Capitolo 35

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Pov. Martina

È mezz'ora che sto aspettando quella Schifosa di un cacio cavallo.
Penso che lei si stia divertendo davvero tanto.
-Martina, ti prego lasci andare Alessia?-mi chiede Noah ed io scuoto la testa.
-Non mi abbandonerete anche voi- dico e tiro Alessia in un abbraccio che sembra più una stretta mortale.
-Ti preeeeego- mi chiede ancora Noah.
-No, smamma-dico facendo un gesto con la mano.
-Non puoi rubarmi la mia futura moglie!- dice ed io rido.
-Noi ci siamo sposate prima che arrivassi tu!- dico e lui si spiaccica una mano sulla faccia.
Si mette in ginocchio e congiunge le mani.
-Martina, tu sei la persona migliore del mondo, perciò ora che sono in ginocchio di fronte a te ti prego umilmente di lasciare andare la mia amata-dice iniziando a fare come gli antichi egizi che veneravano gli dei.
-No! Miaaaaaaaa- dico ringhiando.
Lui si rialza e sembra scoraggiato.
-Martina, guarda un gatto che si suicida dalla finestra-dice Noah indicando qualcosa.
-Cosa? Dove?-dico guardando alle mie spalle.
Alessia riesce a sfuggire dalla mia presa.
-Noooooo, mio tessssoro!-dico allungando la mano.
Lei e Noah corrono via.
-Buona scopata!-esclamò mentre se ne vanno.
Io mi risiedo al tavolo e affogo la mia solitudine nella....Coca Cola visto che quelli schifosi si sono portati lo champagne.
Dopo aver finito tutta la bottiglia di Coca Cola decido di alzarmi e andarmene.
Arrivata in hotel mi siedo sul divano e guardo la televisione spenta.
Decido di chiamare Sam.
-Non è che vieni da me, quelle sue schifose mi hanno abbandonato-dico appena risponde.
-Harry mi ha praticamente cacciato di casa, perciò volentieri- risponde ed io sorrido chiudendo la chiamata.
Dopo circa trenta minuti sento bussare alla porta.
Apro e vedo Sam con tante buste della spesa.
Le porta sul tavolo e noto che sono piene di pop-corn e altro cibo spazzatura.
Lo abbraccio e ci buttiamo sul divano, metto il CD di Stranger Things che lui dice non aver visto.
Tsk...Ignorante.
Passiamo la serata a guardare serie TV abbracciati sul divano.

Pov. Eveline

Questa è stata una serata magnifica, sono felicissima per Noah e Alessia che, dopo essere svenuta, ha detto un grande sì a Noah sbriciolando ogni suo dubbio. Se lo meritano un amore così.

Dopo abbiamo mangiato mentre i due si scambiavano sorrisi e baci di tanto in tanto. Vorrei anche io qualcuno che si comporti in questo modo. Oh ma io ce l'ho. Tom mi sta accompagnando a casa e mi lancia sguardi, di tanto in tanto, come quelli di Noah nei confronti di Alessia. Ci amiamo anche noi e io spero di arrivare a un punto tale da sposarci, come i due.

-Tu mi sposeresti, Tom?- gli chiedo ad un tratto.

-Di sicuro tra qualche anno si, ma ora no. Con mio fratello malato, le riprese e, soprattutto, il matrimonio imminente.- mi risponde e io sorrido.

-Perchè vorresti avere proprio me come moglie?-

-Perchè ti amo, e sono sicuro che ti amerò per sempre, proprio come ha detto Noah.- mi sciolgo.

-Spero che tutto si risolva presto, perchè non vedo l'ora di sposarti. E poi... c'è la prima notte di nozze.- dico con voce maliziosa.

-Possiamo sempre fare una prova stasera.-mi dice lui parlando a denti stretti come se si stesse sforzando per non saltarmi addosso.

Inutile dire che appena arrivati a casa ci dirigiamo direttamente alla mia camera.

-Questa volta sono fornito.- mi dice lui tirando fuori il portafoglio dalla tasca e prendendo una bustina argentata.

-Menomale, non mi andava di sgattaiolare in camera di Jen. Di nuovo.-

-Madre perdoname por mi vida loca.- dice lui in tutta risposta e io scoppio a ridere.

-Da dove ti è venuta questa?- chiedo continuando a ridere

-Non lo so- mi risponde per poi fiondarsi sulle mie labbra sorridendo.

Mi afferra freneticamente la vita e mi fa stendere sul letto mettendosi , poi, su di me.

Io ribalto le posizioni e gli bacio l'angolo della bocca, il mento, le guance, il naso mentre gli passo le dita tra i capelli. I suoi bellissimi occhi mi stanno fissando sorpresi, ma paziente si lascia toccare e baciare. Le sue mani mi stanno accarezzando i fianchi e il desiderio incomincia a crescere in me.

Gli afferro l'orlo della maglietta e gliela faccio passare sopra la testa.

-Hai un corpo fantastico.- sussurro mentre gli faccio passare le mani sul petto.

-Davvero?-

-Mhmh...-

-Oh dio, ti voglio.- mi dice con voce roca.

-Sono tua, Tom- gli brillano gli occhi.

-Proprio così, sei mia.-

In un battibaleno mi toglie il vestito che avevo, reggiseno e poi mi fa sdraiare sulla schiena per potermi togliere anche le mutande. La sua bocca è dappertutto ora: sul seno, sul collo, sui fianchi. Ho le mani tra i suoi capelli mentre si toglie i pantaloni e i boxer, gettandoli per terra.

Si alza per prendere il preservativo e se lo infila. Il sangue mi ribolle in corpo.

Quando finisce di srotolare il profilattico viene verso di me con aria da predatore e mi apre le gambe per poi mettere un dito sulla mia entrata. Inserisce il dito e io gemo quando inizia a muoverlo. Mi sento in paradiso, però, arrivato sul più bello, si ferma e io mi lamento.

Risale lungo il mio corpo e comincia a baciarmi lentamente, con passione.
Sussulto quando con le dita mi accarezza un capezzolo, provocandomi scariche di piacere fino all'inguine.

-Dio Eve, sei così bella.- la sua bocca sta scendendo fino al collo e, all'improvviso, si spinge in avanti lentamente e si infila dentro di me fino in fondo. Comincio a muovere i fianchi, mentre ha ancora le labbra sulle mie e le mani tra i miei capelli.

Ad un tratto, proprio come l'altra volta, si ferma e mi fissa. Con un'espressione seria.

-Che cosa c'è?- chiedo senza fiato.

-Niente.- mi dice ma io non cedo.

-L'hai fatto anche l'altra volta.-

-È solo che sei bellissima. E voglio fotografare con la mente questi momenti.- mi dice e io mi sciolgo. Detto questo ricomincia a muovere i fianchi, spingendoli avanti e indietro come se ci fosse altro oltre alla passione a trasportarlo.

Poi in un attimo, si mette a sedere sui talloni, portandomi con sé ed evitando di rompere il nostro contatto. Gli metto le braccia attorno al collo e metto i piedi accanto ai suoi fianchi, mentre lui mi guida su e giù, tenendomi stretta.

Sento il mio corpo irrigidirsi e sento che mi avvicino all'orgasmo. Deve sentirlo anche lui perché comincia ad aumentare il ritmo e spinge più forte.

-Vieni, piccola.- mi dice ed io esplodo, completamente esausta.

Mi spinge giù un'ultima volta mentre viene anche lui, dicendo il mio nome.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora