Quando l'amore ti dà una speranza

Epilogo

"A chi non respira più con noi
ma continua a vivere dentro di noi"

4 Mesi dopo

È Domenica. Il cielo è così limpido e sereno, il cinguettio degli uccelli risuona armonioso nel cielo mentre nell'aria si respira un odore di buono e di fresco.
Tutto intorno si risveglia e dentro ti senti quasi rinascere lentamente. Dicono sia l'effetto della Primavera o forse sarà semplicemente che sono cambiata, che sono diventata un'altra persona.
Mi guardo allo specchio mentre sistemo il cappottino a fiori rosso e bianco.

Guardo il mio rifesso e sorrido.
Per la prima volta riesco a guardarmi con occhi diversi.
Vedo una ragazza forte, che a furia di distruggersi e spezzarsi continuamente ha trovato un modo per rinascere ed accettarsi, con tutte le sue debolezze, con tutte quelle imperfezioni che ho odiato così tanto ma che alla fine calzo con fierezza perchè mi hanno resa la donna che sono. Non mi importa più di quella gente, dei loro pensieri o delle loro parole velenose.
Ci ho messo un po' a capirlo ma alla fine di tutto, ciò che conta realmente sono io.
Quelle ferite e quelle cicatrici che mi porto sia sulla pelle che dentro, sono ad oggi i miei trofei e non li nascondo, non me ne vergogno.
Oggi mi guardo e riesco a vedermi, finalmente.
Sorrido. Sì, sto proprio sorridendo, i miei occhi brillano di una luce intensa.
Sorrido e non ho più paura.
Sorrido e mi sento bene.
Sorrido e torno a vivere.

Scendo al piano di sotto. Guardo la mamma ai fornelli mentre cerca di sperimentare qualche nuovo menù dal ricettario.
Sappiamo tutti quanto sia sempre stata negata al riguardo ma sorride e ciò mi rende felice.

《Buongiorno mamma. Che profumino》le passo accanto, porgendole un bacio sulla guancia.

《Buongiorno tesoro. È una nuova ricetta. Dovrai pazientare fino all'ora di pranzo.》 mi risponde fiera.

Conclude un'ultima mescolata poi ripone il mestolo.

《Stai andando da lui?》 mi chiede con voce sottile.

《Sì》

《D'accordo》mi risponde col suo solito sorriso finto.

Cerca di camuffare il suo reale stato d'animo ma i suoi occhi lucidi l'hanno appena tradita.
Si avvicina alla credenza e prende una busta di carta.

《È trascorso del tempo e...》 fatica quasi a parlare 《Avrebbe voluto che tu la leggessi》

Si asciuga una lacrima prima ancora che righi il suo viso e mi regala di nuovo un sorriso nervoso.
La raccolgo e la richiudo nella mia borsa. Mi avvicino a mia madre e la stringo forte in un abbraccio.

《C'è così tanto di lui in questa casa che delle volte mi sembra di sentirlo vicino》

《Succede anche a me, mamma. Credo sia il potere delle persone speciali. Restano anche quando vanno via.》

Ci distacchiamo con gli occhi inumiditi, le regalo un ultimo bacio sulla guancia e poi raggiungo la porta.
La richiudo alle mie spalle e stringo gli occhi...li stringo più forte.
Respiro a pieni polmoni lasciando che il rumore degli alberi, insieme al caldo primaverile, possa svuotarmi da quell'attimo di malinconia che mi prende di tanto in tanto.

Sono pronta.

Mi incammino verso la mia auto, saluto con la mano la signora Darsley che come sempre è impegnata a prendersi cura del suo giardino.
Sistemo lo specchietto retrovisore ed aziono il motore.

《Sorridi, inizia un nuovo giorno per te.》 mi dico.

Le sue parole mi avrebbero sempre guidata!