Capitolo 40

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IAN

《Allora sei pronto?》

Guardai Jared come per dire "Credi che ho la faccia di uno che non è pronto a dichiararsi ad una ragazza?", ma la verità era che me la stavo facendo sotto dalla paura.
Un conto era dirle "Provo qualcosa per te" ed un altro era "Mi sono innamorato di te"
Più mi ripetevo quella frase e più sentivo il cuore scoppiarmi nel petto.

Più di una volta l'avevo resa partecipe dei miei sentimenti, di ciò che provassi ogni qualvolta stessimo vicini, ma scoprire completamente il mio cuore era un qualcosa che fino a qualche mese fa non mi sarei mai sognato di fare.
Ero diventato un folle e lei la mia splendida follia.

《Credo di sì》

Mi diede una pacca sulla spalla in segno di incoraggiamento 《Forza maschiaccio, puoi farcela. Ci sono passato anche io con Zoey, vedrai che verrà tutto automatico, basta non tentennare》

Era quello il problema. Se l'agitazione e l'ansia mi avessero tradito a tal punto da sembrare un imbecille?.

《Dio, mi sembra di essere ritornato ai tempi del liceo》, esclamò Alan dal sedile dietro.

A quel punto, io e Jared ci voltammo a guardarlo in cagnesco.

《Ok ho capito, sarà meglio che scenda dall'auto》, sbuffò aprendo la portiera.

《L'hai comprato?》, ritornò Jared al discorso.

《Sì, sono andato oggi》

《Sicuro che le piaccia quella roba?》

《È una delle poche cose certe che so di lei》.

《Bene. Allora scendiamo》

《Iniziate ad entrare. Vi raggiungo tra due minuti》

Mi guardò con aria interrogativa ma poi ubbidì.

Quando fui da solo presi la busta da sotto il sedile.

《Andiamo amico, ce la puoi fare》

MADDY

《Lexie, tu cosa farai per Halloween?》, chiese Zoey, incuriosita.

Eravamo quasi ad ora di chiusura e probabilmente non sarebbe arrivato nessun cliente, così io, Zoey e Lexie ci sedemmo ad un tavolo.

《Beh...non lo so ancora. Dipende cosa vorrà fare il mio ragazzo》.

《Sei fidanzata?》, le chiesi incredula. Non aveva mai accennato ad alcun tipo di relazione e in due anni che lavoravamo insieme, nessun ragazzo era venuto a farle visita dopo l'orario di lavoro.

《Sì》, rispose con un filo di voce portandosi una ciocca di capelli rossi dietro l'orecchio.

Sembrava la mettesse a disagio parlarne, nonostante avesse un carattere abbastanza forte.
Decisi così di non farle altre domande e risultare invadente.

《Puoi unirti a noi, in caso contrario》, propose Zoey.

《Perchè cosa fate?》

《Perché cosa facciamo?》, ripetei voltando lentamente il capo verso di lei, inarcando un sopracciglio.

《Miss Ochetta dell'anno darà una festa nella sua villetta mentre i genitori saranno via per qualche giorno》.

《Ashley?》

《Bingo》, rispose schioccando con la lingua

《Oh, non se ne parla. Non riuscirei a starci sotto lo stesso tetto nemmeno un secondo in più》, sbottai innervosita.

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