Capitolo 43

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IAN

Mi avvicinai al bancone, facendomi largo tra i numerosi studenti.

Cercai di riempire i due bicchieri con qualcosa di fresco e analcolico.
Dovevamo restare lucidi entrambi oppure avremmo commesso qualcosa di cui ci saremmo potuti pentire.

Maddy, quella sera, era ancora più bella ed ogni giorno mi risultava impossibile starle lontano o baciarla senza andare oltre. La desideravo con ogni fibra del mio corpo; tutto mi riconduceva a lei.

Ritornai in mezzo alla pista quando mi resi conto che era sparita. Perchè non mi aveva aspettato?. Dov'era finita?. Perlustrai gran parte della villa, salendo anche al piano superiore.
A parte qualche coppia dall'ormone impazzito, non c'era nessuno.

Andiamo tesoro, dove sei?

L'ansia e la paura presero il sopravvento. L'idea che qualche ragazzo avesse potuto farle qualcosa mi fece perdere completamente la testa.

Gettai i due bicchieri, spintonando la gente per farmi largo verso il terrazzo.

Niente, non c'era.

Cristo, dove sei Maddy?.

Provai a chiamarla ma risultava irraggiungibile.

Merda, merda

Mi precipitai come un pazzo fuori la villa fino a quando i miei occhi si posarono lungo la strada.

Era lei.

《Maddy, che cavolo stai facendo?》, urlai a pieni polmoni.

Corsi verso di lei senza aspettare una risposta che non arrivò.
Era di spalle, a piedi scalzi ferma al centro della strada col capo rivolto verso il lampione illuminato.

《Maddy...》

Quando si voltò non aveva più nessun tipo di maschera a ricoprire il viso ma soltanto gli occhi sbavati di nero.

Aveva per caso pianto?

Mi avvicinai per afferrarle la mano ma si scostò quasi fosse stata scottata.

Perché stava facendo così?. Non riuscivo a capire.

《Tuuu, tu mi hai mentitoooo》

《Maddy, sei ubriaca?》

Parlava biascicando le parole, con uno sguardo carico di odio.

《Cristo, ti lascio per un breve attimo e ti riduci in questo modo?. Sembra che ubriacarti alle feste sia diventato il tuo forte》, la rimproverai

《Scometto che eriii a sba-sbaciucchiarti  con un'altraa》

《Che cavolo stai farfugliando?. Ero andato a prenderti qualcosa di fresco》

《Menti》, urlò

Mi guardai intorno, sperando che nessuno si affacciasse in quel momento o ci saremmo trovati nei guai entrambi.

《Maddy, non sei per niente lucida, ti accompagno...》

《Zitto》

《Ma che cavolo. Odio i tuoi modi da isterica. Che cosa ti ho fatto?》, urlai a mia volta. Stavo per perdere la pazienza.

《Tu...tu mi-mi hai presa in giro》

Continuai a non capire.

《Sei uno stronzoooo》, disse con uno sguardo da bambina offesa.

Nonostante avessi voluto tapparle quella boccaccia per avermi appena dato dello "stronzo", non riuscivo ad avercela con lei.

《E tu riesci ad essere bellissima e buffa anche col trucco sbavato》

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