Capitolo 53

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Ci terrei ad aprire una sola parentesi, prima che proseguiate nella lettura. Questo, è stato uno dei capitoli più profondi che abbia potuto scrivere e spero che, ognuno di voi, possa coglierne l'essenza e rispecchiarsi in qualche piccolo pensiero ❤.

Buona lettura!

《Sei bellissima tesoro. Ti piace?》

Mi guardo allo specchio mentre ondeggio con l'abito azzurro a fiori gialli che mi ha regalato la mamma.
Oggi è un giorno molto speciale, è il mio compleanno e sono così contenta di trascorrerlo insieme a lei e John.

《Grazie mamma. Ti voglio bene》, le dico cingendole i fianchi con le braccia.

Sono così serena e prego affinchè possa esserlo per sempre.

Un istante dopo udiamo il campanello al piano di sotto.

《Dovrà essere John. Corro ad aprirlo, tu non impiegarci troppo》, mi sorride dandomi un piccolo colpetto sul naso.

Ritorno con gli occhi sulla mia immagine riflessa,compiendo una piccola giravolta.

《Sono una principessa》
Afferro il mio cappotto dall'armadio e mi dirigo contenta di sotto.
La voce che udisco non è quella di John.

《Quindi esci con lui?》

《Dio Gavin, hai bevuto di nuovo》

《Ti ho fatto una domanda e tu non hai risposto》

《È per mia figlia. Oggi è il suo compleanno e ciò che più desidero è renderla felice》

《Quindi è più importante lei che io, giusto?》

《Non ho detto questo. È solo una bambina Gavin, cosa ti prende?》

《Potrebbe festeggiare qui, per esempio》

《Non sarebbe la stessa cosa senza John. Lo sai quanto sia importante per Maddy》

《Non me ne frega un cazzo di quel cuoco dei miei stivali》

Il mostro è qui e il suo tono è quello di tutte le sere: duro e freddo. Mi chiedo sempre quando la mamma si decida a cacciarlo via. Non merita di vivere qui con noi.

Quando si accorge della mia presenza, sussulto interiormente. Anche il suo sguardo incute terrore. Non ci ho mai visto un'anima buona, è peggio dei cattivi rinchiusi nei libri che leggo.

《Stavi per caso origliando?》

《N-no》 trasalisco.

Si avvicina lentamente e sento una paura crescere sempre di più.
Ha gli occhi rossi e una puzza di vino tremenda che dà il voltastomaco.

《Un uccellino mi ha detto che oggi compi gli anni》

《S-sì》

《Auguri》

《Grazie》 rispondo flebile

《Ok, noi iniziamo ad andare. Non aspettarci》 interviene la mamma cingendomi per le spalle.
Le sento quasi tremare le mani; sta cercando di mostrarsi forte, ma so che ha paura anche lei.

《Voi non andrete da nessuna parte》, tuona come un cane rabbioso.

Mi irrigidisco, stringendo forte la mano di mamma.

《Non hai alcun diritto per trattarci in questo modo, Gavin》

Non mi aspettavo che la mamma riuscisse a tenergli testa. È la prima volta che dice di no ad ogni suo ordine.
Spero solo che non succeda quello che i miei occhi non vogliono più vedere.

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