Capitolo 52

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Pov. Tom 

-Guarda Eveline! Sono un tricheco!- le dico mettendo due patatine in bocca come i tipici denti a sciabola dell'animale. Suona di nuovo il telefono, è mia madre questa volta.

-Pronto? Anche tu vuoi chiedermi dov'è il telecomando?- chiedo.
-Tom, siamo all'ospedale.- mi risponde invece lei e io salto in piedi.
-Cosa è successo?- inizio a raccogliere le mie cose ed Eve mi imita, capendo che c'è qualcosa che non va.

-Paddy, i suoi valori, sono completamente sballati.-
-Arriviamo.- concludo, chiudendo la chiamata.

-Paddy. Ospedale. Andiamo.- tre parole. In tre parole ho espresso tutto. La rabbia, il dispiacere. Eveline corre via dall'edificio, seguita da me. Menomale che ho lei...

-Patrick Holland.- chiedo alla signora un po' anziana che è all'ingresso dell'ospedale.
-Stanza 394, terzo piano.- mi risponde e scattiamo verso l'ascensore. Eveline mi stringe la mano e insieme, quando si aprono le porte, corriamo verso la mia famiglia, che è fuori dalla camera dov'è Paddy.

-Cosa è successo mio dio?- chiedo mettendomi davanti a loro.
-Papà ha fatto il test a tuo fratello, l'affluenza del sangue è minore rispetto al solito e i battiti sono incostanti.- mi risponde mia madre abbracciandomi. In questo momento vedo Noah, Alessia, Martina e Francesca, venire verso di noi.

-Come sta?- chiede Ale con il fiatone. Inizia a tossire con Martina senza sosta, Noah le fa mettere sedute e porge ad Alessia un puff rosso e a Marta uno verde.

-Quello verde è il mio. Imbecille.- dice Alessia ansimando. Noah si schiaffeggia il viso e chiede scusa. A questo punto inalano una dal puff dell'altra e iniziano a respirare più lentamente.

-Avete l'asma?- chiede Eveline alle ragazze, mentre i miei spiegano a Francesca quello che è successo.

-Si, un piccolo souvenir dalle nostre care nonne. Mendel fa schifo.- le risponde Martina. Il medico esce dalla camera di Paddy dopo un po', con una faccia impassibile.

-Signori, posso parlarvi?- chiede ai miei genitori, e loro si avvicinano, rimanendo a parlare.

-Come state voi, ragazzi?- ci chiede Alessia che cerca sempre di dare conforto.
-Uno schifo.- rispondono sinteticamente i gemelli.
-Male.- esordisco, anche io.

-Se ho imparato qualcosa dalla vita è che da una sofferenza si rinasce.- ci dice. Tornano, a questo punto, i nostri genitori e mia madre sta piangendo. Oh mio dio... non dirmi che... non può essere...

Mi guardo intorno e incrocio lo sguardo dei miei fratelli. Sono sicuro che stanno pensando quello a cui penso io.

-È guarito.- afferma mia madre sorridendo tra le lacrime.
-Cosa?- chiede Eveline.

-I valori erano sballati perché si stanno ripristinando! È guarito, sta bene!- gioisce mio padre.

Martina si scioglie in un pianto liberatorio, abbracciando forte Sam; Alessia salta praticamente in braccio a Noah che la stringe; vedo persino una lacrima scendere dall'occhio destro di Francesca ma, quando cerco di abbracciare anche io Eveline, lei corre via.

-Possiamo andare a vederlo.- ci dice mamma, ma ora che ho tutta la vita per godermi mio fratello corro da lei.
È seduta su una sedia della sala d'aspetto, ha le mani nei capelli e piange.
Mi avvicino.
-Eve cosa è successo? Non sei felice?-le chiedo sorridente, lei alza lo sguardo, ha gli occhi davvero gonfi e rossi che mi guardano distrutti.
-Tom, vedi....non sono felice perché non è fottutamente giusto- mi risponde ed io non capisco perché, infatti glielo chiedo.
-Sai che malattia aveva mia madre Tom?- mi chiede ed io rispondo sicuro.
-È partita con un lupus renale che è peggiorato, poi le è collassato il fegato- lei annuisce.
-Entrambe curabili- mi dice ed io ancora non capisco.
-Paddy che malattia aveva?- mi chiede ancora.
-Demenza fronto-temporale- rispondo ancora sicuro.
-Incurabile, almeno fin ad ora- continua ed io inizio a sentirmi stupido perché non riesco a capire.
-Non riesci a capire,vero?-mi chiede ed emette un singhiozzo che mi spezza il cuore.
-No, Eve, spiegami!- affermo disperato di sapere cosa l'affligge.
-Mia madre non meritava di morire...- fa una pausa.
-Ma certo che no!- le rispondo.
-Tuo fratello sì- finisce la frase ed io sono convinto di aver sentito male.
-Credo di aver capito male- dico e lei scuote la testa.
-La malattia di Paddy era più grave e non è morto! Mia madre invece sì! Lei non meritava di morire! Tuo fratello sì!- afferma ancora ed io questa volta sono sicuro di aver sentito bene.
-Capisco che sei arrabbiata, ma non ti permetto di dire che mio fratello doveva morire!- inizio ad infuriarmi davvero.
-Tom tu non capisci, tu sei stato talmente fortunato nella tua vita ed ora pure questo ti va bene!? E a me!? Tutta la mia famiglia e morta! Tutta! Ti sembra fottutamente giusto!?- sbraita ancora ed io mi accendo come una lampadina dalla rabbia.
-Eveline vai via e non farti vedere più- dico all'inizio calmo.
-Ma Tom...-prova, ma la interrompo.
-VAI VIA!- questa volta grido, la mia voce si spezza e crollo sul pavimento mentre lei si allontana sempre di più correndo via da me.

Pov. Martina

-Perchè non apriamo questa bottiglia di spumante?- chiede Harry e tutti acconsentiamo, ma noto che manca qualcuno.
-Mancano Tom ed Eve, andiamo a cercarli- dico e tiro con me Alessia e Francesca.
Usciamo fuori e troviamo Tom in ginocchio, con le mani sul volto.
Non c'è traccia di Eveline.
-Miei dei cos'è successo?- chiedo andando verso di lui.
-Tom?- lo chiama Francesca scuotendo leggermente le sue spalle e lui alza lo sguardo.
I suoi occhi emanano un dolore incommensurabile.
-Secondo voi, è giusto che Paddy sia guarito?- chiede Tom.
-Certo!- rispondo di fretta senza pensare.
-É ovvio- concorda Francesca ed Alessia annuisce.
-Allora perché Eveline non la pensa così?- domanda a noi, ma sembra più una domanda rivolta a se stesso.
Aspettate, cosa?
-Tom, spiegaci- dice Alessia aiutandolo ad alzarsi.
Inizia a raccontare la litigata che hanno avuto, ed io sono sempre più sconvolta e soprattutto delusa dalle parole di Eveline.
-Io…non ho parole- provo ad iniziare una frase di senso compiuto ma ci rinuncio, sono davvero allibita.
Lo abbracciamo.
-Non ascoltarla, nessuno merita di morire- afferma Alessia infine e dopo un po' torniamo dentro.
-Avete ragione, non mi interessano le sue parole, io sono felice per mio fratello e festeggerò per la sua guarigione- esclama Tom per poi entrare nella camera.
Mentre festeggiamo, però, non posso non notare i sorrisi falsi di Tom e le sue risate amare.
Le nasconde al meglio, ma io riesco a percepirle.

Ora siamo in macchina, stiamo andando agli studios.
Arriviamo ed incontriamo Eveline che ci guarda, ma distoglie precisamente lo sguardo e non ci saluta neanche.
Si stanno comportando come due estranei.
Non si guardano.
Non si toccano.
Non si parlano.
La tensione è alta quindi decidiamo di andare fuori a prendere un po' d'aria.
-Non ci credo che tra 2 settimane lasceremo tutto questo-esclama Francesca.
Cavolo, è vero.
Usciamo dagli Studios ed incontriamo un più che serio ed ansioso Gianluca.
-Fratellone!- esclama Alessia saltandogli in braccio.
-Devo dirvi una cosa- dice.
-Ok, io vado- esclamo cercando di scappare dalla situazione.
Abbiamo chiarito, ma non credo di avere quella confidenza che avevamo anni fa.
-No, Martina lo devo dire anche a te- mi ferma prendendomi il polso, io raggelo.
Devo dire che mi fa ancora un certo effetto, insomma è stato la prima persona di cui mi sono innamorata.
Li seguo e ci mettiamo in disparte in un vicolo.
-Ecco…è un bel po' che sto pensando a questo- dice, sta tremando, il fatto è serio.
-Voglio dirlo anche a te perché anche se non te ne sei accorta, sei stata più che importante per me- mi spiega ed io sospiro arrossendo.
Sono anni che lo conosco, non l'ho mai visto così, forse sì e no 2 volte.
Porta le mani sui fianchi, poi le asciuga sui pantaloni poi prende fiato e estrae il telefono dalla tasca.
Ci fa vedere una foto.
Ci sono due ragazzi che si baciano, uno è moro e leggermente più alto dell'altro, che ha lo stesso colore di capelli di Gianluca, la stessa maglia di Eminem e…oh mio Dio!
-A furia di vedere yaoi con te per farti felice sono diventato proprio come volevi tu- ironizza lui ed io ci metto un po' ad analizzare la situazione.
Quello che mi ha detto Gianluca a Pasqua, di aver tradito Nicole.
Vedo Alessia correre e saltargli addosso con le lacrime agli occhi.
Sono bloccata, tutto inizia a vorticare in modo anomalo.
-Oh, in realtà io lo sapevo già.- dice Frank con gli occhi lucidi mentre sorride.
Sento le gambe cedere.
Cado a terra a sbatto al testa.
Ora è tutto buio.

-MARTINA!- sento gridare e piano apro gli occhi.
-Tutto ok?- mi chiede Gianluca, mi guardo intorno.
Sono stesa per terra, la mia testa è poggiata sulle sue gambe, Alessia ha in mano le mie caviglie e Francesca ha un foglio in mano con cui mi fa aria.
-Mi gira la testa- dico e chiudo gli occhi.
Non ci credo.
Il primo ragazzo per cui ho provato dei veri sentimenti è gay.
Questo neanche nelle migliori soap opera.
Vengo presa in braccio e portata non so dove.
Dato che mi gira la testa, non apro gli occhi, ma sento tutto.
-Cosa è successo?- chiede Tom.
-Ha avuto un forte shock-dice Francesca mettendo qualcosa di freddo, penso del ghiaccio, sulla mia testa.
-Perché ha avuto uno shock?-domanda  ancora Tom.
-Luuunga storia- risponde Gianluca di fretta evitando il discorso,mi poggia su qualcosa di morbido e mi sistema i capelli che sono entrati nella mia bocca.
Dopo un po' mi riprendo.
Piano mi alzo.
Vado verso Gianluca con una lentezza inquietante.
Alzo la mano e gli do un pugno sul petto, seguito da altri.
-Perché non me lo hai detto prima?!-dico e scoppio a piangere.
Lui mi abbraccia, ed io dopo qualche altro singhiozzo mi calmo e ricambio l'abbraccio.
-Oooh che teneri!- esclama Tom.
-Ragazzi- sento chiamarci da Tom, ma non lo calcola nessuno.
-Ragazzi!!!- grida ma non lo ascoltiamo.
Vedo Sam dietro Gianluca.
Lo richiama mettendogli una mano sulla spalla.
Ci stacchiamo e sbianchiamo.
-Perché eri incollato alla mia ragazza?-chiede piuttosto serio.
-Sam ti prego, non fare storie- dico ma lui mi zittisce con un gesto della mano.
Grave errore.
Mai zittire una donna.
-Hai osato zittirmi con un solo gesto della mano?!-sbraito.
-Ora vieni con me e ti faccio vedere cosa è la buona educazione! -dico e lo prendo per un orecchio trascinandolo via.
Tom scoppia a ridere e gli altri lo seguono a ruota.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora