Capitolo 57

256 14 1
                                    

Pov.Francesca

Appena suona la sveglia scatto a sedere, le altre due si coprono fin sulla testa e tocca a me spegnerla.
-Ragazze, non per mettervi ansia, ma vi ricordate che giorno è oggi?- chiedo alzandomi dal letto ed andando ad aprire le tende per far entrare un po' di luce.
In risposta c'è solo un mugulio di Alessia.
-Tre parole- continuo.
-SOLE, CUORE E AMORE!- canta Martina uscendo dal guscio.
-Onesta. La svegli tu Ala- decreto e mi fiondo in bagno per fare una doccia.
Quando esco le altre due si alternano e siamo pronte per fare colazione nell'hotel. Abbiamo deciso di prenderci un giorno per noi dato che da quando siamo arrivate non abbiamo potuto ingozzarci a dovere da sole.
L'unico tavolo che troviamo libero è quello al centro della sala, perfetto per fare figure di merda visibili a tutti.
Una alla volta andiamo a prendere le nostre colazioni e, dato che per una volta non dobbiamo pagare, esagero un pochetto.
-Ma dove te la metti tutta quella roba?- chiede Martina.
-Ma perché poi rimani sempre magra?- chiede Alessia.
-Ragazze, sono solo tornata con cinque pancakes al burro e sciroppo d'acero, due bicchieri di succo, un cornetto alla marmellata di lamponi, una ciotola di cereali, tre fette di ananas e del bacon croccante. Ho fatto di peggio.- rispondo io, guardando le loro misere colazioni: Alessia e Martina hanno preso un cornetto alla crema e un cappuccino per ognuna.
Ci sediamo e vedo Martina mettere lo zucchero in modo strano, poi capisco che sta disegnando la runa angelica di Shadowhunters, una delle sue saghe preferite.
-Quindi che ci mettiamo sta sera?- chiede Martina dopo aver fatto una foto al suo capolavoro.
-Io non ho niente, shopping?- chiedo.
-Shopping!- risponde Alessia, bevendo in cappuccino e rimanendo con un baffo di schiuma.
Un paio di cereali mi vanno di traverso mentre Ale cerca di pulirsi con la lingua facendo facce strane e poi noto una cosa quanto strana.
-Ale, c'è una bambina accanto a te- e la guardo con curiosità.
Alessia si gira e la bambina le sorride.
-Mi fai un autografo?- chiede porgendo un blocchetto e un pennarello ad Alessia.
Martina che stava bevendo un cappuccino si strozza e il mio succo finisce tutto sul tavolo grazie ad un favoloso sputo a pioggia.
Alessia tira un calcio a tutte e due e chiede alla bambina perché volesse un autografo.
-Tu non sei la fidanzata di Noah Centineo?- risponde e vedo passare il ricordo dell'altro giorno negli occhi di Alessia.
Lei le sorride e le fa l'autografo e la bambina torna da dove era venuta.
-Ale, tutto apposto?- le sussurra Martina.
-Si, andiamo via, mi devo distrarre-

-Entriamo qui?- chiedo.
-Da H&M?- mi fa Martina.
-Si- risponde Alessia ed entra nel negozio.
Non sono sicura che troveremo quello che stiamo cercando, ma ci divertiremo lo stesso.
Dopo un'oretta passata a cercare e cercare e cercare, ci abbiamo rinunciato e siamo finite nel reparto "cose inutili che devi avere".
Inutile dire che sono cose davvero inutili e che davvero devi avere.
Siamo uscite dal negozio mezz'ora dopo.
Alessia ha comprato un favoloso cappello che sembra più una maschera a forma di cono gelato, Martina a forma di ciambella e io a forma di fetta di bacon.
Usciamo dal negozio e le nostre ricerche continuano.
-Abbiamo finito di comprare minchiate?-
-Si fra. Ora proviamo da questo "Biba" e vediamo di trovare qualcosa per la festa.- mi risponde Alessia.
Appena entriamo ci separiamo e iniziamo a cercare, chiedendo aiuto alle commesse.
Dopo un infinito scorrere abiti appesi e spiegare vestiti impilati, entro un camerino con una tuta attillata nera, con delle bande verdi sui lati e uno scollatura profonda. Per le scarpe ho optato per una décolleté nera semplice.
Nello stesso momento escono dal camerino anche Alessia e Martina.
Alessia indossa un abito nero con dei pois di pizzo dello stesso colore, stretto in vita da una fascia e con la gonna che le arriva al ginocchio.
Martina invece indossa un vestito nero,lungo con una profonda scollatura a V.
Credo che abbiamo trovato i nostri vestiti.

-Alessia, dove hai messo il mio mascara?!- urla Martina impanicata.
-Controlla in bagno sulla mensola!- risponde Alessia correndo da una parte all'altra della stanza.
Io sono pronta da un pezzo, seduta sul letto a fissare il vuoto.
Questa serata sarà qualcosa di indescrivibile.
Già immagino come ci faremo conoscere.
Ma alla fine siamo italiane. Siamo spiritose, allegre, sempre con la battuta pronta, la nostra felicità è contagiosa e insegneremo la tarantella e la pizzica a tutti a fine serata.
Alessia mi tira uno schiaffo sulla coscia e urlo per il dolore degli schiaffi che solo lei sa dare.
Chiudiamo la stanza e usciamo dall'hotel.
Chiamiamo un taxi e diamo l'indirizzo del luogo, poi il tassista pazzo parte sfrecciano per le strade trafficate e illuminate di New York.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora