Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*

Capitolo 55

Pov. Alessia

Sto piangendo come una bambina, il mio abito è fantastico, Chloè mi mette anche un velo sulla testa per farmi vedere l'effetto finale e anche mia madre e mia nonna, a questo punto, scoppiano a piangere.

-La mia bambina, è fatta grande.- dice mia madre
-Credo dovresti aumentare la gradazione agli occhiali, è già grande da un po'.- le risponde mia nonna.

-È l'abito giusto?- chiede la ragazza, imitando le commesse nelle tante puntate che ho visto di "say yes to the dress".
-È l'abito giusto.- ribatto sicura e tutte le ragazze, mamma e nonna, mi fanno un grande applauso. Mi sento a disagio.

-Ehm Ale, ora però abbiamo un problemino. Quando torniamo a prenderlo?- mi fa notare Martina.
-Caaaaaactus... Torneremo qualche giorno prima del matrimonio, dai.-
-Volendo, si può trovare in Italia lo stesso vestito?- chiede Francesca a Chloè.
-No, è di una collezione che si trova solo qui, mi spiace.- afferma.
-Torneremo.- concludo.

-Ora andiamo di damigiane!- dice Martina e Francesca la riprende.
-Devo mettere per forza un vestito?- chiede lei. È seria?
-Se non ti metti un vestito non vieni.- le dico, girandomi per sorriderle, ma inciampo e cado per terra, come una sottiletta. Inutile dire che tutte scoppiano a ridere, compresa Chloè, che poi mi aiuta, dato il mio impedimento dovuto al vestito.

-Vallo a togliere e poi dirai come vuoi che ci vestiamo- dice Eveline e Chloè mi toglie il velo, non prima che mi fossi vista un'altra volta. Mi sentivo una principessa.
Chloè, dopo, mi porta nel camerino e mi aiuta a togliere il vestito di dosso.

-Eri davvero stupenda, come si chiama il tuo fidanzato?- mi chiede.
-Noah.- rispondo.
-Oh, allora è americano. Il nome mi ricorda tanto un attore giovane che ha fatto un film di recente... qual è il cognome?- sorrido e capisco che sta parlando proprio del mio ragazzo.
-Noah Centineo?- chiedo.
-Oh si, proprio lui. È così carino, non trovi anche tu? Ci farei proprio un pensierino se non fossi fidanzata!- afferma e dentro di me si accende la fiamma della gelosia.

-Trovi? Si è proprio carino il mio futuro marito...- ho sganciato la bomba. Non per vantarmi, ma è mio. Chloè sbianca e capisce di aver appena fatto una gaffe.
-Oddio, scusami! Non lo sapevo. Tranquilla non ho intenzione di rubartelo, amo il mio fidanzato.- si scusa e la fiamma si spegne.

-Fa niente, lo so che mi ritroverò sempre gente che avrà queste reazioni.- le dico e lei sospira. Apre, poi, la porta del camerino e mi fa andare dalle altre, che si sono spostate in un'altra saletta.

-Mara e la nonna ti salutano, dovevano preparare la cena e ci hanno chiuso. A proposito, è ora di pranzo, possiamo andare?- dice Franca, sempre affamata ma sempre magra. Come cavolo fa?!

-Pausa pranzo, anche perché devo parlare con Noah di una cosa che ho pensato e poi torniamo all'attacco per la ricerca degli abiti per voi, ci state?- chiedo e loro annuiscono con vigore.
-Quando tornerete a prendere il tuo vestito?- chiede Chloè.

-A novembre?- chiedo e attendo conferma. Le prime sessioni saranno finite, quindi di regola potremmo fare un po' di pausa... Ciò che mi spaventa sono le sessioni invernali che saranno a dicembre, subito dopo il matrimonio.

-Si e non ti preoccupare per dicembre, so che lo stai facendo. Il tuo matrimonio viene prima di tutto. Ricordi cosa disse quel professore... Ippolito?- chiede Martina.

-L'amore vale più di tutto, non rinunciate mai all'amore per la carriera, perché senza, la vita non ha senso di esserci.- diciamo poi all'unisono, come se fosse una preghiera.

-Okay hai ragione, mi devo tranquillizzare.- affermo.
-Andiamo al ristorante che ha appena aperto? Si dice che delle ragazze con problemi, abbiano tolto l'insegna e loro l'hanno rinnovato da capo a piedi.- ci dice Eveline. Io, Martina e Francesca ci guardiamo, per poi scoppiare a ridere.

-Cosa? Che succede?- chiede Eve spaesata.
-L'ho smontato io quel cartello.- inizio.
-Io le tenevo la scala.- continua Franca.
-E io le facevo il video.- conclude Marta. Eveline sembra shockata.
-Ah, ah okay, allora non ci andiamo. Ora si chiama "sweet but psycho" e fa cucina irlandese.- ci informa e io, fiera, abbozzo un ballo della vittoria.

-Prima era "ristorante italiano" e faceva cucina itagliana.- dice Francesca.
-Ossia faceva venire voglia di tagliarsi le vene.- dice Marta.
-Okay andiamo al Mc...- conclude Eveline sospirando.

-Noah siamo al McDonald... Ora ti mando la posizione, sì... - dice Franca a Noah, via telefono, per poi chiudere la chiamata.
-Ci SoNo CiRcA uN mIlIoNe Di McDoNaLd'S qUi A nEw YoRk!!- lo prende, poi, per il culo in italiano.

Dieci minuti dopo, siamo tutti seduti ad un tavolo abbastanza grande nel fast-food.
-Dimmi, amore, qual è la tua idea?- mi chiede Noah.
-Ogni invitato, dovrà avere un particolare, il vestito, un bracciale, un frontino, un foulard o altro, di colore arancione. I paggetti e la damigella, avranno l'intero abito arancione.- affermo e Noah mi guarda, come illuminato.

-Ma sembrerò un carcerato...- cerca di dire Sam, ma Harry gli tappa la bocca per timore di subire delle conseguenze da parte mia.

-Mi va bene tutto per te, amore.- mi risponde.
-Che hai fatto? Sei troppo dolce.- gli chiedo sospettosa.
-Ma nulla cucciolina trottolina du du... - non finisce la frase che Franca si alza e corre in bagno a vomitare. Ma davvero?!

-Che. Hai. Fatto.- mi impongo e lui cede.
-Ho invitato Cole e Jack.- dice velocemente. Dopo questo succede l'inferno. Martina inizia ad urlare e la gente ci nota, in particolare Sam, Harry e Noah e si ammassano attorno a noi per autografi o foto.
-Martina sei una testa di... Tostapane!- la riprendo.

Sento tante ragazze fare a Noah complimenti e, presa dalla gelosia, faccio una cosa che, se fossi stata in me, non avrei mai fatto. Lo bacio appassionatamente davanti a tutti e lui, sorpreso, ricambia con passione e mi prende la testa tra le mani. Sento attorno a me urla e tanti flash su di noi. Non mi ero mai mostrata pubblicamente con lui. Nessuno sapeva che fosse fidanzato e a me andava bene così, non volevo fama o altro. Mi bastava avere lui.

Ci stacchiamo e lui mi guarda come per dire "che cosa hai fatto?". Ha ragione. Ora avremo addosso gli occhi di tutti. Nessuna privacy da nessuna parte e al matrimonio... Oh no.
Cerchiamo disperatamente di uscire dal McDonald trascinandoci dietro i gemelli, Martina e Francesca, che era riuscita a raggiungerci.

Corriamo via ed entriamo nel primo posto che ci capita davanti, un hotel. Scoppio disperatamente a piangere e mi accascio sul pavimento.