo comportamento.
-Ciao Dave-dico fredda.
-Ciao Eveline- risponde.
-Non mi aspettavo che ti facessi rivedere dopo così tanto tempo-
-Ecco, mi hanno chiamatao dall'ospedale perché hanno ancora il mio numero come recapito telefonico in caso di emergenze, mi sono preoccupato ed ecco, sono qui- dice mettendo la mano dietro la testa.
-Ah, bene, ora puoi andartene- interviene Tom evidentemente geloso.
-Non so chi tu sia, ma purché tu lo sappia io sono il suo ex e ho il dovere di starle accanto- afferma irritato Dave.
-Ragazzi calmi, Tom calmati, posso cacciarlo da sola, Dave calmati anche tu, non hai alcun dovere di starmi accanto da quando mi hai tradita- alzo un po' la voce per far capire che sono più che seria.
-Non ti eri trasferito in Europa?-chiedo a Dave.
-Si, infatti sono appena arrivato, appena mi hanno chiamato sono partito.- risponde.

Alla fine la situazione si è calmata, i due sono usciti dalla stanza perché dovevano farmi le ultime visite prima di rilasciarmi.
Uscita dall'ospedale Tom mi accompagna a casa.
Ho deciso di ospitare Dave perché è stato davvero premuroso a farsi 8 ore di viaggio per vedere come stavo.
Appena entro le mie due coinquiline mi saltano addosso, entrambe piangono, mi sgridano e poi tornano ad abbracciarmi.

-Dave è venuto dall'Europa per vedere come stavi?- chiede Sey per l'ennesima volta. Io annuisco.
Ci siamo chiuse in camera mia perché volevano farmi un paio di domande.
-Ragazze ora voglio solo riposare- dico cacciandole dalla mia camera per poi infilarmi sotto le coperte.

Un paio di giorni dopo
Mi alzo con la mia orribile suoneria.
Prendo il telefono e riconosco il numero dell'ospedale.
So già quale sarà il contenuto della telefonata.
Mi preparo psicologicamente prima di rispondere.
-Pronto, sto parlando con la signorina Fox?-chiede una voce femminile dall'altro capo del telefono.
-Si-
-Le devo dare un'orribile notizia-
-Per favore non faccia convenevoli e la dica-
-Questa mattina sua madre ha esalato il suo ultimo respiro, le sue ultime parole sono state: "dite a mia figlia che mi dispiace".-conclude ed io chiudo la chiamata.
Me lo aspettavo.
Ma sentirlo dire fa ancora più male.
Mia madre è morta.
L'ennesima perdita nella mia vita.
Fa male cazzo.
Fa troppo male.
Prendo il cuscino e urlo, urlo finché non mi fa male la gola.
Mi tiro i capelli e grido ancora, questa volta non c'è il cuscino a soffocare le mie urla.
In pochi secondi vengo raggiunta da tre persone, tutte capiscono la situazione all'istante.
Ad un tratto vengo avvolta e scoppio a piangere.
Le lacrime solcano il mio volto.
Non ce la faccio.
No, no.
Perché tutte a me?
Li guardo e mi rendo conto che ora vorrei un'unica persona al mio fianco, ma lui non c'è.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora