Pov. Francesca
-Buongiorno ragazze, pronte per una sessione di palestra con il famoso Tom Holland?- chiede Tom tutto allegro.
Io guardo le altre ragazze.
-Tom- fa Alessia.
-Si?-
-Sono le sei di mattina- continua Martina.
-E allora?-
-Vogliamo un... facciamo tre caffè a testa. E paghi tu.- concludo io.
Tom ride silenziosamente e ci apre la portella, io mi siedo tra Alessia e Martina, che si appoggiano sulle mie spalle e chiudono gli occhi.
-Ragazze, che musica metto? Così almeno non vi riaddormentate...- chiede Tom accendendo la radio.
-Lascia, faccio io- dico e mi stacco Martina e Alessia dalle spalle, per passare avanti sul sedile vicino a Tom.
-Ti conviene mettere delle cuffie, non dire che non ti ho avvisato- gli sussurro collegando il telefono alla radio della macchina.
-Che fai? Vuoi mettere i metallica?- chiede lui.
-Nah, troppo facile. Ascolta e aspetta la loro reazione- e premo play.
Nella macchina inizia a risuonare la canzone Youngblood dei 5SOS. Martina e Alessia iniziano a muoversi e si svegliano poco prima del ritornello.
-YOUNGBLOOD!- gridano -SAY YOU WANT ME, SAY YOU WANT ME, OUT OF YOUR LIFE!- e mi aggiungo pure io.
Finiamo con il ridere guardando la faccia scandalizzata di Tom.
-Ragazze, ma Tom non conosce la musica italiana- esclama dopo un po' Martina.
-Meglio così- rispondo io.
-No, qualche canzone la conosco- risponde lui.
-Tipo?- chiede Alessia.
-Non mi viene in mente nulla al momento, ma non è molto il mio genere-
-Te la facciamo ascoltare noi una canzone bella allora- concludo io.
Lancio uno sguardo alle due sedute dietro, che ormai sono sveglissime e iniziamo a cantare.
-Ciao, semplicemente ciao. Difficile trovar parole molto serie, tenterò di disegnare. Come un pittore, per fare in modo di arrivare dritto al cuore con la forza del colore. Guarda senza parlare Azzurro come te come il cielo e il mare...- e ci lanciamo in un interpretazione di Come un pittore degna di Pavarotti.
Arriviamo in palestra dopo aver fatto cantare un pezzo della canzone a Tom che, anche con i suoi madornali errori, è stato fantastico.
Guardo verso l'alto.
Un grattacielo gigante, tutto di vetro, è questa la palestra. Entriamo nella hall. Una ragazza molto in forma ci viene incontro e fa gli occhi dolci a Tom, iniziando a parlare.
E no eh, è fidanzato con Eve lui.
-Ehm amore, che dici se andiamo a lasciare le cose nello spogliatoio- gli dico avvinghiandomi al suo braccio, con un sorrisetto malizioso, facendo strusciare il mio naso con la sua guancia.
Lui ha un attimo di confusione, poi fa di si con la testa e inizia a camminare.
-Smamma oca- sussurro alla tipa, che sempre più sorpresa se ne va.
-Grazie, mi hai salvato. Seriamente non hai mai pensato ad una carriera nella recitazione?- mi chiede ed io rido.
Nel frattempo Martina e Alessia erano andate avanti. Le raggiungiamo e le aggiorniamo.
Alessia, presa dalle risa, cammina all'indietro e va quasi a sbattere contro la porta di vetro, che sicuramente non aveva visto. Quasi, perché Tom la apre prima che ci possa sbattere.
-Sei un danno- esclama Martina sbattendosi una mano in faccia.
Entriamo nella palestra.
-Porca tro..-
-Ttola! La smetti?- finisce Alessia per me, di nuovo.
Alzo gli occhi al cielo e continuo a fissare quel paradiso fatto di macchinari, barrette dietetiche e testosterone.
-Ragazze, non so voi, ma io già mi sento la tartaruga- commenta Alessia toccandosi la pancia.Ci stiamo allenando da un po' e abbiamo deciso di passare in una sala dove provare un po' di boxe.
Martina, andata a prendere i guanti per lei e Alessia, inciampa nel tappetino blu, cadendo di faccia.
-Oh miei dei!- grida Alessia lanciando il telefono e precipitando tra le braccia di Martina.
Tom la aiuta ad alzarsi e lei si massaggia la faccia.
-Ti sei fatto male?- chiedo accarezzando il pavimento.
In risposta Alessia mi tira uno dei suo mega calci sullo stinco.
Loro vanno a cercare del ghiaccio e io e Tom rimaniamo a boxare.
Poco dopo ritornano e anche Alessia ha del ghiaccio sul naso.
Notando il mio sguardo Martina si affretta a spiegare - Stava correndo verso la hall e non ha visto la porta di vetro. Ci ha sbattuto contro e si è sentito un tonfo, si è girata tutta la palestra- conclude ridendo.
E allora scoppio a ridere anche io.-Allora passo io alle 9. A dopo- ci saluta Tom e sfreccia via.
Saliamo in stanza e facciamo la conta per l'ordine con cui ci dobbiamo fare la doccia e Alessia va per prima, poi Martina e io la solita sfigata.
-Ti fa ancora male il naso?- chiedo a Martina nascondendo una risata, e lei mi lancia un cuscino.
Correndo come mai prima d'ora, riusciamo a fare tutto in tempo.
Quando Tom arriva, lo vediamo avanti ad un furgoncino nero, con il cappuccio della felpa in testa e degli occhiali da sole scuri. Ci viene incontro, altrimenti non avremmo mai capito fosse lui. Saliamo e arriviamo in studio.
Appena scendiamo dal van, un gruppetto di ragazze e ragazzi, ci accerchia, sventolano fogli e telefonini. Tom cerca di fare quante più foto e di firmare quanti più autografi possibili e solo dopo ci rendiamo conto che i ragazzi volevano anche i nostri autografi.
-Ragazze, che succede?- chiede Martina.
-Cosa facciamo?- chiede Alessia.
-Ragazzina, ma voi ci conoscete?- chiedo ad una ragazza bionda.
-Certo, siete su tutte le riviste come nuove star dei film Marvel. Le prime ragazze normali ad aver avuto la possibilità di girare una parte in un film. Siete famose!- e mi porge un foglio e un pennarello. Io titubante, faccio una firma e lei mi dà una velo pacca su una spalla.
-Ale, Marty, firmiamo questi autografi, se è quello che vogliono- rispondo alle mie migliori amiche.
Inizio a fare selfie e a firmare autografi, aggiungendo un disegnino stilizzato di ogni persona che me lo chiede.
Una ragazzina in lacrime si avvicina a me e mi abbraccia. Questo mi ricorda la prima volta che ho visto Tom. La abbraccio anche io e poi continuo a fare foto e firmare autografi, fino a quando non arriva la sicurezza e ci fa entrare, allontanando la piccola folla di fans urlanti.
Non avevo mai pensato che il dover girare un film avrebbe comportato il fatto che dovessimo firmare autografi, fare foto, per un ruolo così piccolo. Capisco gli attori come Tom, ma mi sembra esagerato per noi tre, che abbiamo solo una piccola parte il un film gigante.
Entriamo negli studi e andiamo in sala trucco, come di routine.
-Allora ragazze, la scena sarà così: C'è un incendio e Spider-Man arriva a dare una mano, Alessia e Martina sono già in salvo, mentre Francesca, è intrappolata in casa e arriva Spider-Man a salvarla. Volevamo provare una scena in cui lui ti dice di buttarti dalla finestra e mentre tu lo fai e ti butti, lui ti prende al volo e ti porta in salvo sul marciapiede. Semplice- e se ne va.-Vedi, da lì ti butterai, non è alto e sotto c'è un tappeto gonfiabile, Tom arriverà e ti prenderà al volo. Semplice. Sarai comunque imbranata per sicurezza.- mi spiega avanti alla scenografia.
-Ma non poteva farlo una stunt?- chiedo io.
-Non c'è ne è bisogno. Vai, sali e affacciati alla finestra- e un ragazzo mi accompagna a alla "finestra". Alessia e Martina sono giù e mi guardano, poi Martina si inginocchia e grida:
-Giulietta, amore mio! Son qui!-
-Oh Romeo Romeo perché sei tu Romeo!?
Rinnega tuo padre, rifiuta il tuo nome, o se non vuoi, giura che mi ami e non sarò più una Capuleti.
Solo il tuo nome è mio nemico: tu sei tu.- le rispondo io teatralmente e Alessia scoppia a ridere e Jon applaude.
-Abbiamo registrato tutto- urla un fonico da giù e io scoppio a ridere.
-Ma dove è finito il nostro amichevole Spider-Man di quartiere?- chiede Jon un po' irritato.
-Sono qui!- grida Tom.
Lo cerco con lo sguardo ma non lo vedo e una voce grida - Alza la testa- e guardo verso il soffitto.
È appeso a dei cavi pronto per girare la scena.
-Possiamo iniziare- grida Jon - Azione!-
Accendo il fuoco finto, ma che rende tutto caldo e si sente un botto e un pezzo di soffitto crolla dietro di me.
Corro verso la finestra e mi affaccio: le mie amiche sono lì sotto che gridano insieme anche ad altre persone.
I vigili del fuoco stanno gonfiando un tappeto e mi fanno segno di saltare. Sto per farlo quando Jon grida -STOP!-
Ci giriamo tutti a guardarlo e lui ci dice che uno dei cavi che regge Tom si è staccato.
Ho l'occasione di girare meglio la scena.
Tutto si mette al proprio posto come per magia e il fuoco si accende.
Il soffitto crolla di nuovo e io corro ancora verso la finestra.
Questa volta però prendo la rincorsa e mi butto.
Tom mi arriva addosso e mi cinge con un braccio, io mi stringo a lui e atterrano sani e salvi.
-Stop! Siete stati fantastici, complimenti!- grida Jon - Pronti a girare un'altra?- continua poi.
Salgo di nuovo nella stanza, pronta a saltare di nuovo.
Faccio tutto da capo e salto, Tom mi afferra e si sente un 'clang', scivolo dalle mani di Tom e finisco di faccia sul tappeto gonfiabile, dopo un volo di due metri.
Sento Jon gridare -STOP!- e della gente correre verso di me.
Provo ad alzarmi, ma riesco solo a girarmi pancia in su e poi apro gli occhi.
-Datemi un attimo- sussurro e tutti tirano un sospiro di sollievo.
Riesco a mettermi seduta e mi tocco il naso dolorante. Una fitta mi attraversa la faccia e mi guardo la mano, piena di sangue. Tom mi porge una mano e mi aiuta a mettermi in piedi. Zoppico verso la sala trucco e mi vado a guardare allo specchio. Ho ancora il sangue che scende dal naso e mi sono sporcata la maglietta. Prendo un asciugamano e inizio a pulirmi, e poi lo uso come fazzoletto.
-Francesca vieni, andiamo in ospedale- dice qualcuno alle mie spalle, Tom.
Vado verso di lui e poi guardo il pavimento. Ho lasciato la scia tipo Hansel e Gretel.
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Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*
FanfictionEveline ha una grande passione,diventare attrice. Non ha mai avuto ruoli importanti,ma la vita gli offre una grande opportunità, i casting per Spiderman: Homecoming 2 sono aperti e cercano una protagonista femminile,vuole ottenere quel ruolo a tutti...