Capitolo 36

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MADDY

《Ti aiuto a scendere》, dissi sostando dinanzi l'abitazione di John. Slacciai la cintura, feci per aprire la portiera quando mi trattenne per un braccio.

Mi voltai, ignara del perchè lo stesse facendo.

《Sto bene》.

《John voglio solo..》.

《Maddy》. Il suo tono di voce diventò più impostato.

La luce fioca del lampione illuminò le sue iridi smeraldo.

《Capisco la tua preoccupazione per me, ma continuo a ripeterti che sto bene...STO-BENE》, ripetè affinchè potessi esserne pienamente convinta.

《Va bene...ti credo》, mi arresi tirando un sospiro.

《Guarda, potrei mettermi anche a saltellare come una trottola》.

Inarcai un sopracciglio, guardandolo stranita.

《Lo sai che ne sarei capace》.

Una risata spontanea uscì dalla mia bocca.

《Sei tremendo》.

《Mmm... me lo ripetevano spesso le donne》, soghignò toccandosi il mento.

Gli diedi una gomitata per poi finire a ridere insieme.

《Allora ti aspetto. Non fare troppo tardi, signorina》, disse impostando un tono autoritario ma tradendosi con un filo di sorriso.

《D'accordo capo》, bofonchiai.

Mi diede l'ultimo saluto dopodichè proseguì verso il cortile.

Non persi altro tempo. Ingranai la marcia e sfrecciai più veloce che potessi. Quel messaggio di Zoey mi aveva sconvolta, solo che in presenza di John preferii restare calma, non volevo dargli altre preoccupazioni.

Il pensiero andò a quella notte dello sparo. Brian aveva capito dove alloggiavamo?. Zoey era in pericolo?. Mille domande affiorarono nella mia mente facendomi tremare per l'agitazione.

Arrivai in pochissimo tempo. Spensi il motore ed uscii dall'auto.
Con lo stomaco in subbuglio per la troppa ansia, aprii il cancello e salii le scale.

Arrivai al primo piano quando udii un forte fracasso.

Da qualche parte proveniva una musica a volume altissimo. Qualcuno aveva dovuto dare una festa.

Al secondo piano trovai il colpevole.
La musica proveniva dell'appartamento di Ian.

Avanzai lentamente. La porta era socchiusa, mentre musica e risate si riversarono sul pianerottolo.

Allungai una mano sulla manopola ma subito dopo la ritrassi.

Non sono affari che ti riguardano Maddy, tornatene nel tuo appartamento.

《Sì, che andassero al diavolo》.

Feci dietro front, tornando al mio alloggio. Inserii le chiavi nella toppa quando qualcuno mi chiamò.

《Finalmente sei arrivata》.

Mi voltai. Zoey mi venne incontro, abbracciandomi forte.

《Che ci fai tu lì?》chiesi confusa.

《Non immaginerai mai cosa sta succedendo. Ero in camera a studiare quando ho sentito un rumore assordante. Mi sn precipitata fuori la porta, lo sai che pecco di curiosità, purtroppo è un lato del mio carattere che...》.

《Zoey, continua》, la interruppi spazientita a braccia conserte.

Il volume altissimo della musica per poco non mi avrebbe provocato  un'emicrania, Zoey compresa.

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