IAN
Mi avevano sempre detto, fin dai tempi del liceo, che i numerosi sacrifici sarebbero stati la causa dei sorrisi più belli, che con l'impegno e la forza di determinazione sarei arrivato fin dove non osassi neanche immaginare e soprattutto che il perdono sarebbe stata la virtù dei forti.
Non ci credevo, non fino al giorno in cui avevo avuto il coraggio di cambiare le cose. L'incontro con mio padre, seppur inaspettato, aveva segnato l'inizio di una riconciliazione. Certo, ci sarebbe voluto ancora del tempo per poter cancellare tutto il rancore, la rabbia e la sofferenza di quei giorni, ma era comunque mio padre e questo non sarebbe mai potuto cambiare.
In quegli occhi ci avevo letto più di quanto avesse voluto farmi vedere; quella corazza da "uomo autoritario" era crollata pian piano fino a mostrare la sua anima, la sua vulnerabilità. Avevamo entrambi perso qualcosa che la vita non ci avrebbe mai più ridato e tale consapevolezza ci aveva resi ancora più fragili, catapultandoci in uno stato di abbandono totale.
Io avevo smesso di comportarmi da figlio e lui aveva smesso di essere mio padre.
Ma come si può smettere di essere figlio e genitore da un giorno all'altro?
Era successo così velocemente che non ebbi nemmeno il tempo di realizzare il tutto ma, quando fummo l'uno di fronte all'altro, ero ritornato ad essere quel bambino che girava insieme a suo padre per negozi alla ricerca del giocattolo perfetto; in quell'abbraccio ed in quei pianti avevo ritrovato la mia anima persa.Sostammo dinanzi la casa di John. Ero insieme alla ragazza che amavo di più al mondo e...con Derek e Michael.
Eh, già. Ce l'avevamo fatta!
Finalmente, grazie alla firma di mio padre, avevo avuto il consenso di portarli fuori di lì per farli trascorrere, insieme a noi, la vigilia di Natale. Inoltre, mio padre si era caricato di tutte le spese che riguardassero la loro crescita.
Un atto eroico da parte sua o forse semplicemente era un modo per poter rimediare agli errori commessi.《È questa la casa?》sbucò la testa di Michael da dietro il sedile.
《Esatto. Vedrete che vi piacerà un sacco. John è una brava persona》li rassicurai.
Maddy spense i fari lanciandomi poi uno sguardo di intesa. Avevamo pensato ad ogni cosa, curando il tutto nei minimi particolari affinchè i bambini potessero sentirsi a proprio agio; ciò fu possibile anche grazie alla collaborazione di John e Meredith che ci avevano aiutato tantissimo sia nei preparativi che con i regali.
《Siete pronti?》chiese Maddy ai bambini.
Derek mi lanciò uno sguardo non tanto convinto, così decisi di prendere la palla in balzo.
《Certo che sono pronti. Chi non è pronto per una sorpresa?》
Subito i loro occhi guizzarono su di me, con un'espressione mista di stupore e curiosità.
《Quale sorpresa?》 domandò impaziente Michael.
Rivolsi un sguardo divertito verso Maddy che, a sua volta, non riuscì a trattenere.
《Perchè non andiamo a scoprirlo?》 propose.
《Si, dai. Andiamo》 gridò Michael euforico.
Solo Derek sembrava non del tutto convinto. Nel suo silenzio e nella sua diffidenza ci rivedevo me stesso.
Gli occhi spenti di chi si è visto crollare il mondo addosso così troppo presto, senza poterlo impedire.Piccolo grande eroe, ti regalerei nuovi giorni pieni di gioia, dove la rabbia e la sofferenza non siano abbastanza grandi da impedirti di sorridere e sperare ancora...di nuovo e per sempre.
Non perdere mai il tuo coraggio!Scendemmo dall'auto, Michael si attaccò ai fianchi di Maddy raggiungendo il piccolo cortile, mentre io afferrai Derek per una spalla.
《Cosa c'è campione? Non sei contento di essere qui?》
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Quando l'amore ti dà una speranza
RomanceDISPONIBILE IN TUTTI GLI STORE ONLINE E PRENOTABILE IN TUTTE LE LIBRERIE FISICHE! Madelyn Clark è una ragazza di 19 anni segnata da un'infanzia difficile. L'unica persona ad averla salvata dalla sua stessa vita è stato John, proprietario del pub in...