Quando l'amore ti dà una speranza

Capitolo 51

MADDY

"Un bagno caldo, una buona dormita e poi ritonerai come nuova. Tutto passerà, vedrai", mi dicevano e allora perchè continuavo a sentirmi ancora quel peso incessante dentro, nel petto, sul cuore?.
Sola, seduta sul mio letto con la luce fioca dell'abat-jour a tenermi compagnia.
Silenzio, soltanto silenzio mentre dentro la mia testa regnava il caos più totale.
Avevo insistito affinchè mi portassero da lui ma Jared mi aveva distolto da quel pensiero fisso continuando a ripetermi che non sarebbe stata una buona idea, che certe cose era meglio lasciarle agli uomini e non a noi donne...ma forse non sapeva che in tutta la mia vita avevo visto e affrontato più cose di tutti gli uomini messi insieme.
Mi avevano riaccompagnata a casa, Jared si era mostrato più premuroso di quanto credessi nei miei confronti, stava a chiedermi in continuazione "Come stai?" oppure "Hai bisogno di qualcosa?"

Non avrei saputo rispondere o forse semplicemente ero stanca di trovare anche una risposta.
Più volte avevo afferrato il cellulare dal mio comodino, scorrevo verso la rubrica alla ricerca del suo nome, restavo a fissarlo mancando il coraggio di chiamarlo.
Avevo paura, un enorme paura di sapere cosa fosse successo.
Mi strinsi tra le braccia come stringevo da bambina la mia bambola di pezza. Da piccola giocavo a fare la mamma, volevo a tutti costi, con quel gesto, proteggerla dai mostri cattivi; in quel momento, invece, mi strinsi così forte per proteggermi da me stessa perchè avevo compreso che il mio peggior nemico ero soltanto io.

Il male non arriva necessariamente dall'esterno, il più delle volte siamo noi stessi a farcene, a lesionarci il cuore, a graffiarci l'anima. Ci torturiamo con i ricordi, ci infliggiamo volontariamente dolori che poi tentiamo di nascondere per non sembrare ulteriormente fragili.

Avevo mentito tutti, avevo allontanato mia madre, mi ero fatta odiare dall'unica persona che mi faceva sentire un pò più viva.
Stavo annegando pian piano nei miei errori e più cercavo di venirne fuori, più continuavo a perdermi.

Avevo esaurito tutte le forze, ero invasa soltanto da un enorme senso di vuoto e avrei tanto voluto aggrapparmi a qualcosa, qualsiasi cosa pur di non sentirmi maledettamente fragile.

Riposi il cellulare sul comodino poi il mio sguardo si posò sull'elefantino color tortora. Lo presi tra le mani e ricordai per un attimo il pomeriggio in cui quell'anziana signora ce li regalerò.

"L'uno è la metà dell'altro. Sarete uniti per sempre anche da lontano"

Chissà poi se fosse stato davvero così.
Una lacrima scese ancora una volta lentamente a quel dolce ricordo.
Avevo smesso di credere all'amore già da un pezzo, mi nascondevo tra le pagine di un libro, fuggivo ad uno sguardo di troppo ed invece, in quel momento, mi ritrovai a sperare in un'assurda profezia credendo davvero che io e lui, in fondo, ci saremmo appartenuti per sempre.

Dici di non credere più all'amore allora perchè piangi davanti ad un ricordo? Dici di non volere provare alcun tipo di sentimento, allora perchè lo stai già amando?

La verità era che riuscivo a provare tutto questo solo da quando Ian era entrato nella mia vita. Aveva scavato così profondamente dentro di me fino a crearsi un piccolo angolo in cui annidarsi e restarci fino al giorno in cui avessi compreso di amarlo e stasera l'avevo detto...le mie labbra avevano pronunciato quelle due parole.

Mi chiedevo sempre, guardando i film d'amore, cosa spingesse le persone a dirsi "Ti amo", quale enorme significato potesse racchiudere questa grande parola, seppur apparentemente piccola.

Amare è un bisogno naturale

Amiamo quando ci sentiamo vivi, quando la persona amata assume un valore indefinito. Amiamo perchè il nostro cuore ce lo sussurra prima dolcemente e poi prepotentemente ad ogni piccola carezza, ad ogni bacio rubato, ad ogni battito di ciglia da non poterlo reprimere. Amiamo perchè ne sentiamo l'urgenza, simile ad un bisogno spropositato di volere intrecciare la nostra vita con quella di un altro.
Amiamo perchè risulta essere l'unica cosa più vera e giusta in mezzo ad un mare di niente.