Capitolo 29

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Pov. Eveline
Mi sveglio con la fioca luce della luna e un braccio è appoggiato su di me. Tom è ancora addormentato, con la testa sul mio cuscino. Sembra molto rilassato e un sorriso fa capolino sulle sue labbra e i suoi capelli sono scompigliati, come sempre. Vorrei accarezzarglieli ma ho paua di svegliarlo, così, facendo molta attenzione, sgattaiolo fuori dal letto e vado in cucina per prendere un bicchiere di acqua, solo dopo aver messo l'intimo e una delle mie felpe extralarge.

Ripenso alla serata di ieri e sorrido. Non è stato così neanche con Dave. Semplicemente realizzo che Tom è davvero la persona che amo e che, probabilmente, non amavo Dave come amo adesso Tom, dato che, nonostante l'avessimo fatto molte volte, mancava l'amore e la dolcezza che Tom ci ha messo.

Quando torno in punta di piedi in camera da letto, Tom è ancora addormentato, ma si è girato sull'altro fianco, abbracciando le lenzuola, così da lasciare scoperto il suo lato b.

Niente male come panorama... quasi quasi faccio una foto, penso andando a prendere il cellulare per poi scattare una foto ridacchiando, poi le prime luci dell'alba iniziano a vedersi ed io mi affaccio alla finestra per godermi lo spettacolo.

Pov. Tom
Mi alzo e mi guardo intorno.
Sento una brezza calda solleticarmi le braccia e mi rendo conto che l'estate si avvicina.
Guardo verso la finestra e la vedo lì con un'aria pensierosa mentre ammira l'alba.
Afferro velocemente i boxer dal pavimento e li metto. Il tutto senza farmi notare da Eve.
-Bello,eh?-chiedo mettendomi dietro di lei stringendole i fianchi.
All'inizio è un po' tesa perché l'ho colta alla sprovvista, ma alla fine si scioglie.
-Davvero tanto- mi risponde.
La vedo davvero presa dall'osservare il sole che sbuca tra gli alti edifici.
-Ti vedo molto presa-constato e lei sorride.
-Certo, mi piace svegliarmi a quest'ora ogni tanto, per guardare come anche New York possa essere silenziosa. Mi piace guardare come il sole salendo ci riscaldi facendo iniziare ogni giorno la vita frenetica di questo paese.-dice ed io assimilo ogni sua parola, che sembra essere pronunciata in uno stato di pace assoluta.
-Guardare i primi voli del mattino- dice indicandomi appunto un'aereo appena partito dall'aeroporto.
-Le prime macchine scorrazzare per la città senza traffico.- dice indicandomi qualche taxi che marcia sulla strada.
-Sai, in tutto questo io vedo una cosa ancora più bella.- le dico cercando di fare il romantico.
-Cosa?-chiede curiosa girandosi verso di me.
-Te- rispondo e lei ride.
-Smielato- dice tra le risate.
Allora rido anche io.
-Già- affermo dandole ragione.

Ci guardiamo per un paio di minuti.
-Tutto bene?-le chiedo ad un certo punto.
-Certo, dovrei stare male?- mi domanda stranita.
-Per ieri sera, tutto ok? Cosa provi?- le chiedo curioso e preoccupato.
-Ti amo- rispondo con tono ovvio.
-Menomale, pensavo fosse un sogno bellissimo. Tirami un pizzico, magari è davvero così- affermo e lei mi ti da davvero un pizzico sulla pancia.
-Ahi, perché l'hai fatto- dico massaggiando la parte dolorante mentre lei ride.
-Me l'hai chiesto tu-
-Ma stavo scherzando-
-Oh, questo lo so- risponde facendo l'occhiolino e io le bacio la fronte.

Guardo l'orologio che è sul comodino di Eve e vedo che sono le 6 e 50. Abbiamo esattamente un'ora e dieci minuti per essere sul set, di cui solo dieci per prepararci.
-Eve corri- dico prendendola per il polso e trascinandola davanti all'armadio
-Eh?- mi domanda spaesata
-Abbiamo pochi minuti-
-Di già?- chiede sbadigliando
-Si sbrigati- le dico mettendomi la maglietta.
Prendo i pantaloni dai quali cade il mio telefono. Noto che qualcuno mi sta chiamando e, quando leggo che il mittente è mia madre, mi preoccupo.

-Pronto? Mamma?-
-Tom, grazie al cielo hai risposto. Siamo in ospedale-
-Cosa? Perché?- urlo ed Eveline si avvicina pronta e preoccupata
-È per Paddy. Vieni subito-
-Arrivo- dico per poi chiudere la chiamata.

Mezz'ora dopo
Sto correndo tra i corridoi dell'ospedale, più tempo passa più sento dolore, è come se il mio cuore fosse martellato da un fabbro che ogni minuto da una martellata assestata molto dolorosa.
Finalmente trovo la camera, mi ci fiondo dentro.
Incontro gli occhi di mia madre, mi guarda per niente comprensiva.
Inizia a sgridarmi, ma io la ignoro.
Piano sposto Harry che è davanti a me e mi inginocchio accanto al letto.
Paddy è attaccato ad un paio di macchinari, sembra tranquillo.
Mi viene da piangere, ma non so perché è qui.
-Cosa gli è successo?-chiedo pronto a qualsiasi colpo.
-Demenza fronto temporale- mi risponde Harry.
-È incurabile- mi risponde Sam.
Questo colpo non me lo aspettavo però.
Sembrano tutti distrutti, ci sono persino Martina, Alessia e Francesca vicino alla finestra.
Una lacrima dopo l'altra scendono dal mio viso, Eveline mi guarda e colgo comprensione nello sguardo, lei ha provato la stessa cosa tante volte.

-Tom- mi richiama mio padre
-Che c'è?- rispondo mentre le lacrime non smettono di scendere dai miei occhi.
-Non si ricorda di te- continua a dire.
-Com'è possibile?- chiedo afferrandomi la testa.
-È normale. Si parte con il dimenticare cose futili, nomi comuni come 'altalena', poi si inizia a rimuovere cose sempre più importanti come il nome del proprio fratello o del migliore amico. Va sempre peggio.- risponde Alessia intervenendo.
-Non c'è ancora nessuna cura a questa malattia- continua Francesca.
-Come fare a saperlo voi? Paddy mi riconosci vero?- chiedo rivolgendomi prima alle ragazze e poi al mio fratellino.
Guardo i suoi occhi e capisco che quello che mi hanno riferito è dolorosamente vero.
-Sei davvero mio fratello?- chiede sgranando gli occhi. Mi sento male. Perché è successo? Perché si è dimenticato proprio di me? Penso egoisticamente, poteva dimenticarsi di Sam, di Harry o di Tessa. Perché proprio io che cerco sempre di passare del tempo con lui nonostante il mio lavoro?
-Si Paddy, sono io Tom. Il tuo supereroe, ti prego cerca di ricordare.- lo sto supplicando di una cosa che probabilmente non succederà mai. Il suo sguardo è perso nel vuoto.
Eveline si avvicina piano a me e noto che anche il suo volto è bagnato dalle lacrime.
Mi abbraccia e uno alla volta tutti i membri della mia famiglia e non, si aggiungono all'abbraccio.

Day by Day||Tom Holland *SOSPESA*Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora