Capitolo 31

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IAN

《 Allora, dove hai intenzione di comprare queste casse? 》, mi chiese Alan col capo rivolto verso il finestrino.

《 C'è un negozio nella zona, dovremmo essere quasi arrivati 》.

《 Con questo tempo da schifo sarebbe molto più divertente riscaldarsi sotto le coperte con una bella pollastrella non credi? 》, disse con tono malizioso.

《 A patto che sia quella giusta 》.

All'inizio pensavo una valesse l'altra, tanto l'unico mio obiettivo era godere e basta ma da quando avevo conosciuto Maddy, aveva trasformato anche i miei pensieri.
In quel letto ci volevo soltanto lei.

《 Ti ha fregato eh? 》.

《 Cosa intendi? 》, risposi tenendo gli occhi sulla strada.

《 Ti sei innamorato 》.

《 Non iniziamo ad esagerare con le parole 》.

《 Il tuo pensiero non corre verso di lei?. La mattina non vorresti un suo messaggio?. Non desideri baciarla?. E adesso, con questa pioggia, non vorresti poterla stringere tra le braccia? 》.

Esattamente vorrei fare tutte queste cose .

《 Alan faresti meglio a tenere d'occhio la strada, il negozio dovrebbe trovarsi sul lato destro 》, cambiai subito discorso.

《 Certamente capo 》, disse con una punta di sarcasmo.

Mi ero identificato alla perfezione in quelle parole, ma da lì arrivare a dire che fossi innamorato mi sembrava un pò troppo azzardato, soprattutto per un tipo come me che amore non ne aveva mai ricevuto.

《 Ian ma quella sul marciapiede è Maddy? 》, saltò Alan sporgendosi in avanti.

《 Alan, adesso basta prendermi per il culo... 》.

《 Non ti sto prendendo per il culo. Guarda 》, mi interruppe alquanto allarmato.

Mi voltai scettico sulla mia destra quando rimasi sorpreso nel vedere fosse proprio lei.

Di colpo frenai bruscamente slittando con le ruote sull'asfalto.
Mi fiondai fuori dall'auto non curante delle imprecazioni delle persone alla guida.
Corsi verso di lei, era rannicchiata sul marciapiede, completamente fradicia sotto la pioggia battente.

La alzai da terra, ma a stento riusciva a reggersi. Il suo corpo era diventato una piuma nelle mie mani. Le scostai i capelli bagnati dalla fronte ma ciò che vidi mi raggelò il sangue.

Il suo sguardo dolce era scomparso nelle sue iridi metalliche. Era uno sguardo freddo, perso nel vuoto.

《 Maddy, cosa è successo? 》, le urlai scuotendola con le braccia.

Continuava a non rispondermi, restava col suo sguardo fisso perso chissà dove, aumentando la mia preoccupazione.

Mi guardai intorno finchè notai la sua macchina parcheggiata qualche metro più avanti.

《 Ian, che succede? 》, chiese Alan preoccupato alle mie spalle.

Mi voltai verso di lui 《 Alan prendi tu la mia macchina e vai al negozio, io porto Maddy a casa 》.

《 Sicuro che.. 》.

《 Fa come ti ho detto 》, urlai per coprire il rumore della pioggia che continuava a scendere prepotentemente.

Senza ulteriori obiezioni si avviò verso la macchina.
Non aspettai un minuto in più, la presi velocemente in braccio dirigendomi verso la sua macchina.
Aveva lasciato le chiavi ancora in moto, aprii la portiera adagiandola sul sedile e la bloccai con la cintura.
Una volta dentro misi in moto e sfrecciai più veloce che potevo col cuore che martellava nel petto.

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