OggiMADDY
Sono qui,rinchiusa tra queste quattro mura bianche aspettando che qualcuno mia dia un segno. L'odore di alcool e sangue mi entra nei polmoni; ad ogni schiocco di sirena arriva qualcuno in grave condizioni ed io che mi chiedo: Lui dov'è? Che cosa gli staranno facendo?
E mi sono sentita impotente, inerme quando l'ho guardato disteso senza forze, privo di sensi mentre i portantini lo rovesciavano sulla barella.
Gli ho stretto la mano, aveva gli occhi chiusi. Ho continuato a ripetergli per tutto il tempo "Papà ce la faremo. Presto ti sentirai meglio" e per un attimo mi è sembrato che mi stesse ascoltando davvero quando per una frazione di secondi mi sono sentita stringere la mano.Forse sto diventando pazza, forse l'ho solo immaginato.
Una volta arrivati in ospedale me l'hanno portato via.
Adesso sono qui, insieme a tutta questa gente che parla, parla tanto e soffre...soffre tanto.
E mi chiedo se Dio in questo momento mi stia ascoltando, se ancora una volta possa stendere la sua mano su tutti noi ed assorbire le nostre pene, i nostri dolori.
Mi chiedo se questo respiro possa ritornare prima o poi regolare, se queste lacrime che proseguono ininterrotte, cesseranno da un momento all'altro.Guardo mia madre, poggiata contro il muro mentre sussurra qualcosa di incomprensibile.
È distrutta. Lo siamo tutti.
《Bevi un sorso d'acqua》 mi dice Ian.
Lo guardo ma in modo assente per poi rigirarmi verso l'enorme porta bianca.
È trascorsa un'ora e ancora nessun medico arriva a darci qualche notizia.《Perchè? Perchè ci impiegano tutto questo tempo?》chiedo debolmente.
《Andrà tutto bene, vedrai.》
Lo so che lo sta dicendo soltanto per tranquillizzarmi perchè non riesce a sostenere il mio sguardo.
Ha paura anche lui.Finalmente, dopo un tempo che sembrava ormai infinito arriva un medico. Tiene una cartellina stretta tra le mani e per un attimo temo la risposta che stia per darci.
《Purtroppo il cancro è ad uno stadio avanzato》
Una pugnalata dritta al centro del petto.
《C-cosa? Il...il...》 non riesco neanche a pronunciare quella parola.
《Non ne eravate al corrente?》
Guardo l'espressione di mia madre e non sembra per niente meravigliata.
《Sì...ne eravamo al corrente》 risponde con occhi bassi.
Mi hanno mentita ancora una volta.
《Purtroppo non gli resta molto. Per quanto ne sappiamo può anche non arrivare alla fine di questa settimana. Mi dispiace》
Ogni singola parola mi giunge ovattata.
Qualcuno mi venga a svegliare, è tutto un incubo.
Mia madre inizia a singhiozzare ed in quel preciso istante comprendo che tutto ciò è una cruda realtà.
Quel mostro infame chiamato "cancro" ha vinto su mio padre. Mi ha stritolato le ossa, mi ha prosciugato il sangue nelle vene, mi ha privato di ogni minima forza.
Scivolo lentamente contro il muro, Ian mi guarda, mi scuote con forza.《Ti prego guardami. Rispondimi.》
Tutto intorno a me sembra diventato di un grigio assoluto.
《No》 inizio a gridare disperatamente coprendomi le orecchie.
Non voglio ascoltare altro, non voglio vedere altro.
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Quando l'amore ti dà una speranza
RomanceDISPONIBILE IN TUTTI GLI STORE ONLINE E PRENOTABILE IN TUTTE LE LIBRERIE FISICHE! Madelyn Clark è una ragazza di 19 anni segnata da un'infanzia difficile. L'unica persona ad averla salvata dalla sua stessa vita è stato John, proprietario del pub in...