Capitolo 23

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Pov. Tom

Siamo in macchina con loro da mezz'ora e mi sto divertendo un sacco. Non fanno altro che parlare, prendersi in giro e correggere l'inglese della povera Alessia. Ci hanno raccontato che sono scout e che si sono conosciute lì, che hanno un gruppo chiamato The Holy Trinity (la Santissima Trinità) come me, Harrison e Jacob, e che aspettavano questo viaggio da un mese. Martina e Alessia sembrano le classiche brave ragazze, vestite in maniera non ricercata, pulite e belle. Francesca invece sembra una di quelle con le quali non mi sarei mai fermato a parlare, ha un look molto punk-rock, truccata pesantemente ma bella ugualmente. Ho detto sembrano, perché in realtà sono tutt'altro.
Martina e Francesca mi hanno anche rivelato di avere delle fanpage su di me, cosa che mi ha messo molto in imbarazzo e ha fatto scoppiare a ridere Eveline.
Il piccolo bus che ci aveva portato all'aeroporto a prendere le tre ragazze, si ferma avanti all'hotel in cui dovranno dormire. Anche la macchina di Harrison si ferma dietro la nostra e scendono i mieli fratelli, Sam e Harry, che corrono a presentarsi e dicono qualcosa alle ragazze che non riesco a sentire, ma loro emettono un urletto e li abbracciano. Poi Harry e Sam si bloccano a guardare rispettivamente Francesca e Martina, e deve intervenire Paddy per riportarli alla realtà. Un sorrisetto mi appare spontaneo e gli vado incontro.
-Signorine se mi volete segure- dico indicando la grande porta dell'hotel, con modi da gentiluomo. Sono inglese che ci volete fare?
Loro in risposta ridacchiano e poi con un "certo" detto contemporaneamente, mi seguono.
-Scusate se chiedo, ma cosa vi hanno detto quelle pesti dei miei fratelli?- e immediatamente Martina e Francesca si zittiscono e arrossisco o, mentre Alessia mi risponde.
-Ci hanno detto che il cast ha organizzato una cena di benvenuto e che, ovviamente, siamo invitate-
Cavolo la cena!!
Me ne ero proprio dimenticato!!
Allora sorrido e le lascio al signore dell'hotel che le porta nella loro stanza.

Pov. Francesca

Miei dei sono a New York!
Miei dei ho abbracciato Tom Holland!
Miei dei reciterò una scena con Stan Lee!
E tutta una serie di "Miei dei" infinita.
Appena arriviamo nella stanza, molliamo le valigie e iniziamo ad urlare e a piangere dalla gioia. Ci abbracciamo e restiamo così per un po'. Poi iniziamo a sistemare le nostre cose e lavarci e vestirci per la cena. Il pianto mi ha sciolto tutta la matita e il mascara, con il risultato che ora sembro un panda.
-Ma tu sei un cavallo non puoi essere un panda!- è il commento di Alessia a cui rispondo con un dito medio per poi scoppiare a ridere.
-Aletta!!- grida poi Martina dal bagno e Alessia va a vedere cosa vuole sua moglie.
Io inizio a struccarmi e cerco qualcosa da mettere la sera a cena. Trovo un vestito, nero, con un po' di pizzo e gli anfibi rigorosamente neri.
Alessia mette un vestitino arancione tramonto e Martina uno verde acqua. Ci trucchiamo e aspettiamo che i gemelli vengano a prenderci  leggendo o scrivendo storie.

Pov. Tom
Sto facendo qualsiasi cosa che mi permetta di non pensare ad Eveline.
Anche se è fottutamente difficile non pensare a lei devo farlo, devo lasciarla in pace, deve pensare a quello che prova per ma sul serio.
Perciò sto accompagnando i gemelli a prendere le ragazze dalla suite dell'hotel.
Harry bussa alla porta e gli apre Francesca, vestita e truccata in modo stupendo.
Harry sembra fermarsi un attimo come congelato per poi sciogliersi e invitare le ragazze ad uscire.
Sam prende sottobraccio Martina, che molto volentieri va con lui.
Harry fa la stessa cosa con Francesca ed io gentilmente prendo la mano di Alessia.
-Ti posso confessare una cosa?-mi chiede Alessia ed io annuisco.
-Abbiamo partecipato al concorso convinte di non vincere, ed invece ora siamo qui, stiamo andando ad una cena del cast di uno dei nostri film preferiti, gireremo una scena con Stan Lee! È un sogno che si avvera, mi sento così fortunata-mi confessa fermandosi ogni tanto cercando di trovare la pronuncia giusta di alcune parole ed io capisco che quelle ragazze sono le persone più umili che ho mai conosciuto.
Io le sorrido.
-Come vi siete sentite quando lo avete scoperto?- chiedo curioso.
Lei sospira e sorride.
-Martina ha mandato un'audio sul gruppo mentre piangeva e diceva che le avevano fatto un bruttissimo scherzo- ridacchia, aw che tenera.
-Poi Francesca ha detto che lo avevano fatto anche a lei, allora ci siamo rese conto che non era uno scherzo, ma la realtà e allora abbiamo fatto subito una videochiamata dove non abbiamo fatto altro che urlare, piangere e stare zitte per la felicità.- continua e mu scappa una piccolissima risata.
-Poi abbiamo passato un'intero mese ad organizzarci.- confessa ed io ridacchio ancora.
Mi accorgo che siamo arrivati in macchina e ci sediamo.
Loro tre difronte a noi tre.
Guardo in basso e noto la differenza dei loro stili.
Tutte e tre hanno un vestito, ma scarpe completamente diverse: Francesca ha gli anfibi, Martina le converse ed Alessia dei tacchi non troppo alti.
Si capisce che sono così diverse eppure così compatibili.
Mi verrebbe da pensare lo stesso di me e di Eveline, ma non ne sono così sicuro, insomma che noi siamo diversi è più che certo,ma non saprei dire se siamo compatibili.
Arrivati non succede niente di che, le ragazze conoscono il cast e vengono subito integrate.
A me capita il posto di fronte ad Eveline, e addio prospettive di non pensare a lei.
Da un lato ho Martina e dall'altro Francesca, che comincerò a chiamare Frank perché il suo nome è davvero troppo lungo.
La cena va avanti freddamente, almeno per me ed Eve.
Siamo seduti uno difronte all'altro, ma non ci guardiamo neanche negli occhi.
Ad un certo punto mi sento tirare, noto che è Jacob che mi implora di venire a ballare, io lo assecondo.
Mi avvicino ad Harry e Sam che più che ballare sembrano star camminando sul posto con lo sguardo fisso su qualcosa.
O qualcuno.
Infatti, i due stanno guardando il gruppetto delle fanciulle italiane che si scatena in pista.
-Martina e Frank, mh?-chiedo e loro sembrano risvegliarsi da una trance.
-Cavolo, sapevo che le italiane erano sexy, ma loro superano ogni standard- dice un Harry sognante mentre Sam annuisce .
-Andate a ballare con loro invece di fissarle come degli stalker di mezza età- dico spingendoli verso il gruppetto.
Poi qualcuno mi tocca la spalla.
-Tom, possiamo parlare?- dice una vice alle mie spalle.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora