Capitolo 26

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IAN

《Sei stato grande, amico》, mi venne incontro Alan dandomi una pacca sulla spalla.

《Adesso il minimo che tu possa fare è offrirmi qualcosa da bere》, risposi ammiccando un sorriso.

《Ovvio, arrivo subito》

Per la prima volta dopo tempo sentivo quel fardello diventare un pò più leggero e il merito era stato soprattutto di Maddy.
Mi aveva sostenuto senza bisogno di tante spiegazioni, era restata al mio fianco prendendo parte del mio dolore e facendolo anche suo. Quella ragazza era un dono della natura.

《Congratulazioni, Davis. Sei riuscito a far incavolare tutti i partecipanti》, scherzò Maddy saltando alle mie spalle.

《Se ne faranno una ragione》
Scoppiammo a ridere all'unisono come due matti spensierati.

《Non dovevi essere al lavoro?》

《Ho inventato una piccola bugia》

《Wow, stai diventando un vera gangster Clark》

《Mmm... ce l'ho l'aria da malvivente?》

《Forse se tagli quella folta chioma ramata...》, la presi in giro.

Piegò le sue labbra in una curva indispettita, segno che stava per infuriarsi e subito mi diede un calcio allo stinco.

《Cosa hanno di sbagliato i miei capelli?》, chiese agitandoli contro il vento.

Quel gesto ebbe la capacità di scuotermi fortemente. Non c'era nulla di veramente sbagliato in lei, era così perfetta davanti ai miei occhi.

《Nulla... sei bellissima così》

Mi guardò sorpresa, forse non se l'aspettava ma d'altronde sarebbe stato impossibile dire il contrario.
Con la sua folta chioma ramata, gli occhi di un verde intenso e il suo bel caratterino era impossibile passare inosservata.

Maddy era quel tipo di ragazza che una volta incontrata te la portavi dentro, restavi stravolto che neanche te ne accorgevi e dopo diventava impossibile togliertela dalla mente.

《Ma dai, smettila》 saltò, stringendosi tra le braccia.

Aveva le guance arrossate e nonostante cercasse di nasconderlo, sapevo quanto fosse imbarazzata.

Si portò col corpo in avanti spostandosi una ciocca di capelli dalla fronte ma inutilmente dato il vento freddo che tirava.

《Credo di averlo capito...》, disse improvvisamente guardandomi dritto negli occhi.

《Cosa?》

《Perchè ti lanciavi in tutto questo... Volevi a tutti i costi dimenticare》

Mi lasciò a corto di parole, aveva centrato in pieno senza dover indagare troppo.

《 È la stessa sensazione che ho provato quando mi sono lasciata andare con il capo rivolto fuori dal finestrino. Ad ogni chilometro sembrava di lasciarmi tutto alle spalle》

Dal suo tono contrito capii che anche lei era stata travolta da qualcosa di tremendo e che cercava di dimenticare.

Sembravamo così diversi all'apparenza ma in fondo così simili. Due ragazzi disadattati in cerca del loro posto nel mondo... del loro lieto fine.

《Il fatto che tu sia restata al mio fianco ha significato molto per me》
Accorciai la distanza che c'era tra di noi 《Sei fantastica, Maddy》

Inaspettatamente, mi rinchiuse tra le sue braccia in una stretta piccola e delicata.
Restai immobile, mi aveva preso di contropiede senza darmi il tempo di riflettere ma con lei era impossibile pianificare o restare lucidi per più di due secondi.

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