Capitolo 7

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MADDY


«Finalmente ti sei decisa a svegliarti, dormigliona.»

Aprii lentamente gli occhi, sbattendo le palpebre. Riuscivo appena a vedere Zoe seduta ai margini del divano che mi fissava in attesa di una reazione. Mi guardai intorno ancora mezza stordita, cercando di fare mente locale. Dopo la discussione avuta con mia madre, avevo ripassato la lezione sulla funzione dei proteoglicani e... mi ero completamente addormentata.

Addio studio, addio carriera universitaria.

Sei un completo disastro, Maddy.

«Che ore sono?» le chiesi mugugnando e sfregandomi gli occhi.

«Le cinque.»

Cavolo, avevo dormito tanto. Balzai dritta e mi misi a sedere.

«Tra poco dovrei prepararmi per andare a lavoro», dissi sbadigliando. Ormai di svegliarmi non ne volevo proprio sapere.

«E tu, come stai?», mi chiese piano.

«Direi bene», risposi con un finto sorriso.

«Lo sai che con me non hai bisogno di fingere.»

«Lo so, ma davvero, è tutto okay. Piuttosto tu, che mi racconti? Com'è andata la giornata?», cambiai velocemente discorso.

«Stamattina io e Jared abbiamo litigato.»

Dal tono di voce sembrava davvero dispiaciuta.

«Oh...»

Complimenti Maddy, bella amica sei. Probabilmente Zoe si aspettava più di un semplice "Oh" e tu non hai saputo dire di meglio.

Purtroppo peccavo di inesperienza nel dare consigli di coppia.

«Penso che... forse... dobbiate parlarne», tentennai.

«In realtà proprio di questo volevo parlarti», sembrava stesse cercando con cura le parole da usare.

«È successo qualcosa?», le chiesi perplessa.

«Be'... Per farsi perdonare mi ha invitata a trascorrere il week-end con lui.»

Dall'espressione del viso si capiva chiaramente quanto fosse poco contenta.

«Sembra fantastico, però non ti vedo tanto convinta.»

«Ecco... Non voglio lasciarti da sola, Maddy.»

Il suo tono era triste e sincero. Non potei fare a meno di stringerla forte in un abbraccio; non volevo che rinunciasse a qualcosa di bello solo per colpa mia. La guardai dritta negli occhi. «Ascoltami bene Zoe, tu ci andrai. Non devi preoccuparti per me, ci saranno a tenermi compagnia John, Lexie, Drew... ormai sono come una famiglia per me. Starò bene solo se ti saprò felice e poi ci terremo in contatto. Non ti libererai facilmente di me», la rassicurai.

«Ne sei proprio sicura? Basta che tu mi dica di restare e...»

«Assolutamente! Vai tranquilla.» Le diedi un ultimo abbraccio e corsi in bagno a prepararmi.

«Sai già dove andrete?», le chiesi mentre mi lavavo i denti.

«Andremo in un cottage.»

«Una specie di fuga romantica.»

«Oh sì, puoi scommetterci.»

Alzai gliocchi al cielo, immaginando l'espressione maliziosa. Mi diedi un'ultima aggiustatina e uscii dal bagno.

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