Capitolo 16

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Tutti ci guardano in modo strano, chiedendoci spiegazioni.
-Ma a che ti serve?-chiede Harrison curioso.
-Ho il ciclo, problemi?-esclama Tom e mentre tutti rimangono scandalizzati io rido.
-È per me-annuncio salvando Tom dagli sguardi stupiti di Harrison e dalle lamentele e i pianti isterici di Jenna e Sey.
-E perché l'app ce l'ha Tom?-chiede sempre Harrison.
-Così può prepararsi mentalmente ai miei scleri e al mio bipolarismo-dico sicura spiegando la situazione, quando ad Haz arriva un lampo di genio.
-Ma, sicuri che non sia per altro? Insomma voi due state sempre insieme e avete diviso la camera dell'hotel l'altra sera- dopo questo si sente un urlo, penso sia stata Sey.
Divento rossa come un peperone, beh ci siamo arrivati vicino.
-Certo, non è vero gattina mia?- mi percula Tom, tuttavia salvandomi da quella situazione imbarazzante, mettendomi un braccio intorno alle spalle e facendo la faccia da cucciolo.
-Oh, si certo ranocchia del mio cuore!- esclamo con una finta voce dolce, girandomi verso Tom per far sfiorare i nostri nasi. Ma la sceneggiata non dura molto, dato che scoppiamo a ridere come dei posseduti, mentre Harrison, Jenna e Sey si scambiano occhiate perplesse. Le loro facce sono un misto tra "scappiamo sono pazzi" e il "che ridere, bella battuta!".
-Ragazzi, vi sentite bene?- esclama Tom appena finiamo di ridere.
Un annuire complessivo, mi fa scoppiare a ridere di nuovo.
-Dai, finiamo di vedere questo film!- dissi tra le lacrime e chiudendo il discorso.
Continuiamo a guardare il film, che finisce in una sparatoria dove rimangono vivi solo il protagonista e la sua ragazza che per festeggiare vanno a consumarsi in un motel.
Insomma film stereotipato sui cowboy.
Ovvero, orribile.
-Io sto morendo di sonno-dice Harrison
-Se vuoi puoi venire in camera mia a dormire-dice Jenna e Sey la guarda maliziosamente.
-E poi tu dove dormi?-chiede Haz.
Questo ragazzo è privo di neuroni, insomma è ovvio che Jenna voglia dormire con lui.
-Nel mio letto-risponde ovvia Jenna.
-oh ok, quindi dormiamo insieme- dice.
Oh, ci è arrivato.
-Già,va bene per te?-chiede infine la mora.
-Si, non c'è nessun problema-afferma Haz e lei sorride.
-Seguimi- dice per poi andarsene assieme ad Harrison.
-Bene ragazzi, vado a dormire anche io, buonanotte-dice Sey prima di scomparire nel buio che c'è in corridoio.
-Siamo rimasti solo io e te-
-Tom, io ti devo parlare-
-Mi metti ansia, su parla-
-Io penso che baciarci sia sbagliato...ci conosciamo troppo poco e in più in te vedo solo un amico-dico tutto d'un tratto
-Allora perché hai acconsentito fin ora?-chiede, penso che abbia una voce più roca del solito.
-Ero in astinenza di baci e coccole, sai che ho avuto un'infanzia priva di amore e quindi ogni volta che qualcuno mi offre della dolcezza io ne approfitto, e avvolte mi odio per questo-
-Ah, quindi ti saresti approfittata di me?-domanda ancora, sta sussurrando.
-Mi dispiace,Tom...come ho detto mi odio per questo- dico, credo che a breve scoppierò a piangere.
-L'importante è che ti rendi conto che dovrai approfittarti un'altra volta di me e ti dimenticherai della mia esistenza-alza leggermente la voce, anche se sembra anche lui sul punto di piangere.
-Ne sono consapevole, non mi approfitterò più di te, giuro sull'angelo- affermo.
-Giura anche sullo Stige,per favore- chiede lui gentilmente ed io annuisco.
-Giuro sullo Stige-giuro mettendo la mano sul cuore.
-Bene, posso dormire nel tuo letto?-mi interroga Tom ed io gli faccio segno di seguirmi.
Lo porto in camera mia.
-Tu dormirai a destra, io a sinistra,cerchiamo di restare il più distanti possibile-dico aprendo le ante dell'armadio per prendere il mio pigiama e dei pantaloni di tuta del mio ex per poi lanciarli a Tom.
-Sono del mio ex dovrebbero andarti-dico cominciando a dirigermi verso la porta del bagno.
-Del tuo ex?-sento chiedere in un sussurro quasi impercettibile.
Annuisco ed entro nel bagno.
Esco dopo circa 5 minuti e trovo Tom armeggiare con il suo telefono.
-Buonanotte alle fan?-chiedo ridacchiando, lui sorride e scuote la testa.
-Buonanotte a mia madre-dice.
-Anche da parte mia-affermo infilandomi sotto le coperte.
Pov. Tom
mamma💚:
Sei con lei?
Tommy❤️:
Si, dormiremo insieme
mamma💚:
Siete troppo carini insieme, dovrei creare la ship
Tommy❤️:
Mamma evita
mamma💚:
Buonanotte tesoro e buonanotte anche ad Eveline
Tommy❤️:
Buonanotte e ricambia
-Buonanotte da mia madre-le dico.
Squilla il telefono e glielo passo.
La sento rispondere ma non capisco molto della conversazione perché sono in uno stato di dormi-veglia.
Pov. Eveline
-Pronto?-
-Sto parlando con Eveline Fox?-
-Si tratta di mia madre,vero?-chiedo ansimando dalla paura.
-Si, mi dispiace signorina, sua madre ha avuto un insufficienza renale e abbiamo anche scoperto che l'abbondanza di farmaci ha danneggiato anche il fegato,sua madre ha contratto la cirrosi biliare primitiva-
-Oh, quindi?-chiedo con voce tremante.
-Stiamo sottoponendo sua madre ad un rapido intervento di trapianto di un rene e del fegato, ma i parametri vitali sono fin troppo bassi,dovrebbe raggiungerci immediatamente-finisce l'infermiera per poi chiudere la chiamata.
Quando pensavo di aver trovato un modo per risalire ecco che le tenebre mi tirano più in fondo.
Senza svegliare Tom, che dorme tranquillo, mi alzo e mi vesto di nuovo.
Lo faccio in fretta, ma sento le mie unghie fin troppo lunghe graffiare la mia pelle pallida.
Sento le punte dei miei capelli raccolti in una coda solleticarmi le spalle.
Guardo fuori dalla finestra, è una bellissima notte di marzo, il mio compleanno sarà a breve, il 25 aprile per precisione e forse mia madre non ci sarà neanche per festeggiare i miei 22 anni.
Mi dirigo verso il letto e poi ci gattono su per arrivare dal lato di Tom.
Allora comincio a svegliarlo
.....
Pov. Tom
-Tom,Tom....TOM SVEGLIA!-grida nel mio orecchio.
-cosa c'è?-chiedo ancora assonnato.
-Mia madre,la stanno per operare di urgenza,potrebbe non farcela ed io devo essere lì-dice con voce rotta dal pianto.
-Certo, mi daresti una maglietta?-chiedo alzandomi in piedi.
Lei apre l'armadio e mi lancia una maglietta a maniche lunghe nera.
Mi infilo i calzini e le scarpe il più velocemente possibile.
Arriviamo in salotto e mentre infilo la giacca sento Jenna e Sey rassicurarla.
-Pronta?-chiedo.
-Non sarò mai pronta per questo-dice scendendo ed io la seguo a ruota.
Pov.Eveline
Scendiamo, arriviamo in macchina e parte il viaggio più lungo della mia vita.
Ogni tanto sollecito Tom affinché acceleri, ma lui rimane comunque nei limiti di velocità.
Non c'è musica, non parliamo, c'è solo il silenzio, un silenzio che mi consuma, è talmente forte che vorrei tapparmi le orecchie e gridare fin quando non avrò più voce.
Sono già stata così, quando i colleghi di mio padre ci avevano chiamate e poi avevamo scoperto dell'incidente.
C'era tanto silenzio, ero piccola e pensavano che io non capissi quale fosse il significato di "morte" ma io lo capì a pieno.
Compresi che mio padre non sarebbe tornato più da me, e quando lo dissi ai miei parenti loro non parlarono più, ci fu silenzio, anche quel silenzio mi consumava.
Una lacrima scende dal mio viso.
È successo anche quando l'agente di polizia era venuto a comunicarmi dell'incidente stradale dei miei nonni.
Anche lui era rimasto in silenzio.
Quando muore qualcuno si tace sempre, ma ora non capisco perché siamo in silenzio, mia madre non è morta, c'è ancora speranza, io so che lei può farcela.
Una altra lacrima scende sulla mia guancia.
È seguita da molte altre.
Guardo le mie mani,tremano.
Nonostante siamo in primavera fa abbastanza freddo.
Vedo i palazzi scorrere dal finestrino, ma sembra che il tempo si sia fermato.
Come incantata continuo a guardare fuori, quando sento il freno della macchina, solo allora noto che siamo arrivati.
Scendo di fretta e furia dalla macchina e dico a Tom di cercare parcheggio e che io lo aspetterò all'ingresso.

Pov. Tom
Arrivati in ospedale corriamo nel reparto di chirurgia.
Eveline piange ed ha il fiatone .
-Lei è la signorina Fox?-chiede un infermiere.
-Si, sono io, dov'è mia madre?-grida
-È in sala operatoria-risponde sorridente il tipo
-Perché cazzo sorridi!?-comincia a delirare lei, lo spinge poi si mette in ginocchio e scoppia a piangere.
Piano la faccio alzare e la prendo in braccio mi dirigo verso una sedia e mi siedo.
Lei si sposta e mette le gambe accanto ai miei fianchi e il viso sulla mia spalla.
-Grazie di essere venuto con me-sussurra ancora singhiozzando.
-È il minimo-rispondo.
-Mi dispiace perché perderai tutta la notte per stare qui-continua a scusarsi singhiozzando piano.
-Non devi dispiacerti, se non lo volessi non sarei qui-dico e la stringo più forte mentre si calma.
Noto che il suo respiro si fa più pesante, penso che si sia addormentata.
Vedo un'infermiera e chiedo di Madelaine.
-Non so molto, so solo che è in sala operatoria per urgenza e che per ora non procede bene.-afferma l'infermiera sorridendo con compassione.
-Grazie per l'informazione-
-È sua madre?-mi chiede l'infermiera
-No, è sua madre-dico indicando Eveline.
-E lei è il suo ragazzo?-mi chiede ed io scuoto la testa.
-Allora perché è qui?-chiede ed io sospiro, non lo so per certo.
-Non sono sicuro, ma penso sia perché il suo sorriso mi fa sorridere e se non sorridesse più non lo farei neanche io-affermo e lei sorride.
-Che cosa dolce! È fortunata ad averla come amico-dice e si dilegua.
La sento scuotersi e strofinare il suo naso sul mio collo.
-Tom-
-Si?-
-Posso farti una domanda?-
-Certo-
-Tu provi qualcosa per me?-alza il viso e mi guarda negli occhi.
-No, solo amicizia-sorrido e lo fa anche lei sospirando.
Peccato sia una grande, spudorata bugia.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora